Georges Ibrahim Abdallah (in arabo جورج إبراهيم عبدالله?; Kobayat, 2 aprile 1951) è un attivista libanese.
Arrestato nel 1984 e condannato all'ergastolo nel 1987 per il suo coinvolgimento negli omicidi dell’addetto militare statunitense Charles Robert Ray e del diplomatico israeliano Yacov Barsimantov[1], è considerato dai suoi sostenitori "il più vecchio prigioniero politico" di Francia[2].
Nato nel nord del Libano in una famiglia cristiana maronita[3], si avvicina da giovane al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina[4]. Nel 1981 fonda la Fazione Armata Rivoluzionaria Libanese (FARL), un movimento marxista pro-palestinese[4].
Nell'aprile 1984, la polizia scopre un deposito di armi nel suo nascondiglio di Parigi[5]. Il 24 ottobre 1984, Abdallah si sta recando a Lione dalla Svizzera quando viene fermato per caso dalla polizia francese. Viene arrestato con accuse relative al possesso di passaporti falsi algerini e maltesi, al coinvolgimento in un'associazione a delinquere e al possesso illegale di armi ed esplosivi[5].
Nel febbraio 1987 viene condannato all'ergastolo per complicità negli omicidi di Charles Robert Ray e Yacov Barsimantov, avvenuti nel 1982[6].
Secondo il diritto francese, ad Abdallah può essere concessa la libertà sin dal 1999, avendo scontato il minimo di pena[3]. Tuttavia, tra il 2004 e il 2020 nove domande di liberazione condizionale sono state rifiutate dai tribunali francesi[7].
Il 21 novembre 2012, un tribunale si esprime in favore della liberazione di Abdallah[7]. Nonostante la contrarietà dell'Ambasciata statunitense e della segretaria di stato Hillary Clinton[7], il 10 gennaio 2013 la domanda di liberazione viene confermata in appello a condizione che Abdallah sia oggetto di un provvedimento di espulsione dalla Francia[8]. Il 14 gennaio, il ministro dell'interno Manuel Valls si rifuta di firmare il provvedimento[7].
Nel dicembre 2023, una delegazione del Partito Comunista Libanese chiede ad Hamas di inserire la questione del rilascio di Abdallah nei futuri accordi per lo scambio di prigionieri con Israele[9].
Il 15 novembre 2024 un tribunale francese si pronuncia in favore della liberazione di Abdallah, a patto che lasci il territorio francese e non vi faccia ritorno[1].
Il 26 novembre 2024 il tribunale di Trieste dichiara prescritto il reato di importazione di materiale esplosivo, che risaliva al 6 agosto 1984: si chiude così l'ultimo processo in Italia di Georges Ibrahim Abdallah. In quell'occasione l'attivista è stato difeso dagli Avv.ti Jennifer Schiff e Antonio Cattarini[10].