Charles Plumet è, con Tony Selmersheim, uno dei fondatori nel 1896 del 'Gruppo dei cinque' assieme, tra gli altri, ad Alexandre Charpentier, poi divenuto 'L'Art dans Tout', e che ha contribuito allo sviluppo del movimento rinnovatore chiamato Art Nouveau.[1][2][3][4]
Ceramista e decoratore, allestì numerosi negozi a Parigi, consegnò ville private e creò diversi condomini.
Nel 1925 fu nominato capo architetto della mostra Arti Decorative, dove non sempre le sue idee concordarono con quelle di Le Corbusier.[5][3]
È stato a lungo considerato il leader dell'Art Nouveau parigina.[6]
Nominato Cavaliere della Legion d'onore nel 1900, venne promosso ufficiale nel 1912, e infine comandante nel 1926.
L'Art Nouveau influenzò notevolmente le opere di Plumet nei primi decenni del Novecento, in particolar modo la casa dell'Avenue Victor Hugo al numero 39,[3] nella quale l'architetto cercò di coniugare la semplicità delle linee con elementi decorativi scolpiti.[2]
Tra le altre sue opere significative si possono menzionare la Cour des métiers e le torri presentate in occasione dell'esposizione internazionale di Arti decorative parigine nel 1925, che rispettarono sempre il suo stile innovativo,[2][3] che non apprezzava molto l'architettura ispirata al paesaggio.[7]
Renato De Fusco, Mille anni d'architettura in Europa, Bari, Editori Laterza, 1999.
P. De Vecchi e E. Cerchiari, I tempi dell'arte, Milano, Bompiani, 1999.
(FR) Rossella Froissart-Pezone, Charles Plumet (1861-1928), Tony Selmersheim (1871-1971) et l'Art dans Tout : un mobilier rationnel pour un "art social", in Bulletin de la Société de l'histoire de l'art français, 2001, pp. 351-387.
(FR) Alix de La Chapelle, Un Art Nouveau pour le peuple. De l'Art dans tout à l'art pour tous, in Histoire de l'Art - Architecture, n. 31, ottobre 1995, pp. 59-69.
Nikolaus Pevsner, Storia dell'architettura europea, Bari, Editori Laterza, 1998.
Nikolaus Pevsner, John Fleming e Hugh Honour, Dizionario di architettura, Torino, Einaudi, 2005.
David Watkin, Storia dell'architettura occidentale, Bologna, Editori Laterza, 1990.