Giovanni Spagnolli | |
---|---|
Presidente del Senato della Repubblica | |
Durata mandato | 27 giugno 1973 – 4 luglio 1976 |
Predecessore | Amintore Fanfani |
Successore | Amintore Fanfani |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | II, III, IV, V, VI Legislatura |
Gruppo parlamentare | DC |
Circoscrizione | Trentino Alto Adige |
Collegio | Rovereto |
Sito istituzionale | |
Ministro della marina mercantile | |
Durata mandato | 5 dicembre 1963 – 23 luglio 1964 |
Capo del governo | Aldo Moro |
Predecessore | Francesco Maria Dominedò |
Successore | Vittorino Colombo |
Durata mandato | 25 giugno 1968 – 13 dicembre 1968 |
Capo del governo | Giovanni Leone |
Predecessore | Lorenzo Natali |
Successore | Giuseppe Lupis |
Ministro delle comunicazioni | |
Durata mandato | 23 febbraio 1966 – 25 giugno 1968 |
Capo del governo | Aldo Moro |
Predecessore | Carlo Russo |
Successore | Angelo De Luca |
Dati generali | |
Partito politico | Democrazia Cristiana |
Titolo di studio | dottorato di ricerca |
Università | Università Cattolica del Sacro Cuore |
Professione | commercialista, dirigente |
Giovanni Spagnolli (Rovereto, 26 ottobre 1907 – Rovereto, 5 ottobre 1984) è stato un politico italiano, presidente del Senato dal 1973 al 1976.
Nacque il 26 ottobre del 1907 a Rovereto, città, al tempo, del Tirolo austro-ungarico. Iniziò gli studi liceali presso l'Imperial Regio Ginnasio di Rovereto. Profugo con la famiglia (originaria di Isera) a Dornbirn, nel Vorarlberg durante la Grande Guerra, tornò nella sua città dopo il 1918, per completarvi gli studi fino al termine del Liceo.
A 19 anni, per l'università scelse Milano, convinto che questo "salto dalla provincia" potesse giovare al suo futuro: conseguì due lauree, e Agostino Gemelli lo trattenne come Vicesegretario Amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
La ditta Feltrinelli legnami, con molti contatti in Trentino, lo chiamò a sua volta come amministratore. Negli anni della Resistenza si occupò in Brianza e a Milano di scuotere le coscienze ed organizzare le file del nuovo partito della Democrazia Cristiana, di cui diventò Segretario milanese. Collaborò da Roma alla ricostruzione dell'Italia attraverso i piani dell'UNRRA-CAASAS per dare nuove case a milioni di senza tetto.
Dal 1953 per 23 anni fu parlamentare nel Collegio di Rovereto. Fu sottosegretario al commercio con l'estero dal luglio 1958 al marzo 1960; ministro della marina mercantile dal dicembre 1963 al febbraio 1966 e dal giugno al dicembre 1968. Dal febbraio 1966 al giugno 1968 fu ministro delle poste e delle comunicazioni.
Dal 1973 al 1976 ricopre la carica di presidente del Senato (il primo Alpino in quella posizione[1]). Lasciò la vita politica nel 1976 per occuparsi ancora con entusiasmo del CAI, di cui fu presidente dal 1971 al 1980, e dei problemi del volontariato internazionale.
Morì colpito da ictus nel 1984.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 33824891 · ISNI (EN) 0000 0000 3813 4590 · SBN LO1V091231 · LCCN (EN) n2002112049 · GND (DE) 1060158426 |
---|