Abbazia imperiale di Herford | |
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Dati amministrativi | |
Nome ufficiale | Frauenstift Herford |
Lingue parlate | tedesco |
Capitale | Herford |
Dipendente da | Sacro Romano Impero |
Politica | |
Forma di governo | teocrazia |
Nascita | 832 |
Causa | Concessione del diploma imperiale |
Fine | 1802 |
Causa | Reichsdeputationshauptschluss |
Territorio e popolazione | |
Territorio originale | Westfalia |
Economia | |
Valuta | tallero di Herford |
Commerci con | Sacro Romano Impero |
Religione e società | |
Religione di Stato | calvinismo |
Classi sociali | clero, patrizi, popolo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Ducato di Svevia |
Succeduto da | Regno di Prussia |
L'abbazia di Herford (Frauenstift Herford) fu il più antico monastero femminile del ducato di Sassonia. Esso venne fondato come sede per le canoniche secolari nel 789, inizialmente con sede a Müdehorst (presso l'attuale Bielefeld) da un nobiluomo chiamato Waltger, che spostò l'istituzione a Herford attorno all'anno 800 chiamandola Herivurth (o Oldenhervorde) ponendola sulla strada principale di comunicazione tra l'area della Vestfalia e della Werre.
L'abbazia venne dedicata nell'832 e venne elevata allo status di abbazia imperiale sotto l'imperatore Ludovico il Pio († 840). In materia ecclesiastica, essa era sottoposta direttamente all'autorità del papa ed era formalmente sottoposta all'influenza dell'abbazia di Corvey.
Nell'860, su istigazione della badessa Haduwy (Hedwig), le ossa di santa Pusinna, patrona di Herford, vennero prese dall'eremitaggio di Binson ("vicus bausionensis" presso Châlons-en-Champagne, Corbie) e portate nella chiesa abbaziale. La presenza di queste reliquie all'abbazia incrementò di molto la sua importanza e la sua dedicazione venne cambiata a favore delle sante Maria e Pusinna.
Al tempo della badessa Matilda I sua nipote, Matilda di Ringelheim, poi santificata, venne in questo luogo. Nel 909, grazie ai negoziati della prozia, ella sposò il duca Enrico di Sassonia, poi re di Germania col nome di Enrico I[1].
Tra il 919 ed il 924 Herford venne distrutta dagli ungari e venne ricostruita nel 927.
Nel 1147 all'abbazia, che in quest'epoca regnava su 850 anime e su diverse fattorie, venne garantito il Reichsunmittelbarkeit ("immediatezza imperiale"). Questo la rese un territorio indipendente all'interno del Sacro Romano Impero (anche se era uno dei più piccoli, e comprendeva l'area dell'attuale città di Herford) che sopravvisse sino al 1803. Le badesse divenne principesse imperiali ("Reichsfürstinnen") ed avevano diritto ad un seggio del Collegio dei prelati del Reno nei Reichstag. Il territorio apparteneva al circolo del Basso Reno-Vestfalia.
I primi protettori del monastero fu la famiglia dei Billunger, alla cui estinzione si pose Enrico il Leone, che nominò i conti di Schwalenberg come sotto-protettori. Dal 1180, dopo la caduta di Enrico il Leone, essi esercitarono la stessa funzione anche per l'Arcidiocesi di Colonia e per il Ducato di Vestfalia. Dal 1261 l'officio passò ai Conti di Sternberg e dal 1382 aiu Conti di Julich-Berg.
Nelle vicinanze dell'abbazia crebbe il villaggio di Herford che acquisì i diritti municipali dal 1170/1180 e successivamente ottenne il Reichsstadt Herford, ottenendo il Reichsunmittelbarkeit come proprio diritto.
Dalla fine del XV secolo "Sancta Herfordia“, come divenne conosciuto il monastero, aveva più di 37 tra chiese, cappelle, monasteri di altre case religiose ed ospedali sottoposti al suo governo a tal punto che la sua vita spirituale fu comparata per attività a Colonia.
Nel 1533, durante il periodo della riforma protestante, l'abbazia di Herford divenne sede luterana, sotto gli elettori di Brandeburgo che si avvalsero del principio di cuius regio, eius religio.
Nel 1802 l'abbazia venne dissolta nel corso della mediatizzazione sotto i termini della Reichsdeputationshauptschluss e il 25 febbraio 1803 venne annessa alla Contea di Ravensberg, che apparteneva al Regno di Prussia. Nel 1804 venne ripristinata in una collegiata per uomini, ma nel 1810 venne definitivamente soppressa.
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