Nacque a Černivci, città capoluogo della Bucovina che all'epoca faceva parte dell'Impero Austro-ungarico ed era maggiormente nota col nome germanizzato di Czernowitz. La sua era una famiglia nobiliare italiana originaria della provincia di Ragusa, che si era stabilita a Vienna alla metà del XVIII secolo. Suo padre era un funzionario civile austriaco di Černivci. La sua famiglia rimase in quella regione anche dopo l'annessione al Regno di Romania, cosicché Gregor von Rezzori ottenne la cittadinanza romena.
A metà degli anni trenta si spostò a Bucarest, svolse il servizio militare nell'esercito romeno e fece vita da artista. Nel 1938 si stabilì a Berlino, dove divenne attivo come romanziere, giornalista, autore di programmi radiofonici e produttore di film. Grazie alla sua cittadinanza romena, Rezzori non fu espulso dalle autorità naziste durante la seconda guerra mondiale.
Oltre a scrivere e a recitare, Rezzori e sua moglie Beatrice Monti della Corte erano importanti collezionisti d'arte, e insieme fondarono il Ritiro Santa Maddalena per scrittori. Rezzori morì a Santa Maddalena, a Donnini, frazione di Reggello.
Rezzori iniziò la sua carriera come scrittore di romanzi leggeri, ma trovò il suo primo successo nel 1953 con le Storie di Maghrebinia, una raccolta di storie e aneddoti divertenti da un paese immaginario chiamato "Maghrebinia", che riuniva in chiave grottesca e parodistica dei tratti principali del suo multiculturale paese natale, la Bucovina, della scomparsa Austria-Ungheria e della Bucarest della sua giovinezza. Nel corso degli anni, Rezzori pubblicò agli altri racconti di Maghrebinia, fatto che giovò alla sua reputazione di virtuoso della lingua e di spirito libero, che scriveva con arguzia, profondità ed eleganza.[1]
"Rezzori fronteggia i maggiori problemi del nostro tempo, e la sua voce risuona con la magia fastidiosa e meravigliosa di un vero narratore."[3]
Nella sua Guida per idioti attraverso la società tedesca, Rezzori fece uso anche del suo notevole talento per la satira. Sebbene non fosse riconosciuto unanimemente come un grande autore nell'area di lingua tedesca, la sua accettazione postuma l'ha ragionevolmente confermato tra i più grandi autori moderni in tedesco.[2]
Blumen im Schnee – Portraitstudien zu einer Autobiographie, die ich nie schreiben werde. Auch: Versuch der Erzählweise eines gleicherweise nie geschriebenen Bildungsromans, 1989, trad.Tracce nella neve, saggi autobiografici, (Gunda, 2002)
Über dem Kliff, 1991, trad.Sulla scogliera, (Guanda, 2004)
Der Schwan, trad. Il cigno, (Guanda, 2014)
Idiotenführer durch die Deutsche Gesellschaft. Hochadel, Adel, Schickeria, Prominenz (1992)
Begegnungen (Encounters, 1992)
A Stranger in Lolitaland. An Essay (1993), Prima pubblicazione in inglese su Vanity Fair, trad. Uno straniero nella terra di Lolita, Guanda, 2009,
Greisengemurmel. Ein Rechenschaftsbericht (1994), trad. L'attesa è magnifica, (Guanda, 2010)
Italien, Vaterland der Legenden, Mutterland der Mythen. Reisen durch die europäischen Vaterländer oder wie althergebrachte Gemeinplätze durch neue zu ersetzen sind (1996)
Frankreich. Gottesland der Frauen und der Phrasen. Reisen durch die europäischen Vaterländer oder wie althergebrachte Gemeinplätze durch neue zu ersetzen sind (1997)
Mir auf der Spur, 1997, trad.Sulle mie tracce, (Guanda, 2008)
Kain. Das letzte Manuskript (romanzo postumo, 2001), trad. Caino, (Bompiani, 2016)
Angela Checola, L'Io allo specchio. Tre voci nello "spazio autobiografico": Max Frisch, Christa Wolf, Gregor von Rezzori, Roma, Artemide, 2016.
(EN) Valentina Glajar, The German legacy in East Central Europe as recorded in recent German literature, Columbia (SC), Camden House, 2004.
(DE) Katarzyna Jaśtal, Erzählte Zeiträume. Kindheitserinnerungen aus den Randgebieten der Habsburgermonarchie von Manès Sperber, Elias Canetti und Gregor von Rezzori, Krakau, Aureus, 1998.
(DE) Gerhard Köpf, Vor-Bilder. Tübinger Poetik-Vorlesung, Tübingen, Konkursbuchverlag, 1999.
(FR) Jacques Lajarrige, Gregor von Rezzori. Etudes réunies, Mont-Saint-Aignan, Université de Rouen, Centre d'Études et de Recherches Autrichiennes, 2003.
Andrea Landolfi, Rezzoriana, Roma, Artemide, 2017.
Andrea Landolfi, Memoria e disincanto. Attraverso la vita e l'opera di Gregor von Rezzori, Macerata, 2006.
(FR) Gilbert Ravy, Rezzori et la France, in Austriaca, n. 54, 2002, pp. 41-58.