G7 del 2015 (DE) G7-Gipfel auf Schloss Elmau 2015 | |
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Foto di gruppo dei leader partecipanti | |
Paese ospitante | Germania |
Data | 7 - 8 giugno 2015 |
Sede/i | Schloss Elmau |
Città | Krün |
Partecipanti | Canada Francia Germania Giappone Italia Regno Unito Stati Uniti Unione europea |
Presidente | Angela Merkel |
Precede | G7 del 2014 |
Segue | G7 del 2016 |
Sito web | www.g7germany.de/ |
Il 41º vertice del G7 si è svolto nel resort Schloss Elmau all'interno del territorio del comune di Krün in Germania il 7 e l'8 giugno 2015. La riunione è stata guidata dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel. Nel marzo del 2014 i membri del G7 dichiararono che al momento non era possibile un significativo confronto con la Russia nel contesto del G8. Per la seconda volta consecutiva dopo il vertice straordinario di Bruxelles il vertice si è tenuto quindi nel formato G7.
Il 23 gennaio 2014 la cancelliera Angela Merkel comunicò ai giornalisti la scelta di Schloss Elmau in Baviera come sede del vertice, allora previsto nel formato G8.[1] Il proprietario del resort Dietmar Müller-Elmau dichiarò che la Merkel avesse scelto il luogo perché riteneva che fosse il posto perfetto per dare al mondo un'immagine nuova e diversa della Germania.[2] La scelta ha ricevuto anche delle critiche poiché circondata da fitti boschi e picchi alpini difficili da controllare che avrebbero costretto gli organizzatori a costruire diverse infrastrutture di sicurezza molto costose appositamente per il G7 facendo lievitare i costi dell'evento.[3]
Ospiti dell'incontro di sensibilizzazione del G7:
I principali temi trattati nel G7 sono stati:
Per quanto riguarda il sistema commerciale internazionale, il G7 ha ribadito un forte impegno contro ogni forma di protezionismo. A questo proposito, il G7 ha incoraggiato la conclusione e la ratifica di accordi multilaterali, bilaterali e regionali di libero scambio tra cui il Partenariato Trans-Pacifico (TPP), l'accordo di Partnership Economica Giappone-Unione Europea e soprattutto il controverso Partenariato
transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) per cui gli Stati si sono impegnati ad arrivare ad una conclusione preferibilmente entro l'anno.[4]
Il G7 ha inoltre rinnovato l'impegno a giungere a tassi di crescita più elevati e su base più inclusiva attraverso la risoluzione dei principali problemi dell'economia degli Stati membri che il summit ha identificato nella bassa attività di investimento, negli alti livelli di indebitamento pubblico e privato, nelle tensioni geopolitiche e nella volatilità sui mercati finanziari[5].
Il G7 ha affrontato la questione del conflitto in Ucraina, ribadendo la condanna per l'annessione illegale della Crimea da parte della Russia e si è detto pronto a varare nuove sanzioni economiche e misure restrittive nei suoi confronti, se le sue azioni lo rendessero necessario.
Il vertice si è occupato inoltre della situazione della Libia, esprimendo sostegno ai negoziati condotti dall'inviato dell'ONU Bernardino León, per la formazione di un governo di accordo nazionale e assumendo l'impegno a fornire un importante sostegno per la costruzione di istituzioni statali efficienti nel Paese, per il ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture essenziali e per liberare il paese da reti terroristiche e criminali. I Paesi membri hanno condiviso infine la necessità di incrementare gli sforzi per il contrasto al traffico dei migranti, definito senza precedenti.[6].
Un altro importante accordo raggiunto nel vertice ha riguardato la salvaguardia del clima del pianeta. Su impulso della presidenza tedesca e di Angela Merkel nel documento finale del G7 è stato inserito il proposito di contenere l'aumento della temperatura media del pianeta al di sotto dei 2 °C rispetto all'era preindustriale attraverso una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica in tutto il mondo e l'impegno a sviluppare e diffondere nuove tecnologie capaci di trasformare il settore energetico entro il 2050[6]. Alcuni opinionisti hanno tuttavia rilevato l'inefficacia di tale accordo nel contesto del G7 vista la non partecipazione dei principali Stati emergenti come India, Cina e Brasile, responsabili di gran parte delle emissioni inquinanti[7].
Data | Città ospitante | Summit |
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14-15 aprile 2015 | Lubecca | G7 Ministri degli Esteri |
11-12 maggio 2015 | Amburgo | G7 Ministri dell'Energia |
27-29 maggio 2015 | Dresda | G7 Ministri delle Finanze |
8-9 ottobre 2015 | Berlino | G7 Ministri della Salute e di Scienza e Tecnologia |