Daniel Goldhagen

Daniel Jonah Goldhagen

Daniel Jonah Goldhagen (Boston, 30 giugno 1959) è uno scrittore statunitense.

Già professore associato di scienze politiche e studi sociali alla Harvard University, lavora ora al Minda de Gunzburg Center for European Studies della stessa università.[1] Goldhagen ha ottenuto fama internazionale quale autore di due libri particolarmente controversi sulla Shoah: nel 1996 I volenterosi carnefici di Hitler, divenuto un best seller in tutto il mondo, e uno sul ruolo tenuto dalla Chiesa cattolica durante l'Olocausto, nel 2002.

Goldhagen è figlio di Erich Goldhagen, già professore[2] di Harvard e ebreo sopravvissuto all'Olocausto nel ghetto ebraico di Černivci; Goldhagen assegna al padre il merito di aver creato in famiglia la struttura mentale per una discussione intellettuale della Shoah.[3] Goldhagen ha passato la sua gioventù a Newton, Massachusetts prima di essere ammesso a Harvard, dove il suo interesse sulle origini dell'Olocausto fu stimolato da una conferenza del 1983 tenuta da Saul Friedländer.[3] Goldhagen nel 1996 disse al The New York Times che «tutti si chiedevano il perché un ordine venisse dato, ma mai perché venisse eseguito». La sua ricerca lo portò a passare 14 mesi a Ludwigsburg, in Germania, per esaminare documentazioni pertinenti, prima di tornare a Harvard e raccogliere tale materiale in un primo libro.[3]

I volenterosi carnefici di Hitler

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Goldhagen elucida la sua tesi che i tedeschi ordinari non solo seppero, ma sostennero l'Olocausto, in base a un particolare e virulento antisemitismo eliminazionista che era parte integrante della loro identità, e che si era sviluppato nei secoli precedenti. Egli sottolinea che l'antisemitismo è il fondamento della seconda guerra mondiale e la precondizione, diffusa in Germania e Austria, per l'Olocausto, la condizione sine qua non che gli storici hanno trascurato per quanto riguarda la volontà di uccidere gli ebrei.[4] Al libro subito arrise un grande, dirompente, ma contestato successo.[5] Secondo il The New York Times, I volonterosi carnefici di Hitler appena uscito attirò grande ostilità in Germania,[6] e successivamente lanciò un dibattito critico su scala nazionale in tale nazione.[7] Dopo le fasi iniziali di aspre critiche e di dinieghi da parte di Germania e Austria nel corso del 1996, alla fine del 1996 Goldhagen ottenne il riconoscimento per la sua tesi.[8][9]

Alla fine del 1996 Goldhagen visitò Berlino per partecipare al dibattito in televisione e in conferenze sempre con "tutto esaurito".[10][11] Goldhagen vinse il "Premio Gabriel A. Almond" della American Political Science Association in politica comparativa e ricevette il prestigioso Democracy Prize nel 1997 dalla rivista tedesca Journal for German and International Politics, con la causale "...grazie alla penetrante qualità e forza morale della sua presentazione, Daniel Goldhagen ha scosso profondamente la coscienza del pubblico tedesco." La laudatio, vinta per la prima volta dal 1990, fu presentata da Jürgen Habermas e Jan Philipp Reemtsma.[11][12]

Una questione morale

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Sinagoga di Roma

Il secondo libro di Goldhagen, Una questione morale: la Chiesa cattolica e l'Olocausto, un resoconto di quello che secondo lui fu il ruolo della Chiesa cattolica nell'Olocausto, ha di nuovo incontrato furiose polemiche, ottenendo alternativamente lodi e forti critiche.[13][14] Goldhagen scrisse il libro a seguito di una richiesta de The New Republic di recensire alcune opere su Papa Pio XII e l'Olocausto.[14] Il libro è stato criticato per aver "sfruttato l'Olocausto ad uso della sua agenda anti-cattolica" e per scadente ricerca accademica, tra cui la mancanza di fonti primarie e la presenza di errori storici.[15][16][17]

