Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi e innovativi nel campo del fumetto italiano; la sua produzione, incentrata su personaggi come Zanardi e Pentothal, è stata negli anni ristampata più volte e oggetto di mostre e riconoscimenti. Alla sua vita e alle sue opere fu dedicato il film Paz!.[2][3][4][5]
«Il mio primo disegnino riconoscibile l’ho fatto a 18 mesi, era un orso, questo testimonia quanto era forte in me il bisogno di disegnare»
(Andrea Pazienza, Il segno di una resa invincibile, Corto Maltese, novembre 1983)
Nacque a San Benedetto del Tronto (AP) il 23 maggio del 1956[6], figlio di Enrico Pazienza, docente di educazione artistica originario di San Severo (FG), e della sambenedettese Giuliana Di Cretico, insegnante di educazione tecnica. La famiglia risiedeva stabilmente a San Severo ma la madre volle dare alla luce Andrea nel proprio paese natio. All'età di dodici anni[7] Pazienza si trasferì per studi a Pescara, tornando quasi ogni fine settimana a San Severo, dove continuò a frequentare gli amici di sempre e a lasciare tracce del suo talento, tra l'altro realizzando le scenografie di alcuni spettacoli presso il Teatro Verdi; nella città abruzzese frequentò il liceo artistico «Giuseppe Misticoni» e strinse amicizia con l'autore di fumetti Tanino Liberatore.[8][9]
In questi anni realizzò i suoi primi fumetti, in parte rimasti inediti, e una serie di dipinti; collaborò inoltre con il Laboratorio Comune d'Arte "Convergenze" che dal 1973 espose i suoi lavori in mostre sia collettive sia personali. Nel 1974 si iscrisse al corso di laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS) presso l'Università di Bologna, ma abbandonò gli studi a due esami dal conseguimento della laurea. Nel capoluogo emiliano visse appieno gli anni della contestazione legata al Movimento del '77, che fanno anche da sfondo al suo primo lavoro edito: il fumetto Le straordinarie avventure di Pentothal, (Alter Alter, 1977) e nello stesso periodo frequentò anche altri artisti e scrittori come Enrico Palandri, Pier Vittorio Tondelli, Gian Ruggero Manzoni, Freak Antoni e Francesca Alinovi.
Sempre nel 1977 entrò a far parte assieme a Filippo Scozzari del gruppo che realizzava una rivista sperimentale di fumetti per adulti di genere umoristico e satirico: Cannibale, fondata da Stefano Tamburini e Massimo Mattioli, al quale si unì in seguito anche il suo amico Tanino Liberatore.
Dal 1979 al 1981 collaborò col settimanale di satira Il Male. Nel frattempo, con il gruppo di Cannibale più Vincenzo Sparagna fondò nel 1980 il mensile Frigidaire sulle cui pagine fece il suo debutto il suo personaggio di Zanardi. La collaborazione con Frigidaire rivelò un Pazienza prolifico, benché insofferente verso scadenze e pressioni editoriali. Nei soli primi mesi di vita della rivista, realizzò soggetti e disegni per decine di storie in bianco e nero, a colori e con tecniche miste; tra i personaggi: Francesco Stella, l'Investigatore senza nome, Pertini (per un albo speciale «disegnato in tre giorni» disse Pazienza). Nello stesso periodo realizzò anche copertine di dischi, un calendario, alcuni poster e spot grafici. Inoltre omaggiò Tamburini e Scòzzari di collaborazioni, e illustrò articoli e racconti su richiesta del direttore Sparagna.
Se in questi anni conobbe una grande popolarità grazie al suo lavoro, contemporaneamente come tanti della sua generazione si avvicinò alle droghe pesanti e in particolare all’eroina, alternando astinenza e dipendenza. Ben presto si guadagnò la fama di "tossico", sulla quale egli stesso ironizzava (ad esempio in un'intervista rilasciata a Red Ronnie nel 1984),[senza fonte] e nel contempo cominciò a lavorare di meno e fu anche lasciato dalla sua fidanzata storica, Elisabetta Pellerano, che aveva iniziato una relazione con l'amico comune Marcello Jori.[10]
Trasferitosi a Montepulciano nel 1984 e apparentemente uscito dalla dipendenza, nel giugno 1985 conobbe la fumettista Marina Comandini, che sposò l'anno seguente. Nel frattempo continuò a collaborare con le più importanti riviste italiane del fumetto tra cui Linus e partecipò alla creazione del mensile Frizzer (affiancato a Frigidaire) e collaborò alla rivista Tempi Supplementari.
