George-Daniel de Monfreid

Georges-Daniel de Monfreid
Autoritratto, 1889

George-Daniel de Monfreid (New York, 14 marzo 1856Corneilla-de-Conflent, 26 novembre 1929) è stato un pittore francese.

Nudo di schiena, 1906

George-Daniel de Monfreid[1] nacque a New York da Margherita Barrière - detta Caroline de Monfreid[2] - e da Gidion Reed di Boston, in una famiglia agiata. Suo padre infatti era agente di vendita di diamanti ed era stato a lungo il rappresentante per l'Europa del marchio Tiffany & Co..

Trascorse l'infanzia e l'adolescenza nella proprietà materna di Corneilla-de-Conflent, nei Pirenei, ma non riuscì a superare l'esame di licenza liceale.

Decise allora di dedicarsi all'arte, tentando l'avventura parigina che le condizioni finanziarie della sua famiglia gli potevano largamente permettere[3]. Aggiunse quindi al suo nome George un secondo nome, Daniel, e si trasferì a Parigi per seguire i corsi dell'Académie Julian.

Nell'ambiente artistico ed intellettuale che cominciò a frequentare Monfreid fece amicizia con diversi pittori e poeti, come Paul Verlaine, Victor Segalen, Aristide Maillol e in particolare con Paul Gauguin. Di quest'ultimo George-Daniel diventerà addirittura il confidente, al punto di esserne uno dei biografi.

Agli inizi l'espressione pittorica di Monfreid fu impressionista, per passare poi ad un atteggiamento post-impressionista seguendo la corrente del puntinismo. L'incontro con i componenti del gruppo dei Nabis - ai quali rimase sempre legato e dai quali fu parzialmente influenzato - mutò ancora il suo stile. Ma l'influenza per lui determinante fu quella delle opere di Gauguin, alle quali i suoi lavori si ispirarono considerevolmente.

C'è comunque chi non condivide appieno questa interpretazione. Come Sophie Monneret, che nel suo "Dictionnaire de l'impressionnisme" scrive:

« L'arte di Monfreid è più vicina a quella di Guillaumin o di Pissarro che non a quella di Gauguin. Egli, infatti, ama usare un impasto ricco e forme ampiamente modellate, che esprimono mirabilmente la pienezza delle nature morte di frutta e di fiori »[3]

In età avanzata, e quindi verso la fine della sua carriera, Monfreid fu anche attratto nell'orbita del cubismo di Pablo Picasso.

George-Daniel de Monfreid morì all'età di 73 anni nei luoghi della sua infanzia, la tenuta materna di Corneilla sui Pirenei.

Suo figlio Henry de Monfreid fu uno scrittore e avventuriero.

Pittore, biografo, collezionista e mecenate

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George Monfreid fu al tempo stesso pittore, collezionista d'arte e mecenate. Assieme a Gustave Fayet fu uno dei primi a collezionare le opere di Gauguin, a quel tempo ormai in Polinesia, e di Gauguin fu anche uno dei primi biografi. Pubblicò infatti un saggio dal titolo "Sur Paul Gauguin".

I quadri di Monfreid sono oggi conservati in parte a Parigi, nel Museo d'Orsay e nel Petit Palais, in parte nel Museo d'Arte e Storia di Narbona e in quello di Belle arti di Béziers.

Monfreid non raggiunse mai il livello e la celebrità dei suoi amici post-impressionisti o simbolisti, ma egli ha comunque diritto ad un posto nella storia dell'arte, se non altro per la sua vicinanza e lunga amicizia con Paul Gauguin.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Nato come George de Monfreid. Un biografo di suo figlio Henri racconta che " Il 14 marzo 1856, Marguerite-Caroline mise al mondo un bambino che fu battezzato George ma, per le difficoltà amministrative dovute all'assenza di un atto ufficiale di matrimonio, non vi fu una dichiarazione da parte del Comune. Tale situazione, che potrebbe sembrare paradossale oggigiorno, all'epoca non aveva niente di eccezionale.". Freddy Tondeur, Sur les traces d'Henri de Monfreid. Edizioni Anako, 2004
  2. ^ Il nome « Caroline de Monfreid » apparve per la prima volta sul passaporto americano rilasciato a Marguerite Barrière per il suo viaggio negli Stati Uniti, dove ella seguì il suo amante. Il cognome « Monfreid » deriva verosimilmente dal nome di sua madre, Anne Fonfred. Daniel Grandclément, L'Incroyable Henry de Monfreid. Edizioni Grasset & Fasquelle, 1990
  3. ^ a b Daniel Grandclément, L'Incroyable ... op. cit. in bibliografia.
  • Aude Pessey-Lux et Jean Lepage, G-D de Monfreid, le confident de Gauguin, catalogo della Mostra - Museo d'arte e storia di Narbona e Museo di Belle arti e merletti di Alençon. Edizioni Somogyi, Parigi, 2003.
  • Daniel Grandclément, L'incroyable Henry de Monfreid. Edizioni Grasset & Fasquelle, 1990

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