Nato a Savigny-sur-Orge nel 1972,[1][2] è cresciuto a Fontainebleau dall'età di 8 anni.[1] Sua madre era una cattolica di Bretagna, mentre il padre era un ebreo algerinopied-noir che aveva lavorato nel corso della vita come muratore, gioielliere e contabile.[2] Studia recitazione al Cours Florent, ma la sua carriera d'attore inizialmente fatica a decollare.[2] Folgorato dalla visione de L'odio (1995), decide di passare dietro alla macchina da presa dirigendo assieme al regista Tristan Aurouet un cortometraggio simile, 2 minutes 36 de bonheur, interpretato da Léa Drucker.[2] Quel cortometraggio gli aprirà le porte della scena hip hop francese, dove dirigerà negli anni seguenti video musicali per nomi come Suprême NTM, Saïan Supa Crew e MC Solaar, ma anche per cantanti d'altro genere, come Pascal Obispo, o spot pubblicitari per associazioni benefiche come Sidaction.[2]
Nel frattempo, la sua carriera d'attore prende il volo nei primi anni duemila, durante i quali appare in numerosi film, fino ad essere candidato al premio César per la migliore promessa maschile grazie all'interpretazione di un trentenne immaturo in Ma vie en l'air (2006), a cui fa seguire quella, anch'essa molto apprezzata, di un gangster in Nemico pubblico N. 1 - L'istinto di morte (2008).[2] La consacrazione arriva nel 2010, all'età di 38 anni, con il ruolo dello sfrontato dongiovanni Éric in Piccole bugie tra amici, un film comico diretto dall'amico e frequente collaboratore Guillaume Canet.[2] La pellicola gli vale una seconda candidatura ai César, come migliore attore non protagonista. Nel 2012 è protagonista assieme a Jean Dujardin del film Gli infedeli, di cui dirige anche un episodio, segnando il suo ritorno alla regia. Nel 2018 scrive e dirige la commedia sul nuoto sincronizzato7 uomini a mollo, che si rivela il 3º film francese di maggior incasso dell'anno con oltre 4 milioni di spettatori in patria,[3][4] e 39,2 milioni di dollari a livello globale.[5]