Gherardo Gambelli arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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S. E. Mons. Gherardo Gambelli nel 2024 | |
Omnia cooperantur in bonum | |
Titolo | Firenze |
Incarichi attuali |
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Nato | 23 giugno 1969 a Viareggio |
Ordinato presbitero | 2 giugno 1996 dal cardinale Silvano Piovanelli |
Nominato arcivescovo | 18 aprile 2024 da papa Francesco |
Consacrato arcivescovo | 24 giugno 2024 dal cardinale Giuseppe Betori |
Gherardo Gambelli (Viareggio, 23 giugno 1969) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 18 aprile 2024 arcivescovo metropolita di Firenze.
È nato a Viareggio, in provincia e arcidiocesi di Lucca, il 23 giugno 1969. È cresciuto a Castelfiorentino, in provincia e arcidiocesi di Firenze.[1]
Dopo aver conseguito la maturità linguistica, ha compiuto gli studi in preparazione al sacerdozio presso il seminario maggiore arcivescovile di Firenze.[1]
Il 2 giugno 1996 è stato ordinato presbitero, per l'arcidiocesi di Firenze, dal cardinale Silvano Piovanelli.[1]
Dopo l'ordinazione ha svolto l'incarico di vicario parrocchiale della chiesa di Santo Stefano in Pane, nel quartiere fiorentino di Rifredi, fino al 2007. Ha continuato poi i suoi studi, ottenendo nel 2000 la licenza in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e il dottorato presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale, nel 2007. Dal 2000 al 2006 è stato amministratore parrocchiale di Sant'Andrea a Cercina, mentre dal 2007 al 2011 è stato parroco in solido moderatore dell'Immacolata e San Martino a Montughi.[2]
Nel 2011 è stato inviato come missionario fidei donum in Ciad, dove già era stato dal 2001 al 2006 come professore invitato presso il seminario maggiore di N'Djamena.[3] Ha ricoperto dapprima l'incarico di parroco della parrocchia di Santa Giuseppina Bakhita a N'Djamena; nell'omonima arcidiocesi è stato responsabile della pastorale vocazionale, di nuovo professore nel seminario nazionale, cappellano del carcere di N'Djamena e membro del collegio dei consultori. Nel 2018 si è trasferito nel vicariato apostolico di Mongo, dove ha svolto i ruoli di parroco della cattedrale di Mongo, responsabile della pastorale giovanile e cappellano del carcere;[2] dal 2019 al 2022 è stato anche vicario generale del vicariato apostolico.[4]
Rientrato in Italia nel 2023, ha ricevuto la nomina a parroco della chiesa della Madonna della Tosse a Firenze,[5] a cappellano del carcere di Sollicciano e a vicedirettore spirituale del seminario maggiore arcivescovile di Firenze.[1]
Il 18 aprile 2024 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo metropolita di Firenze.[2] È succeduto al cardinale Giuseppe Betori, ritiratosi per raggiunti limiti di età. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 24 giugno seguente,[6][7] nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, dal cardinale Giuseppe Betori, suo predecessore, co-consacranti il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, Giovanni Roncari, vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello e di Grosseto, Paolo Bizzeti, vicario apostolico dell'Anatolia, e Dominique Tinoudji, vescovo di Pala.[8] Durante la stessa celebrazione ha preso possesso dell'arcidiocesi.
Il 29 giugno 2024, solennità dei Santi Pietro e Paolo, ha ricevuto da papa Francesco, nella basilica di San Pietro in Vaticano, il pallio, che gli è stato imposto dal nunzio apostolico Petar Rajič il 3 novembre seguente nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.[9]
La genealogia episcopale è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 103332154 · ISNI (EN) 0000 0000 7350 5561 · SBN TO0V645391 · GND (DE) 14001621X · J9U (EN, HE) 987007312687105171 |
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