Evelyn Underhill (Wolverhampton, 6 dicembre 1875 – Londra, 15 giugno 1941) è stata una scrittrice inglese. Di religione anglo cattolica, era una pacifista, nota per le sue numerose opere sulla religione e sulla spiritualità, in particolare sul misticismo cristiano.
Nel mondo anglofono, era una scrittrice in materia fra le più lette nella prima metà del secolo XX. Nessun libro di questo tipo eguagliò la popolarità del suo ben noto Mysticism, pubblicato nel 1911.[1]
Ancora giovanissima, ella descrisse le sue prime mistiche intuizioni come
«… abrupt experiences of the peaceful, undifferentiated plane of reality—like the 'still desert' of the mystic—in which there was no multiplicity nor need of explanation»
«…improvvise esperienze del pacifico, indifferenziato piano di realtà – come il "silente deserto" della mistica – nel quale non vi era né molteplicità ne bisogno di spiegazioni»
Il significato di queste esperienze divenne un tema per tutta la vita e una fonte di intimo timore, spingendola alla ricerca e allo scrivere.
Sia il padre che il marito erano scrittori (di diritto), avvocati a Londra e appassionati di navigazione su yacht. Lei e il marito, Hubert Stuart Moore, crebbero insieme e si sposarono il 3 luglio 1907. Non ebbero figli. Ella viaggiò regolarmente in Europa, particolarmente in Svizzera, Francia e Italia, dove coltivò il suo interesse nel cattolicesimo e nell'arte, visitando numerose chiese e monasteri. Né il marito (protestante), né i genitori condividevano il suo interesse nel campo spirituale.
Underhill era chiamata semplicemente "Mrs Moore" da molti dei suoi amici, ma non le mancavano i detrattori. Fu un'autrice prolifica, avendo pubblicato più di trenta libri o sotto il nome da nubile, Underhill, o sotto lo pseudonimo di "John Cordelier", come nel caso del libro del 1912 The Spiral Way. Inizialmente agnostica, ella gradualmente incominciò a nutrire interesse per il neoplatonismo e da questo fu sempre più spinta verso il cattolicesimo, contro le obiezioni del marito, per divenire infine un'eminente anglo-cattolica. Il suo mentore spirituale dal 1921 al 1924 fu il barone Friedrich von Hügel, che apprezzava i suoi scritti ora riguardanti il suo concentrarsi sul misticismo e che la incoraggiò ad adottare una visione più cristocentrica in opposizione a quella teistica e intellettuale che aveva prima seguito. Ella lo descrisse come "…la personalità più meravigliosa… così santamente, fedelmente sana e tollerante"[2] e fu influenzata da lui verso attività più caritatevoli, terra-terra. Dopo la di lui morte, avvenuta nel 1925, i suoi scritti divennero più focalizzati sullo Spirito Santo e lei divenne un eminente personaggio nella Chiesa Anglicana come leader laica di ritiri spirituali, una direttrice spirituale per centinaia di persone, oratrice, lettrice radio e promotrice di preghiere contemplative.
Underhill invecchiò nell'età edoardiana, al cambio di secolo e, come molti suoi contemporanei, ebbe una decisa svolta romantica. La grande eccitazione di quei giorni fu misteriosamente composta di fisica, psicologia, dell'occulto, del mistico, del medievale, del progresso delle scienze, dell'apoteosi dell'arte, della riscoperta del femminino, della svergognata sensualità e della più eterea spiritualità.[3] L'Anglicanesimo pareva a lei fuori posto con tutto ciò, con il suo mondo. Ella era alla ricerca del centro della vita come lei e molti altri della sua generazione la concepivano, non kin ambito religioso, ma nell'esperienza e nel cuore.
Quest'"età dell'anima" fu uno di quei periodi in cui un improvviso rilassamento dei tabù sociali porta a un grande senso di emancipazione personale e desiderio di un El Dorado, disprezzato da una più anziana, più tetra e insensibile generazione.[1]
Come figlia unica, era molto attaccata ai genitori e, successivamente, al marito. Ella fu totalmente impegnata nella vita di figlia e poi moglie di avvocati, compreso il lavoro caritativo che questo implicava, e perseguì un regime giornaliero che comprendeva scrittura, ricerca, culto, preghiera e meditazione.
Fu un suo fondamentale assioma che tutta la vita era sacra, e ciò era quel che si chiama "incarnazione".
Era cugina di Francis Underhill, vescovo della diocesi anglicana di Bath and Wells.
Dal 2000, la Chiesa d'Inghilterra commemora Underhill liturgicamente il 15 giugno. Viene anche onorata con un giorno dedicato nel Calendario dei Santi della Chiesa episcopale degli Stati Uniti il 15 giugno.
(in lingua inglese salvo diverso avviso)
(in lingua inglese, salvo diverso avviso)
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