Boxing Helena | |
---|---|
Una scena del film | |
Titolo originale | Boxing Helena |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1993 |
Durata | 107 min |
Genere | drammatico |
Regia | Jennifer Chambers Lynch |
Soggetto | Jennifer Chambers Lynch |
Sceneggiatura | Jennifer Chambers Lynch |
Produttore | Carl Mazzocone |
Fotografia | Frank Byers |
Musiche | Graeme Revell |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
Boxing Helena è un film del 1993 diretto da Jennifer Lynch.
La pellicola, che segna l'esordio alla regia della figlia del celebre David Lynch, vede come protagonisti Sherilyn Fenn e Julian Sands. Il film tratta di una particolare parafilia nota come acrotomofilia, ossia l'interesse sessuale verso persone che abbiano uno o più arti amputati.
Nick è un chirurgo stimato e in carriera. L'apparenza è quella dell'uomo arrivato e di successo, se non fosse per traumatiche esperienze infantili che hanno condizionato la sua psiche. Pur avendo al suo fianco una donna bella e disponibile come Anne, Nick non fa altro che pensare a Helena, donna affascinante e indipendente, ma che non vuole sapere niente di lui. Dopo averla salvata da un incidente automobilistico, la rapisce, portandola a casa sua, e pur di possederla è disposto a privarla degli arti inferiori e superiori.
La pellicola, presentata al Sundance Film Festival e, dopo qualche mese, alla cinquantesima mostra di Venezia, ottenne giudizi aspri da critica e pubblico,[1] tanto che riuscì ad aggiudicarsi un premio Razzie come peggior regista esordiente.
Morando Morandini nel dizionario dei film, lo considera un «film che gioca al tavolo del grottesco perverso e che scivola nel ridicolo involontario»,[2] mentre Pino Farinotti lo descrive come un «film tendenzialmente idiota, con molti videoclip pseudo erotici, senza nulla di trasgressivo».[3] Leonard Maltin ha commentato: «tenta di essere provocatorio e scioccante ma è semplicemente ridicolo (quando non è noioso)».[4]
Dopo il rifiuto della cantante Madonna, la Main Line (casa di produzione del film) decise di affidare all'attrice Kim Basinger il ruolo dell'amputata Helena. L'artista in modo verbale accettò di interpretare il ruolo, ma in seguito, dopo una più attenta lettura del copione, declinò l'offerta, convinta che la pellicola proponesse agli spettatori troppe scene di sesso e violenza. Da questo rifiuto seguì una vicenda giudiziaria che si concluse con un risarcimento dovuto da Basinger alla Main Line di 3,8 milioni di dollari.[5]
Le musiche del film sono scritte principalmente da Graeme Revell, ma la raccolta, pubblicata nel 1995 comprende anche brani di Giacomo Puccini e Tears for Fears.[6]
Tralasciate invece Sadeness degli Enigma, You're Nobody 'til Somebody Loves You di Cab Calloway, It Ain't Over 'til It's Over di Lenny Kravitz e La bohème.