Dal 1986 collaborò anche con Avaj, supplemento del mensile Linus, con Tango, settimanale del quotidiano L'Unità, con Zut, rivista satirica diretta da Vincino, e con Comic Art. Nel 1987 firmò la scenografia dello spettacolo di danza Dai colli del coreografo Giorgio Rossi e collaborò alla sceneggiatura de Il piccolo diavolo[11] di Roberto Benigni il quale non accreditò il suo contributo, ma gli dedicò l'intero film, uscito nelle sale dopo la sua morte. In quegli anni nacquero opere legate alla sua crescente passione per la poesia e la storia: Pompeo, Campofame (da un poema di Robinson Jeffers) e Astarte.
Nella notte del 16 giugno 1988 Pazienza morì improvvisamente nella sua abitazione a Montepulciano; la moglie riferì che la notte precedente l'aveva trovato morto circa venti minuti dopo che si era chiuso nel bagno.[12] Secondo il racconto di Sergio Staino, dopo un soggiorno in Brasile per uscire dalla tossicodipendenza, Pazienza era rientrato in Italia apparentemente disintossicato ma con un espediente gli aveva chiesto un'ingente somma di denaro con la quale avrebbe poi acquistato eroina[13] e il giorno seguente sarebbe morto per overdose.[14] Tuttavia la famiglia non rese mai pubblica la causa della morte[15] lasciando intendere che si fosse trattato di un malore improvviso, dovuto a cause naturali.[12]
Pazienza fu sepolto nel cimitero di San Severo. Al padre aveva detto: "Se mi dovesse succedere qualcosa, voglio solo un po' di terra a San Severo, e un albero sopra".[16] Il desiderio, più volte espresso, fu ricordato anche dalla madre del disegnatore durante l'orazione funebre.[12] Pochi giorni dopo, si aprì a Peschici la prima mostra che Andrea avrebbe dovuto tenere insieme al padre.
Nel 2001 Stefano Mordini realizza il film documentarioPaz'77, dove ci presenta un Pazienza alle prese con Pentothal, la sua prima opera. Il documentario, presentato al Torino Film Festival, è andato in concorso alla Triennale di Milano. Nel febbraio 2002 è uscito il film Paz!, diretto da Renato De Maria, che ha per protagonisti alcuni dei personaggi più importanti di Andrea Pazienza, tra i quali Pentothal, Fiabeschi e Zanardi, un'operazione legittimata dal fatto che già lo stesso Pazienza aveva sceneggiato un film su Zanardi (esiste una registrazione audio con l'artista che recita stralci della sceneggiatura). Fra i fumetti che ispirarono il film vi è Giorno.[senza fonte] Nel 2013 esce Fiabeschi torna a casa diretto dallo stesso Max Mazzotta che torna ad interpretare l'omonimo personaggio già visto in Paz!.
