Eckhard Christian

Eckhard Christian
NascitaCharlottenburg, 1 dicembre 1907
MorteBad Kreuznach, 3 gennaio 1985
Cause della mortenaturale
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania
Germania (bandiera) Germania
Forza armataReichsmarine
Luftwaffe
Anni di servizio1926-1945
GradoLeutnant zur See
Maggior generale
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Norvegia
BattaglieBattaglia di Berlino
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Eckhard Christian (Charlottenburg, 1º dicembre 1907Bad Kreuznach, 3 gennaio 1985) è stato un militare tedesco, ufficiale della Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale.

Il 2 febbraio 1943 sposò Gerda Daranowski, una delle segretarie private di Adolf Hitler.[1] Fu catturato dalle truppe britanniche l'8 maggio 1945 e tenuto in custodia fino al 7 maggio 1947.

Eckhard Christian nacque a Charlottenburg. Si arruolò nella Reichsmarine nel 1926, nel 1928 e nel 1929 frequentò i corsi per aspiranti ufficiali. In seguito, continuò a lavorare in marina e ottenne il grado di Leutnant zur See il 1° ottobre 1930.

Nel 1934 si trasferì alla scuola per alianti della Luftwaffe a Warnemünde.[2] Fu promosso al grado di Hauptmann il 1° aprile 1935.[2] Nel luglio 1938 fu trasferito nello Stato Maggiore del Ministero dell'Aviazione.[2] Il 1° giugno 1940 fu promosso maggiore e dal 15 gennaio 1941 fu assegnato al Capo dello Stato Maggiore delle Forze Armate presso il Quartier Generale del Führer.[2] Fu promosso Oberstleutnant il 15 marzo 1942.[1] Fu proprio nel quartier generale di Hitler che incontrò Gerda "Dara" Daranowski,[3] una segretaria privata di Adolf Hitler.[2] Si sposarono il 2 febbraio 1943 e Gerda si prese una pausa dal suo lavoro per Hitler, fu sostituita da Traudl Junge. A metà del 1943, Gerda tornò al lavoro nello staff di Hitler come segretaria privata.[4]

Fu promosso Oberst il 1° marzo 1943.[2] Dopo il suicidio del Generaloberst Hans Jeschonnek, quando quest'ultimo fu sostituito da Günther Korten, fu trasferito nello Stato Maggiore della Luftwaffe su richiesta di Hitler.[1] Un anno dopo, il 1° settembre 1944, fu promosso Generalmajor e nominato Chef des Luftwaffe-Führungsstabes sempre su richiesta di Hitler.[1]

Nell'aprile 1945, fu di stanza a Berlino presso il quartier generale del Führerbunker. Lasciò il bunker il 22 aprile 1945 per diventare capo dello staff di collegamento della Luftwaffe presso il Comando Nord dell'OKW.[1] Sua moglie, Gerda, fu una delle due segretarie che si offrirono volontariamente di rimanere con Hitler nel Führerbunker.[3][5] L'8 maggio 1945 si arrese alle truppe britanniche a Mürwik e fu tenuto in custodia fino al 7 maggio 1947.[1] Gerda non si riunì al marito dopo la fine della guerra, divorziò nel 1946 perché lui non rimase con lei nel Führerbunker fino a dopo la morte di Hitler.[5]

Morì il 3 gennaio 1985 a Bad Kreuznach.

Croce Tedesca in argento - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 maggio 1945[6]
Croce di Ferro di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di I classe con spade - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di II classe con spade - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
Ordine della croce della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria
— 18 agosto 1943
Medaglia di lungo servizio militare nella Wehrmacht di III classe - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di lungo servizio militare nella Wehrmacht di IV classe - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e f Joachimsthaler, p. 299
  2. ^ a b c d e f Eckhard, Christian. | WW2 Gravestone, su ww2gravestone.com. URL consultato il 9 settembre 2024.
  3. ^ a b Gerda Christian, 83, Secretary for Hitler, su nytimes.com.
  4. ^ Joachimsthaler, p. 293
  5. ^ a b Hamilton, p. 141
  6. ^ Patzwall & Scherzer, p. 538
  • Charles Hamilton, Leaders & Personalities of the Third Reich, Vol. 1, R. James Bender Publishing, 1984, ISBN 0-912138-27-0.
  • Anton Joachimsthaler, The Last Days of Hitler: The Legends, the Evidence, the Truth, traduzione di Helmut Bögler, Londra, Brockhampton Press, 1999 [1995], ISBN 978-1-86019-902-8.
  • (DE) Klaus D. Patzwall e Veit Scherzer, Das Deutsche Kreuz 1941 – 1945 Geschichte und Inhaber Band II, Norderstedt, Verlag Klaus D. Patzwall, 2001, ISBN 3-931533-45-X.

Collegamenti esterni

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