I comuni della Grecia costituiscono la suddivisione territoriale di terzo livello del Paese, dopo le periferie e le unità periferiche, e ammontano a 325 (cui si aggiunge Monte Athos, dotato di un proprio status).
Contemplati dall'articolo 102 della Costituzione ellenica[1], il programma Callicrate, operativo dal 2011, ne ha ridotto drasticamente il numero, mediante la soppressione di tutti i comuni non insulari sotto i mille abitanti.
Come le periferie, sono retti da un Consiglio eletto a suffragio diretto con un meccanismo di premio di maggioranza.
L'istituto, unico ente locale che goda di copertura costituzionale, è disciplinato dall'articolo 102 della stessa Costituzione greca:
le municipalità e le comunità esercitano l'amministrazione degli affari locali in modo indipendente;
la guida di municipalità e comunità è eletta a suffragio universale e a scrutinio segreto;
le municipalità possono volontariamente o per obbligo di legge lavorare insieme per fornire taluni servizi, ma i rappresentanti eletti dai gruppi partecipanti governano queste collaborazioni;
il governo greco nazionale supervisiona gli enti di governo locali, ma non interferisce in nessuna iniziativa o azione locale;
lo Stato deve provvedere i fondi necessari ad adempiere il mandato degli enti di governo locale.
I comuni sono governati da un'amministrazione comunale (simvoulio) formata da un numero compreso tra 7 e 11 membri e guidata da un presidente di comunità (proedros kinotitas).
Un'amministrazione municipale (dimotiko simvoulio) e un consiglio comunale guidato da un sindaco (dimarchos) governa le municipalità. A seconda delle dimensioni della municipalità, le amministrazioni comunali sono formate da un numero di membri compreso tra 11 e 41 rappresentanti che rappresentano le frazioni municipali (molti dei quali erano piccole comunità che sono state unite nella municipalità). In aggiunta, il consiglio elegge da 2 a 6 membri del comitato municipale.
I membri del consiglio vengono eletti ogni quattro anni tramite elezioni pubbliche basate su un sistema partitico. Tre quinti dei seggi totali spettano al partito di maggioranza e due quinti dei seggi spettano ai partiti restanti, su un sistema proporzionale.[2] Il consiglio municipale elegge il consiglio comunale per una durata di due anni.
Il Codice Municipale e Comunale (art. 24) stabilisce che le municipalità e i comuni sono responsabili dell'amministrazione della giurisdizione locale per quanto concerne l'interesse sociale, finanziario, culturale e spirituale dei suoi cittadini. Più nello specifico, comuni e municipalità hanno responsabilità per i seguenti temi:
Sicurezza e polizia
Lotta agli incendi
Protezione civile
Asili
Restauro e manutenzione di tutti gli edifici scolastici
Nel 1831, il primo capo di Stato della Grecia indipendente, Giovanni Capodistria effettuò una riorganizzazione amministrativa del Peloponneso in sette dipartimenti e delle isole in sei. Questi dipartimenti sono stati poi suddivisi in province e in città e villaggi. Gli oppositori a queste riforme assassinarono Capodistrias.
La Costituzione del 1952 (articolo 99) identifica chiaramente il ruolo amministrativo delle autorità municipali e comunali.
La Costituzione della Repubblica Ellenica entrò in vigore nel 1975 e nell'articolo 102 stabilisce che il primo livello di governo sono le municipalità e i comuni.
La legge 1416 è stata approvata nel 1984 per sostenere l'autorità comunale per quanto riguarda il governo locale.
Nel 1986, la Costituzione è stata modificata con l'aggiunta degli articoli 101 e 102 che stabiliscono i parametri e le relazioni del governo locale.
Il decreto presidenziale 410 (Codice Municipale e Comunale) ha codificato la legislazione relativa alle municipalità e ai comuni nel 1995.
Il sistema elettorale, riformato nel 2002 e nel 2006, prevede l'assegnazione dei tre quinti dei seggi dei Consigli comunali alla lista che abbia conseguito il maggior numero di suffragi purché superiori al 42% dell'elettorato, ricorrendo in caso contrario a un ballottaggio fra le due liste più votate. Il capolista della lista vincitrice è eletto sindaco, mentre le liste di minoranza spartiscono proporzionalmente i due quinti dei seggi consiliari. Sindaco e consiglio durano 4 anni, mentre è biennale il mandato della Giunta comunale scelta dal consiglio. Nelle comunità rurali il sindaco invece svolge tutte le funzioni esecutive.
Un insediamento con una popolazione di almeno 1 500 abitanti può diventare un comune se soddisfa le seguenti condizioni:
genera introiti
copre tutte le spese amministrative e operative
ha il supporto di tre quarti dei suoi residenti
la formazione di una comunità non ostacola una municipalità o un'altra comunità
Municipalità o comunità vicine possono unirsi se le amministrazioni comunali e municipali hanno il supporto del 60% dei membri dell'amministrazione o se il 50% dei residenti lo richiedono.