Explorer 3 | |||||
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Dati della missione | |||||
Operatore | California Institute of Technology | ||||
NSSDC ID | 1958-003A | ||||
SCN | 00006 | ||||
Destinazione | orbita LEO | ||||
Esito | missione compiuta, disintegratosi al rientro nell'atmosfera per decadimento dell'orbita | ||||
Vettore | Juno I | ||||
Lancio | 26 marzo 1958, 17:31:00 UTC | ||||
Luogo lancio | Cape Canaveral | ||||
Inizio operatività | 26 marzo 1958 | ||||
Fine operatività | 26 aprile 1958 | ||||
Rientro | 27 giugno 1958 | ||||
Durata | operativo per 31 giorni | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Massa | 14,1 kg | ||||
Carico | 8,4 kg | ||||
Strumentazione | un contatore Geiger 5 sensori di temperatura un sensore acustico | ||||
Parametri orbitali | |||||
Periodo | 115.7 min | ||||
Inclinazione | 33,38° | ||||
Eccentricità | 0.165894 | ||||
Semiasse maggiore | 7 870,7 km | ||||
Programma Explorer | |||||
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L'Explorer 3 fu un satellite statunitense appartenente al Programma Explorer, era praticamente simile all'Explorer 1.
Explorer 3 fu lanciato il 26 marzo del 1958 alle 17:31:00 UTC tramite il vettore Jupiter-C. Raggiunse l'orbita prestabilita e iniziò la sua missione, quasi subito ci si accorse che il satellite aveva una anomalia orbitale che lo portò a rientrare nell'atmosfera 93 giorni dopo il lancio.
L'obiettivo di questa missione era continuare gli studi avviati con l'Explorer 1.
Explorer 3 ospitava al suo interno un rilevatore di raggi cosmici e un sensore per gli impatti con micrometeoriti.
I dati per ogni orbita venivano registrati su nastro magnetico e trasmessi a Terra grazie a due antenne in fibra di vetro utilizzate da due trasmettitori: uno da 60 milliwatt a 108,03 megahertz e il secondo da 10 milliwatt a 108 megahertz.
Le antenne in fibra di vetro venivano tenute dispiegate dalla rotazione del satellite stesso.
L'energia veniva fornita da una batteria al nichel-cadmio, sufficiente ad alimentare il trasmettitore da 60 milliwatt per 31 giorni e quello da 10 milliwatt per 105 giorni.