Di fronte all'abbazia c'è il caffè Les Deux Magots, uno degli angoli del cosiddetto "Triangolo d'oro": Les Deux Magots, la brasserie Lipp, celebre per essere frequentata da personalità politiche, e il Café de Flore, uno dei più famosi caffè letterari, dove s'incontrano i vincitori del Goncourt, poeti di tutte le generazioni, e per il quale sono passati ideologi della rivoluzione russa e di quella cinese, nonché molte tra le maggiori personalità letterarie francesi.
Il boulevard Saint-Germain è uno dei progetti voluti personalmente dal Barone Haussmann durante i suoi grandi lavori di trasformazione di Parigi nella seconda metà del XIX secolo. Nel suo piano di ristrutturazione della viabilità parigina, il boulevard completava sulla riva sinistra i tracciati dei boulevard della riva destra, e serviva i quartieri centrali sulla riva sinistra nel percorso est-ovest.
L'apertura del boulevard Saint-Germain comportò la demolizione di molte antiche residenze del faubourg Saint-Germain, e la modifica di assetti viari preesistenti. Il suo tracciato assorbì la parte orientale della rue Saint-Dominique, mentre i numeri dispari tra Rue de Rennes e rue des Saints-Pères corrispondono ad un lato dell'antica (e scomparsa) rue Taranne.
al n. 117 (angolo rue Grégoire-de-Tours), l'immobile costruito tra il 1877 e il '79 da Charles Garnier per il Cercle de la Librairie, associazione professionale delle professioni librarie, prolungato sulla rue Grégoire-de-Tours alla fine del secolo. L'edificio occupa attualmente la scuola di giornalismo di Scienze politiche;
al n. 142 il Restaurant Vagenende, dal nome del suo proprietario nel 1920. Il locale esiste però dal 1905;
al n. 145 la statua di Diderot che ricorda la sua casa in rue Taranne;
al n. 184 l'immobile costruito nel 1878 dall'architetto Édouard Leudière per la Société de Géographie. Le due cariatidi all'ingresso, che rappresentano la Terra e il Mare, e il globo terrestre sulla facciata si devono allo scultore Émile Soldi. La sede fu poi ampliata con l'acquisizione dell'immobile al n. 182;
al n. 215 (e al 3 e 4 di rue Saint-Simon) un edificio del 1881-1883 in stile Renaissance, oggi sede distaccata della Fondazione nazionale di scienze politiche;
al n. 217 l'''Hôtel de Varangéville'', originariamente aperto su rue Saint-Dominique, costruito nel 1704 dall'architetto Jacques V Gabriel ma demolito nel 1876 per l'apertura del boulevard Saint-Germain. Proprietà della Banca di Francia, fu riunito all'hôtel Amelot de Gournay, su rue Saint-Dominique, ed ospita oggi la Maison de l'Amérique latine, fondata nel 1946 dal Ministero degli affari esteri;
al n. 231 il Ministero della Difesa occupa la maggior parte dell'isolato tra boulevard Saint-Germain, rue Saint-Dominique e rue de l'Université. L'edificio, destinato fin dall'origine ad uffici, fu costruito tra il 1876 e il 1877 dall'architetto Jules Bouchot;
al n. 244 altro immobile ministeriale ottocentesco, costruito da Antoine Isidore Eugène Godebœuf nel 1861 e poi accorpato con l'immobile al n. 246. Ospita attualmente servizi del Ministero degli Esteri (siamo a 10 minuti a piedi dal Quai d'Orsay, sede di rappresentanza del ministero);
^Il termine "barricata" deriva dall'uso delle barriques (botti, preferibilmente di rovere), riempite con terra o detriti, per creare barriere di strada durante la Rivoluzione Francese
^che era nato in una casa oggi scomparsa al n. 6 di rue Taranne, l'hôtel Selvois che sorgeva dove oggi è il n. 175
^al quale ancora appartiene, sotto il nome di Ministère de l'Ecologie, du Développement et de l'Aménagement durables (Ministero dell'ecologia, dello sviluppo e delle infrastrutture)