Diamond Eyes

Diamond Eyes
album in studio
ArtistaDeftones
Pubblicazione4 maggio 2010
Durata41:16
Dischi1
Tracce11
GenereAlternative metal[1]
Post-hardcore[2]
EtichettaReprise
ProduttoreNick Raskulinecz
RegistrazioneThe Pass, Los Angeles (California)
Ameraycan Studios, North Hollywood (California)
FormatiCD, LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[3]
(vendite: 60 000+)
Deftones - cronologia
Album precedente
(2006)
Album successivo
(2011)
Logo
Logo del disco Diamond Eyes
Logo del disco Diamond Eyes
Singoli
  1. Rocket Skates
    Pubblicato: 23 febbraio 2010
  2. Diamond Eyes
    Pubblicato: 15 marzo 2010
  3. Sextape
    Pubblicato: 4 ottobre 2010
  4. You've Seen the Butcher
    Pubblicato: 24 novembre 2010

Diamond Eyes è il sesto album in studio del gruppo musicale statunitense Deftones, pubblicato il 4 maggio 2010 dalla Reprise Records.[4]

Il disco ha venduto 62 000 copie negli Stati Uniti d'America nella prima settimana di uscita, debuttando al sesto posto della classifica Billboard 200.[5]

Agli inizi del 2007 i Deftones iniziarono a lavorare al seguito di Saturday Night Wrist, album che richiese un lungo processo di scrittura e di registrazione, fatto di cui i componenti erano rimasti insoddisfatti.[6] Per ovviare a questo, il gruppo prese la decisione di comporre un album in maniera più rapida, come venne fatto con i primi album.[6] Sotto la produzione di Terry Date, i Deftones completarono le registrazioni del sesto album, intitolato Eros e originariamente programmato per gli inizi del 2009.[7]

Tuttavia, il 3 novembre 2008 il bassista Chi Cheng fu coinvolto in un serio incidente stradale, portandolo in stato di coma e mettendo in attesa la pubblicazione di Eros.[8] Incerti sul fatto che Cheng si sarebbe ripreso e che sarebbe stato in grado di suonare ancora, i Deftones iniziarono ad esibirsi in alcuni concerti e festival a inizio 2009 con Sergio Vega, ex-bassista del gruppo post-hardcore Quicksand nonché amico stretto del gruppo.[8] Arrivati a questo punto, i Deftones non erano sicuri se sciogliersi o proseguire l'attività musicale.[9]

A giugno 2009 i Deftones hanno deciso di accantonare in maniera indefinita la pubblicazione di Eros e di iniziare a scrivere un nuovo album con Vega, intitolato Diamond Eyes.[10] Contrariamente a quanto compito con Eros, il quale contiene tematiche oscure e rabbiose, i Deftones hanno voluto registrare un album che affrontasse tematiche più ottimiste.[11] Diamond Eyes è stato registrato in due mesi con il produttore Nick Raskulinecz (Foo Fighters, Velvet Revolver, Stone Sour e Alice in Chains);[12] per esso, i Deftones hanno evitato l'utilizzo di Pro Tools in favore di scrivere i brani insieme come gruppo ed esercitandosi «un milione di volte fino a quando non fossero stati perfetti», in modo da ottenere un sound grezzo e «ben fatto».[11]

Pubblicazione

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Diamond Eyes era inizialmente previsto per la pubblicazione il 27 aprile attraverso la Reprise Records,[12] ma la data è stata successivamente posticipata al 18 maggio[13] per poi venire anticipata al 4 maggio.[4]

Il 26 aprile 2010 i Deftones hanno reso disponibile l'album per lo streaming,[14] mentre il 4 maggio il gruppo ha eseguito un webcast live dei brani di Diamond Eyes a Dallas (Texas), rispondendo inoltre alle domande dei fan.[15]