Molti luoghi dove l'artista abitò o che frequento, lo hanno omaggiato in vari modi: a Bologna una targa sull'edificio in via Emilia Ponente nº223 ricorda gli anni vissuti nella città, a San Severo sono stati intitolati all'artista il centro di documentazione permanente SPLASH! Archivio "Andrea Pazienza" presso il MAT Museo dell'Alto Tavoliere, a San Menaio, frazione di Vico del Gargano (FG) gli è stato intitolato il lungomare. Oltre a ciò, molti sono gli omaggi che vari artisti gli hanno voluto tributare:
la Bandabardò gli dedica la canzone Quello che parlava alla luna contenuta nell'album Iniziali bì-bì. "Sorrideva, aveva uno strano viso pieno di graffi e lotte da raccontare. Piaceva alle donne e si faceva amare";
Roberto Benigni, legato da amicizia nei confronti dell'artista, dedica a Pazienza e a Donato Sannini il film Il piccolo diavolo (1988);
nel libro di poesie Ballate del 1991 di Stefano Benni compare la poesia Zanardi (per Andrea Pazienza);
il nome di Andrea Pazienza compare in due libri di grande tiratura come Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi, Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia e nel brano Presente di Piero Pelù. Nel primo si fanno espliciti riferimenti alla collaborazione di Pazienza alla rivista Frigidaire e il nome di Pazienza è citato nella dedica del libro, benché solo con le iniziali, assieme a quello di Pier Vittorio Tondelli. Nel secondo, il protagonista Step racconta di essersi introdotto nottetempo in una casa editrice per rubare alcune tavole originali di Paz. Inoltre, un fumetto-ritratto di Zanardi appare sulla copertina di Bastogne, il secondo romanzo di Enrico Brizzi;
nell'albo di Dylan DogIl numero duecento fa la sua apparizione un personaggio fino a quel punto mai comparso nella continuity di Dylan Dog: Virgil, il figlio dell'ispettore Bloch, che non è altro che la trasposizione sclaviana dello Zanardi di Pazienza. Alla pagina 68 dello stesso albo un personaggio secondario ha le sembianze dello stesso Pazienza: un "cammeo a fumetti" con il quale gli autori della collana hanno voluto rendere ulteriore omaggio all'artista. Rimanendo nell'universo di Dylan Dog, nel videogioco Gli uccisori fra i quadri presenti all'interno della villa compare un ritratto di Zanardi.[17];
in una storia a fumetti di Cattivik, titolata "Danceteria" (Silver-Lusso-Sommacal), appaiono Zanardi e i suoi compagni. La storia è dedicata alla memoria di Andrea Pazienza;
il musicista, compositore e produttore Sergio Cossu gli dedica il brano Apaz;
la canzone 1977 dei Bisca cita Pazienza tra i ricordi dell'Italia del 1977;
il 5 agosto 2008 il cantautore italiano Vinicio Capossela si è esibito al Carpino Folk Festival in un concerto omaggio ad Andrea Pazienza a coronamento della rassegna Vite im Pazienti (organizzata dal Comune di Vico del Gargano con mostra di tavole al Palazzo Della Bella), rassegna dedicata al fumettista;
viene citato il nome di Pazienza nel film Ovosodo di Paolo Virzì, dove è anche ripresa una scena tratta da un suo fumetto;
nell'album Controverso del 2000, il gruppo rock Gang gli dedica la traccia numero nove (Paz);
sulla copertina del libro Se trovo il coraggio, di Dario Buzzolan, del 2013, è presente un disegno di Andrea Pazienza, che viene citato anche nei ringraziamenti dell'autore;
viene citato da Danno nel brano W l'Italia traccia numero 13 dell'album "Latte e Sangue" di Ice One e Don Diegoh e inoltre in Il Mistero della Sfinge, contenuto nell'album Ketam-City del rapper romano Ketama126.
La più completa edizione delle opere di Pazienza è Tutto Pazienza pubblicata in venti volumi, tra il 18 giugno e il 1º ottobre 2016,[18] nella collana Biblioteca di Repubblica-l'Espresso. Prodotta da Fandango libri a cura di Giovanni Ferrara e Oscar Glioti, con la consulenza editoriale e le introduzioni di Luca Raffaelli, la collana ripropone tutte le opere pubblicate dall'autore e una vasta selezione delle opere postume tra cui alcuni inediti.[19]
Il libro rosso del male - 1981 Il Male edizioni - I quaderni del Male n. 1 - Suppl. Il Male n. 49 del 29/12/1980 - Roma - col.- b/n; 1991 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n
Perché Pippo sembra uno sballato - 1983 Primo Carnera Editore - Milano - brossurato - col.- b/n; 1992 Editori del Grifo - I classici del Grifo n. 4 - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n; 1992 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - cartonato - col.- b/n - Edizione a tiratura limitata (1500)
Pertini - 1983 Primo Carnera Editore - Milano - brossurato - b/n; 1998 Baldini & Castoldi - Milano - brossurato - b/n - Edizione critica - a cura di Felice Cappa
Glamour Book - 1984 Glamour International Production - Firenze - brossurato - col.- b/n
Tormenta - 1985 Milano Libri Editore - Milano - brossurato - col.- b/n; 1992 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n; 1993 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - cartonato - col.- b/n
Glamour Book 2 - 1986 Glamour International Production - Firenze - brossurato - col.- b/n
I diritti umani - 1986 Editrice Comic Art - Roma - cartonato - b/n
Pazeroticus - 1987 Glamour International Production - Firenze - The secret book of glamour - b/n-col.