Goldhagen comunque a suo tempo affermò in un'intervista su The Atlantic che il titolo (inglese) e la prima pagina del libro rivelano il suo scopo quale analisi morale, piuttosto che storica, asserendo inoltre di aver invitato rappresentanti europei della Chiesa cattolica a presentare il loro specifico resoconto storico nella discussione sulla morale e la riparazione delle colpe. Papa Giovanni Paolo II, con la sua visita di riconciliazione e perdono alla Sinagoga di Roma, sembra aver così sostenuto le tesi di Goldhagen.[14]

  1. ^ Biografia di Daniel Jonah Goldhagen, Random House. Consultato 24/11/2008.
  2. ^ Eric Goldhagen per 25 anni ha insegnato a Harvard un corso sulla Shoah. È l'unico sopravvissuto della sua famiglia.
  3. ^ a b c Smith, Dinitia. (1/4/1996). "Challenging a view of the Holocaust". The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  4. ^ Goldhagen, Daniel. 1996. Hitler's Willing Executioners. New York: Vintage, p. 4—5.
  5. ^ Shatz, Adam. (8/4/1998) "I volonterosi carnefici di Goldhagen: attacco alla superstar accademica e come si difende" Archiviato il 5 agosto 2011 in Internet Archive. Slate. Consultato 24/11/2008.
  6. ^ Carvajal, Doreen. (7/5/1996) "Forum on Holocaust canceled after an author withdraws" The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  7. ^ Landler, Mark. (4/11/2002) "Holocaust writer in storm over role of Catholic Church" The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  8. ^ https://www.bu.edu/mzank/Michael_Zank/gold.html
  9. ^ Goldhagen, Daniel. 1996. Foreword to the German Edition. In D. G. Hitler's Willing Executioners, 478—483. New York: Vintage.
  10. ^ Cowell, Alan. (8/9/1996). "Author goes to Berlin to debate Holocaust". The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  11. ^ a b Elon, Amos. (26/1/1997). "The antagonist as liberator" The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  12. ^ "Goldhagen Wins German Prize For Holocaust Book" (Harvard Gazette).
  13. ^ Wheatcroft, Geoffrey. (4/11/2002). "Sins of the Fathers" (I peccati dei padri). The New York Times. Consultato 24/11/2008.
  14. ^ a b c Gritz, Jennie Rothenberg. (31/1/2003) "The Guilt of the Church" (La colpa della Chiesa). The Atlantic. Consultato 24/11/2008.
  15. ^ Dalin, David G., The Weekly Standard, 10/2/2003. "History As Bigotry" Archiviato il 5 dicembre 2007 in Internet Archive.
  16. ^ Bottum, J. "The Usefulness of Daniel Goldhagen" Archiviato il 27 febbraio 2008 in Internet Archive. The Weekly Standard 23/11/2002
  17. ^ Fisher, Eugene J. "Review of A Moral Reckoning" Archiviato il 12 ottobre 2007 in Internet Archive. Ethical Perspectives, Journal of the European Ethics Network
  • I volonterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l'Olocausto (Hitler's Willing Executioners: Ordinary Germans and the Holocaust, Alfred A. Knopf, 1996), Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, 1997.
  • Una questione morale. La Chiesa Cattolica e l'Olocausto (A Moral Reckoning: The Role of the Catholic Church in the Holocaust and Its Unfulfilled Duty of Repair, Alfred A. Knopf, 2002), traduzione di A. Catania, Collezione Le Scie, Milano, Mondadori, 2003, ISBN 978-88-45-92363-0.
  • Peggio della guerra. Lo sterminio di massa nella storia dell'umanità (Worse Than War. Genocide, Eliminationism, and the Ongoing Assault On Humanity, Perseus Books, 2009), traduzione di M. Parizzi, Collana Saggi, Milano, Mondadori, 2010, ISBN 978-88-04-60214-9.
  • (EN) The Devil That Never Dies: The Rise and Threat of Global Antisemitism, Little Brown & Co., 2013, ISBN 978-03-160-9787-1.
  • The “Willing Executioners/Ordinary Men” Debate: Selections from the Symposium, 8/4/1996, introdotto da Michael Berenbaum (Washington, D.C. USHMM, 2001).

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Analisi critiche

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