Il gruppo ha inoltre pubblicato sul proprio canale YouTube una serie di sette video intitolata The Creation of Diamond Eyes, nella quale vengono fornite maggiori informazioni sulla registrazione dell'album. Il primo video della serie è stato pubblicato il 27 aprile 2010,[16] mentre l'ultimo è uscito il 5 maggio.[17]

Il bassista Sergio Vega, subentrato a Chi Cheng agli inizi del 2009

Il primo singolo ad essere stato estratto dall'album è Rocket Skates, reso disponibile limitatamente per il download gratuito attraverso il sito ufficiale dei Deftones il 23 febbraio 2010.[13] Il singolo è stato successivamente pubblicato in formato digitale sull'iTunes Store il 9 marzo[18] e in formato 7" il 17 aprile per il Record Store Day[19] Il secondo singolo è stato l'omonimo Diamond Eyes, pubblicato per il download digitale il 15 marzo 2010.[20]

Il 1º ottobre è stato pubblicato come terzo singolo il brano Sextape,[21] il cui video (diretto da Zak Forrest e Chad Liebenguth, noti anche come i ZFCL) è stato reso disponibile il 3 settembre 2010.[22] Il 26 novembre invece è stato pubblicato il quarto ed ultimo singolo estratto dall'album, You've Seen the Butcher,[23] il cui video (diretto da Jodeb Films) è stato diffuso il 28 ottobre.[24]

Il 12 agosto 2011 i Deftones hanno pubblicato un quinto video, quello del brano Beauty School.[25]

Stile musicale e tematiche

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In un'intervista, Moreno ha descritto lo stile musicale dell'album come un incrocio tra quello degli album Around the Fur e White Pony.[26] Secondo le sue stesse parole, ritiene Diamond Eyes «uno dei migliori album mai realizzati dai Deftones».[26]

Sul lato della composizione dei testi, lo stesso frontman ha affermato:[27]

«Volevo scrivere un album di fantasia come lo è stato White Pony. Non volevo parlare di problemi nei testi, non mi piace ascoltare i problemi delle persone. A me piace la musica.[...] La musica è soffocata da tutti questi lamenti sin dai primi anni '90. Canto veramente poco di me stesso su questo album. Mi sono ispirato alla musica con cui sono cresciuto, come i Cure. Immagini visuali e nessuna storia da raccontare.»

Diamond Eyes ha ricevuto un buon riscontro di critica, la quale ha anche definito il riff conclusivo della title track Diamond Eyes come «uno dei più aggressivi mai scritti dal gruppo».[28]

Testi e musiche dei Deftones.

