Emili Pujol Vilarrubí (La Granadella, 7 aprile 1886 – Barcellona, 15 novembre 1980) è stato un chitarrista e compositore spagnolo.
Si forma come chitarrista nella scuola di Francisco Tárrega, da cui eredita anche la predilezione nel pizzicare le corde con il polpastrello piuttosto che con l'unghia. Nel 1909 inizia la sua carriera concertistica, a cui presto si affianca quella di compositore, di maestro e di musicologo della chitarra; diventerà uno dei più apprezzati didatti nell'ambito della chitarra classica. Ha mantenuto l'insegnamento della chitarra al Conservatorio di Lisbona per più di vent'anni (dal 1946 al 1969), e fu personalmente invitato da Andrés Segovia a tenere corsi di perfezionamento presso la prestigiosa Accademia Chigiana di Siena. Ha composto 124 opere originali e redatto più di 275 trascrizioni e arrangiamenti per chitarra, attingendo in particolare dal repertorio rinascimentale per vihuela (Narvaez, Mudarra).
Il maggiore riconoscimento attribuito alla figura di Emilio Pujol, è quello di aver radicalmente contribuito allo sviluppo della didattica e della tecnica chitarristica,[1] seguendo in questo una via per certi versi parallela (con qualche punto di incontro) a quella battuta da Andrés Segovia sin dai primi decenni del Novecento. Nel corso degli anni ha redatto il metodo Escuela Razonada de la Guitarra, in 4 volumi, ad oggi riconosciuto come uno dei più significativi per lo strumento.
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