Dassault Mirage G | |
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I prototipi Mirage G8 01 (biposto) e G8 02 in volo. | |
Descrizione | |
Tipo | caccia |
Equipaggio | 1 (G e G8 02) o 2 (G8 01) piloti |
Progettista | Dassault Aviation |
Costruttore | Dassault Aviation |
Data di accettazione | 18 ottobre 1965 |
Data primo volo | 18 novembre 1967 (G) mai (G4) 8 maggio 1971 (G8) |
Data entrata in servizio | mai |
Esemplari | 3 prototipi |
Sviluppato dal | Dassault Mirage F 2 |
Altre varianti | G - G4 - G8 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 18,80 m |
Apertura alare | 8,70 m (ali ripiegate) 15,40 m (ali aperte) |
Altezza | 5,35 m |
Peso a vuoto | 14.740 kg |
Peso carico | 15.020 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 Pratt & Whitney/Snecma TF 306 (G) 2 Snecma Atar 9 K 50 (G4) 2 Snecma M53 (G8) |
Prestazioni | |
Velocità max | 2,2 Mach |
Tangenza | 18.500 m |
Record e primati | |
Massima velocità per un aereo progettato in Europa occidentale: Mach 2,34 alla quota di 12.800 m. (13 luglio 1973) | |
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Il Dassault Mirage G fu un aereo da caccia multiruolo con ali a geometria variabile, capace di operare come caccia intercettore e come aereo d'attacco al suolo in grado di essere equipaggiato anche con missili a testata nucleare.
Nella seconda metà degli anni sessanta, il costruttore di aeromobili francese Dassault ha studiato tre progetti di aereo con ala a geometria variabile: il Mirage III G, il Mirage G4 e il Mirage G8. In tutto sono stati costruiti tre prototipi, che hanno risposto alle diverse esigenze delle forze aeree terrestri e navali francesi, ma nessuno venne avviato alla produzione in serie[3].
Nel 1964, la Dassault Aviation si occupa di progettare un aereo a geometria variabile destinato ad essere utilizzato dall'Armée de l'air e dall'Aéronautique navale della Marine nationale. Il produttore offre una formula basata su cellula del Dassault Mirage III F2 e propulso dal motore statunitense Pratt & Whitney TF30, per il quale la Snecma doveva ottenere una licenza di fabbricazione. Un prototipo è stato commissionato nel mese di ottobre 1965 e la costruzione è iniziata nel gennaio 1966. Il Mirage III G ha fatto il suo volo inaugurale il 18 novembre 1966 con un'ala bloccata a 20° di freccia. L'8 dicembre, dopo che furono effettuati diversi i voli di prova, l'aeromobile supera la velocità di Mach 2, al comando del pilota Jean Coureau con la completa apertura delle ali[4]. Nel mese di ottobre 1969, l'aereo è stato trasferito al Centre d'essais en vol (CEV).
Nel frattempo, l'Armée de l'air ha chiesto lo studio di un velivolo biposto, bireattore di dotato di motori Snecma Atar 9 K 50, per essere destinato a compiti di ricognizione, di attacco, di guerra elettronica a distanza (programma RAGEL). L'aereo deve essere in grado di trasportare sia un'arma nucleare sia delle armi pesanti convenzionali. Mentre il processo progettuale è in via di definizione e due prototipi (G4-01 e G4-02) sono in corso di realizzazione, gli studi economici dimostrano che il costo del programma è insostenibile alla luce dei 60 aerei previsti. Questo conduce ad abbandonare il progetto nel 1968, in favore di un velivolo dal costo finale meno impegnativo[1].
Il progetto del Mirage G4, a seguito delle modifiche nelle richieste da parte dell'Armée de l'air che richiede ora un caccia intercettore monoposto con il requisito di poter essere propulsi da due motori Snecma M53, viene quindi iniziato il progetto al nuovo standard[1].
Il primo prototipo del Mirage G4 (G4-01) viene modificato ed acquisisce la definizione di Mirage G8-01 (biposto) facendo il suo primo volo l'8 maggio 1971, al comando del pilota Jean-Marie Saget, il 13 maggio dopo il quarto volo raggiungendo la velocità di Mach 2,03 con un angolo di freccia di 70° dimostrando che le prestazioni possono essere comparate ad un velivolo con ala a delta [4]. Il secondo Mirage G4 (G4-02), ancora in costruzione viene trasformato in monoposto sacrificando l'abitacolo posteriore per essere equipaggiato con il motore Snecma Atar 9 K 50 ed un sistema di armamento semplificato, quello del Mirage F1 ed il sistema di navigazione Dassault Milan. Denominato Mirage G8-02, prima di effettuare il suo primo volo il 13 luglio 1972. Il due Mirage G8 sono ancora propulsi dagli Snecma Atar 9 K 50[1] per poi diventare Snecma M53.
Il 13 luglio 1973, il Mirage G8-02 pilotato da Jean-Marie Saget stabilisce un nuovo record di velocità per un aereo progettato in Europa occidentale, raggiungendo la velocità di Mach 2,34 alla quota di 12 800 m.[1].
Nessun aereo di produzione sarà costruito alla fine. Il Mirage G effettua oltre 300 voli di prova, tra cui alcuni con piloti statunitensi ai comandi, prima di essere distrutto in un incidente il 13 gennaio 1971. Il Mirage G8-01 è trasferito al Centre d'essais en vol (CEV) nel mese di ottobre 1972 ed effettua oltre 200 voli di prova fino al luglio 1973. Adesso è in mostra presso il Musée de l'air et de l'espace. Il Mirage G8-02 effettua circa 125 voli, l'ultimo si è svolto il 22 novembre 1974.
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