Isba Sede vescovile titolare Dioecesis Isbitana Patriarcato di Costantinopoli | |
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Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | 1925 |
Stato | Turchia |
Diocesi soppressa di Isba | |
Suffraganea di | Side |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Isba (in latino Dioecesis Isbitana) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Isba, identificabile con Kiesme (Kesme)[1] nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Panfilia Prima nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Side.
La sede è sconosciuta a Michel Le Quien nell'opera Oriens Christianus. Isba tuttavia appare nelle antiche Notitiae Episcopatuum del patriarcato costantinopolitano tra le suffraganee di Side fino al XII secolo.[2]
A questa diocesi viene attribuito il vescovo Agatodoro, deposto su ordine di Giustino I attorno al 519 per la sua adesione al partito monofisita.[3] Il suo nome appare soltanto nelle fonti siriache o tradotte dal siriaco, dove la sede di appartenenza del vescovo non è di facile interpretazione: secondo Honigmann il termine siriaco utilizzato è riconducibile al greco Ίσουων, altra forma per Ίσβων.[4]
Dal 1925 Isba è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 3 ottobre 1966.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156098487 |
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