  1. Diamond Eyes – 3:08
  2. Royal – 3:32
  3. CMND/CTRL – 2:25
  4. You've Seen the Butcher – 3:31
  5. Beauty School – 4:47
  6. Prince – 3:36
  7. Rocket Skates – 4:14
  8. Sextape – 4:01
  9. Risk – 3:38
  10. 976-EVIL – 4:32
  11. This Place Is Death – 3:48
Tracce bonus nell'edizione di iTunes[29]
  1. Do You Believe – 3:28 – originariamente interpretata dai The Cardigans
  2. Ghosts – 4:27 – originariamente interpretata dai Japan
  3. Caress – 3:33 – originariamente interpretata dai Drive Like Jehu
Gruppo
Produzione
Classifica (2010) Posizione
massima
Australia[30] 22
Austria[30] 13
Belgio (Fiandre)[30] 55
Belgio (Vallonia)[30] 31
Canada[31] 10
Danimarca[30] 28
Finlandia[30] 32
Francia[30] 23
Germania[30] 8
Grecia[30] 10
Italia[30] 50
Messico[30] 81
Norvegia[30] 17
Nuova Zelanda[30] 8
Paesi Bassi[30] 55
Portogallo[30] 28
Spagna[30] 53
Stati Uniti[31] 6
Stati Uniti (alternative)[31] 2
Stati Uniti (hard rock)[31] 2
Stati Uniti (rock)[31] 2
Svezia[30] 25
Svizzera[30] 11
  1. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Diamond Eyes, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 dicembre 2022.
  2. ^ (EN) Deftones - Diamond Eyes, in Mojo, n. 199, giugno 2010, p. 92.
  3. ^ (EN) Diamond Eyes, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 aprile 2023.
  4. ^ a b (EN) DEFTONES: New Album Release Moved Forward Two Weeks, su Blabbermouth.net, 24 marzo 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  5. ^ (EN) DEFTONES' 'Diamond Eyes' Cracks U.S. Top 10, su Blabbermouth.net, 12 maggio 2010. URL consultato il 16 dicembre 2013.
  6. ^ a b (EN) Gary Graff, Deftones Get Busy On New CD, Moreno Revives Team Sleep, su Billboard, 23 maggio 2007. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  7. ^ (EN) DEFTONES: Performance Footage Of New Song Posted Online, su Blabbermouth.net, 20 settembre 2008. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  8. ^ a b (EN) DEFTONES To Be Joined By Former QUICKSAND Bassist For BAMBOOZLE LEFT Appearance, su Blabbermouth.net, 5 febbraio 2009. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  9. ^ (EN) Chris Harris, Deftones Name New Album "Diamond Eyes", Set May Release Date, su Noisecreep, 17 febbraio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  10. ^ (EN) DEFTONES: Performance Footage Of New Song Available, su Blabbermouth.net, 15 ottobre 2009. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  11. ^ a b (EN) William Goodman, In the Studio: Deftones, su Spin, 5 febbraio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  12. ^ a b (EN) Jon Wiederhorn, The Deftones Interview -- "Creep Show", su Noisecreep, 16 dicembre 2009. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  13. ^ a b (EN) Alex Young, Deftones detail new album, Diamond Eyes, su Consequence, 16 febbraio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  14. ^ (EN) Deftones stream new album online before official release – audio, su NME, 26 aprile 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  15. ^ (EN) Aubin Paul, Deftones cover Drive Like Jehu, plan live-to-internet broadcast, su punknews.org, 4 maggio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  16. ^ Filmato audio Deftones - The Creation of Diamond Eyes (Part One), su YouTube, 27 aprile 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  17. ^ Filmato audio Deftones - The Creation of Diamond Eyes - Pt. 7, su YouTube, 5 maggio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  18. ^ (EN) Rocket Skates - Single, su iTunes. URL consultato il 20 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2010).
  19. ^ (EN) Amy Sciarretto, Deftones, 'Rocket Skates' -- New Song, su Noisecreep, 23 febbraio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  20. ^ (EN) Diamond Eyes - Single, su iTunes. URL consultato il 20 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2010).
  21. ^ Sextape - EP, su iTunes. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  22. ^ Filmato audio Deftones - Sextape (HD Official Music Video), su YouTube, 3 settembre 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  23. ^ You've Seen the Butcher - EP, su iTunes. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  24. ^ Filmato audio Deftones - You've Seen The Butcher (HD Official Music Video), su YouTube, 28 ottobre 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  25. ^ Filmato audio Deftones - "Beauty School" (HD Official Music Video), su YouTube, 12 agosto 2011. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  26. ^ a b DEFTONES - Chino rivela maggiori dettagli sul nuovo album, su groovebox.it. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  27. ^ DEFTONES - Chino Moreno descrive il nuovo album, su groovebox.it, 8 febbraio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2013.
  28. ^ (EN) Metal Hammer >> Diamond Eyes track-by track review Archiviato il 15 marzo 2010 in Internet Archive.. Metal Hammer. URL consultato il 11-05-2010.
  29. ^ Diamond Eyes (Deluxe Version), su iTunes. URL consultato il 20 settembre 2012.
  30. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (NL) Deftones - Diamond Eyes, su Ultratop. URL consultato il 2 novembre 2013.
  31. ^ a b c d e (EN) Deftones – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 21 settembre 2012. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni

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