Esomus metallicus | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Superfamiglia | Cyprinoidea |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Danioninae |
Genere | Esomus |
Specie | E. metallicus |
Nomenclatura binomiale | |
Esomus metallicus Ahl, 1923 |
Esomus metallicus è un pesce d'acqua dolce e salmastra appartenente alla famiglia Cyprinidae[1].
Questa specie è diffusa nel Sudest asiatico, nei bacini idrografici dei fiumi Mekong, Salween e Chao Phraya. Predilige acque molto calme, preferendo aree a inondazione stagionale come risaie, canali, aree forestali soggette a inondazioni regolari.
Presenta un corpo snello e sottile, piuttosto allungato, poco compresso ai fianchi. Le pinne sono piccole e trapezoidali, la dorsale e l'anale sono molto arretrate, opposte e simmetriche, vicine alla pinna caudale. Dalla bocca partono due finissimi barbigli, lunghi oltre la metà del corpo. La livrea vede un corpo semitrasparente, con fondo giallastro e riflessi argentei, mentre il ventre è bianco argenteo. Dall'opercolo branchiale partono due sottili linee orizzontali, oro e nero, che arrivano fino alla radice della coda. Le pinne sono trasparenti.
Raggiunge una lunghezza massima di 7,5 cm.
Sono pesci ovipari. Non effettuano cure parentali.
E. metallicus si nutre di zooplancton, larve e insetti terrestri e acquatici.
Viene pescato per l'alimentazione umana: è utilizzato soprattutto per il Prahok (piatto cambogiano a base di pasta di pesce fermentato).