Pompeo - 1987 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - b/n; 1994 Editori del Grifo - I classici del Grifo n.14 - Montepulciano (SI) - brossurato - b/n; 1997 Edizioni Di - Castiglione del Lago (PG) - cartonato - b/n; 2000 Baldini & Castoldi - Milano - brossurato - b/n - Edizione critica - a cura di Felice Cappa
Zanardi e Altre storie - 1988 Comic Art - Serie Grandi Eroi n. 20 - Roma - cartonato - col.- b/n; 1988 Comic Art - Serie Grandi Eroi n. 20 - Roma - brossurato - col.- b/n;1995 Comic Art - Serie Best Comics n. 40 - Roma - brossurato - col.- b/n
Agenda Verde 1988 - 1988 Editori del Grifo/Lega per l'Ambiente - Montepulciano (SI)
Cose d'A. Paz. - 1988 Primo Carnera Editore - Milano - brossurato - b/n
The Great- 1988 Primo Carnera Editore - Milano - brossurato - b/n
Zanardi. La prima delle tre - 1988 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - brossurato - b/n; 2004 Edizioni Di - Castiglione del Lago (PG) - brossurato - b/n
Andrea Pazienza - 1989 Comic Art - Serie Grandi Eroi n. 32 - Roma - cartonato - col.- b/n; 1989 Comic Art - Serie Grandi Eroi n. 32 - Roma - brossurato - col.- b/n; 1995 Comic Art - Best Comics n. 41 - Roma - brossurato - b/n
Sturiellet - 1989 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n; 1992 Editori del Grifo - I classici del Grifo n. 6 - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n; 1993 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - cartonato - col.- b/n - Edizione a tiratura limitata (1500)
Sotto il cielo del Brasil - 1990 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - col.; 2000 Edizioni Di - Castiglione del Lago (PG) - cartonato - col.
Sulla via della seta n. 1 - 1991 Edizioni ART Core - col.- b/n
Zuttango - 1991 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n
Paz. Scritti, Disegni, Fumetti - 1997 Einaudi - Milano - a cura di Vincenzo Mollica - brossurato - b/n
Favole - 1998 Edizioni Di - Castiglione del Lago (PG) - cartonato - col.
Campofame - 2001 Edizioni Di - Castiglione del Lago (PG) - cartonato - col. – in allegato Tre canti di Moreno Miorelli, con copertina e retrocopertina di Andrea Pazienza
L'arte di Andrea Pazienza - 2004 Panini Comics/Gruppo editoriale L'Espresso - Modena/Roma – I classici del fumetto di Repubblica n. 48 - brossurato - col.- b/n
Visca - 2006 Fandango Libri S.r.l. – Roma – brossurato – col.
Jacques Prevert -2009 Fandango Libri S.r.l. - Roma - cartonato
Pazienza ha lavorato come illustratore a tutto campo realizzando anche manifesti per il cinema e per il teatro (ad esempio l'immagine della locandina del film La città delle donne di Federico Fellini) e numerose copertine di dischi, sia album che singoli[20][21][22].
Il titolo della rivista è ricavato dai nomi dei suoi fondatori: Angese, Vincino, Andrea Pazienza, Jacopo Fo. Non è una rivista vera e propria ma un allegato a "Linus" che esce tra marzo e settembre 1988.
Due storie, poi raccolte in Sotto il cielo del Brasil
Dalla pop(ular) art all'arte popolare, catalogo della mostra collettiva Laboratorio Comune d'Arte "Convergenze", Pescara 1973.
Storia di una convergenza, catalogo della mostra personale Laboratorio Comune d'Arte “Convergenze”, Pescara 1975.
Italia chiama Francia. Immagini a confronto, Pescara Fumetto, 1976.
Satira e attualità politica. 41 disegnatori dal 1914 al 1981, Electa, Milano 1981.
Registrazione di frequenze, a cura di F. Alinovi, C. Cerritelli, F. Gualdoni, L. Parmesani e B. Toso, catalogo mostra Galleria d'arte moderna, Bologna 1982.
