Al di là delle montagne | |
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Scena tratta dal film | |
Titolo originale | 山河故人 |
Lingua originale | cantonese, cinese, inglese |
Paese di produzione | Cina, Francia, Giappone |
Anno | 2015 |
Durata | 131 min |
Genere | drammatico |
Regia | Jia Zhangke |
Sceneggiatura | Jia Zhangke |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Fotografia | Nelson Lik-wai Yu |
Montaggio | Matthieu Laclau |
Musiche | Yoshihiro Hanno |
Scenografia | Qiang Liu |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Al di là delle montagne (山河故人S, Shānhé gùrénP) è un film del 2015 scritto e diretto da Jia Zhangke.
Fenyang, Cina. Nel 1999, gli amici di infanzia Liangzi e Zhang sono entrambi innamorati della bella e inquieta Tao. Lei sceglie Zhang, il più ricco dei due, lo sposa e ha un bambino. Nel 2014, quindici anni dopo, Liangzi è ammalato; sua moglie va proprio da Tao a chiedere il denaro per curarlo. Nel frattempo, Tao ha divorziato e ha perso l'affido del figlio, che è emigrato in Australia insieme al padre e ha acquisito un nuovo eloquente nome inglese: Dollar. Quando la madre, in occasione di un lutto, lo rivede per qualche giorno, resta straziata scoprendo un ragazzo ormai completamente estraneo e lontano. Nel 2025 Dollar, ormai diciannovenne in pieno conflitto generazionale, non parla più cinese e a malapena comunica con Zhang, caduto in bancarotta. L'unica parola di cinese che ricorda ancora è il nome di sua madre.[1]
Film sulla vita, gli amori, le speranze e le disillusioni di una famiglia in una società in continua evoluzione, è stato pubblicato in Cina il 30 ottobre 2015.
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 5 maggio 2016.[2]
Il film ha incassato 32.22 milioni di renminbi ai botteghini cinesi.[3] Nelle sale italiane ha invece guadagnato 240.933 euro.[4]
«(...) Jia Zhang-ke è un regista che merita attenzione: fosse solo che il suo cinema fa capire meglio di tanti saggi il modo devastante in cui modernizzazione e crescita economica stanno distruggendo l'identità della Cina.»
«Tre parti di magistrale regia perturbante e coinvolgente (...). Indimenticabili personaggi, come in un romanzo di Balzac o Flaubert, aggiornati al tema del declino e a una diversa riluttanza all'amore della nostra epoca. E' un film sul tempo, che è stato, che è, e che verrà (...). A proposito di cinema si rende sempre onore all'emozione, che tuttavia è fuggevole, meno importante e profonda del sentimento. Jia ci lascia un sentimento vero, da vivere e meditare.»
«Al di là delle montagne di Jia Zhangke è un misterioso e, a suo modo, incredibilmente ambizioso lavoro fatto da un regista che si sta evolvendo davanti ai nostri occhi.»
«Lo schema è esplicitamente quello del mélo: separazione dai figli, malattia, storie d'amore contrastato, conflitti generazionali. (...) Il cuore del film è sì nell'interazione dei personaggi con il tempo (come in ogni buon mélo), ma anche con gli spazi. (...) Alle spalle dei personaggi, a volte in campo lungo, passano i segni del tempo: cantieri, ciminiere, templi incorporati nei grattacieli, case crollate; luoghi che impariamo a riconoscere come leitmotiv visivi che si accoppiano a quelli musicali.»
Il film è stato presentato al 68º Festival di Cannes. È stato inoltre selezionato per partecipare al Toronto Film Festival del 2015.