Il termine calcio universitario indica il calcio praticato a livello di college e di università; è largamente diffuso specialmente negli Stati Uniti, Corea del Sud e Canada. La prima partita tra due squadre di college fu giocata tra la Harvard University e la Rutgers University il 6 novembre 1869.
Negli Stati Uniti il calcio universitario è organizzato da varie associazioni, tra cui la NCAA, la NAIA, la NCCAA e la USCAA. Molti calciatori militanti nel calcio universitario statunitense giocano per club della USL PDL durante l'estate, ed il club dei BYU Cougars, squadra di un college, gioca direttamente in PDL invece che nel campionato universitario NCAA.
Le regole sono differenti rispetto a quelle della maggior parte dei campionati di calcio professionistico, sebbene rispettino comunque le tradizionali regole del gioco del calcio: le sostituzioni sono illimitate, benché un giocatore uscito non possa rientrare nel corso della stessa frazione di gioco; inoltre, è applicata la regola del golden goal ai tempi supplementari, che proseguono per due frazioni da dieci minuti l'una, e se nessuna delle due squadre segna, la partita termina in parità, a meno che non si tratti di play-off: in tal caso, si ricorre ai tiri di rigore. Altra differenza consiste nel cronometro, che diversamente da quanto accade normalmente, esegue un conto alla rovescia che può essere interrotto dall'arbitro in caso di infortuni, sostituzioni o perdita di tempo da parte di una delle due squadre.
In Canada sono presenti due organizzazioni che gestiscono lo sport studentesco: la U Sports a livello universitario[2] e la Canadian Collegiate Athletic Association a livello di college.[3] Tali organizzazioni hanno poi le loro ramificazioni a livello provinciale.
In Corea del Sud la Korea University e la Università Yonsei hanno squadre di calcio, baseball, pallacanestro, hockey su ghiaccio e rugby.
In Gran Bretagna il calcio universitario è gestito dalla BUSA Football League.