Nuvole a go-go: Altan Echaurren Pazienza, catalogo mostra Roma, settembre-ottobre 1983.
I love Paperino, catalogo mostra Roma, 29 novembre 1984, Editori del Grifo, Montepulciano 1984.
Zark! Le Tavole Narranti, catalogo mostra Jesi, 20 luglio-4 agosto 1985, Editori del Grifo, Montepulciano 1985.
Catalogo 7ª mostra Napoli Comics, 9-15 dicembre 1985.
Satyrhumor. Il fumetto satirico e umoristico, Glamour International, Firenze 1987.
Catalogo 3ª Fiera del Fumetto di Napoli, 22-25 maggio 1986, Napoli 1986.
Vampir/Vampart, catalogo 6ª Mostra Internazionale del Cinema di Fantascienza e del Fantastico, Roma, Cinema Capranica, 26-30 maggio 1986, Editori del Grifo, Montepulciano 1986.
Catalogo 5ª Fiera del Fumetto di Napoli, giugno 1988, Napoli 1988.
Nuovo Fumetto Italiano: Frigidaire, Valvoline, Dolce Vita e dintorni, catalogo mostra Reggio Emilia, 29 giugno-18 agosto 1991, Fabbri Editori, Milano 1991.
Andrea Pazienza, catalogo mostra Roma, 1-18 marzo 1991, Editori del Grifo, Montepulciano 1991.
Andrea Pazienza, catalogo mostra Siena, 24 marzo-5 maggio 1991, Editori del Grifo, Montepulciano 1991.
Andrea Pazienza, catalogo mostra San Severo, 12 marzo-3 aprile 1992, Editori del Grifo, Montepulciano 1992.
Lo spettacolo di Andrea Pazienza, catalogo mostra Ancona, 4 luglio-4 agosto 1995, Associazione Fahrenheit 451/Arci Nova, Ancona 1995.
Gulp! 100 anni a fumetti, catalogo mostra Ferrara, 3 aprile-30 giugno 1996, Electa, Milano 1996.
Schizzi e scazzi di Andrea Pazienza, catalogo mostra "Acquaviva nei fumetti", 21-28 luglio 1996.
Sogno, catalogo mostra San Benedetto del Tronto, 8 dicembre 1996-19 gennaio 1997.
Antologica, catalogo mostra Bologna, 5 ottobre-16 novembre 1997, Baldini & Castoldi, Milano 1997.
Il fumetto italiano. 90 anni di avventure disegnate, catalogo mostre storiche di Cartoomics 1998, a cura di Luigi F. Bona e Sergio Giuffrida, Editrice Superart, Milano 1998.
Andrea Pazienza. La vita e le opere, catalogo mostra Romics, 3-6 ottobre 2002, Centro Fumetto Andrea Pazienza, Cremona 2002.
Andrea Pazienza. Segni e memorie per una Rockstar, a cura di ArteFumetto, catalogo mostra Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone (Go), 19 marzo-26 aprile 2005.
Andrea Pazienza. Amore, è tutto ciò si può ancora tradire, catalogo mostra Complesso del Vittoriano, Roma, 17 settembre-9 ottobre 2005, Fandango Libri, Roma 2005.
Andrea Pazienza. La musica che gira attorno, catalogo mostra Centro Espositivo alla Rocca Paolina, Perugia, 16-24 settembre 2006, Il Grifo-Edizioni Di, Castiglione del Lago 2006.
^Franco Giubilei, L'ultima bugia del Paz! (intervista a Sergio Staino), sul quotidiano La Stampa del 15 giugno 2008, consultabile online. URL consultato il 5 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2011).
^Vania Berti, 1988-1998 un ricordo di Andrea Pazienza a 10 anni dalla scomparsa, consultabile online su Montepulciano.com - Andrea Pazienza (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).
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Daniele Barbieri, Il mondo di APaz. Fumetto e cultura italiana dai Settanta agli Ottanta, in R. Colonna (a cura di), Il fumetto italiano. Saggi e interviste, in Pagine Inattuali, Salerno, Edizioni Arcoiris, 2017. ISBN 978-88-99877-12-5
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Carlotta Vacchelli (a cura), La funzione-Pazienza. L'influenza di Andrea Pazienza nel fumetto italiano, Cremona, Centro Fumetto "Andrea Pazienza", 2020.
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