Ivan Goran Kovačić (Lukovdol, 21 marzo 1913 – dintorni di Foča, 13 luglio 1943) è stato uno scrittore, giornalista e partigiano croato. Fu partigiano ed espresse nelle sue opere l'indignazione verso il nazismo. Fu il primo a portare nome Goran.
Kovačić nacque a Lukovdol, nella regione del Gorski Kotar. Studiò slavistica all'università di Agram (Zagabria); dal 1936 iniziò l'attività di giornalista. Nel 1942 divenne partigiano e circa 6 mesi dopo fu ucciso dai Cetnici. Il luogo di sepoltura è sconosciuto.
L'attività letteraria iniziò nel 1929; scrisse poesie, racconti e saggi. Già nelle sue prime novelle Dani gnjeva (1936) si dimostrò narratore legatissimo alla sua terra.[1] La raccolta di poesie Ognji i rože (1945) è scritta nel dialetto del paese natale. La sua ultima e più grande opera, Jama, è una protesta contro le atrocità della guerra ed insieme una sentita descrizione della passione dei suoi connazionali.[1]
Tutta la profondità spirituale e la grande sensibilità di Kovačić, furono manifestate pienamente nella lirica, nella quale l'accuratezza stilistica e la forza espressiva, si ampliarono grazie all'utilizzo di due lingue: lo stocavo letterario e il dialettale Caicavo.[1]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 68960256 · ISNI (EN) 0000 0001 1069 0621 · Europeana agent/base/72922 · LCCN (EN) n83127133 · GND (DE) 119552620 · BNF (FR) cb12112116z (data) · J9U (EN, HE) 987011289781805171 |
---|