Il caffè Java appartiene alla categoria del caffè robusta e viene prodotto nelle isole indonesiane[1]. La terra vulcanica e le circostanze climatiche del luogo conferiscono alla varietà il tipico sapore che ne contraddistingue i prodotti.
Secondo un'antica leggenda, molti secoli fa in Arabia Saudita, un indiano chiamato Baba Budan rubò di nascosto sette semi di caffè e se li legò intorno all'addome. Tornato a casa, Baba iniziò la coltivazione del caffè nel suo paese, che oggi ne è tra i maggiori produttori[1].
Il caffè fu poi introdotto a Java (in Indonesia) dagli olandesi nel 1699[2]. La leggenda narra che il seme che fu colà trasportato fosse uno dei sette rubati in Arabia da Baba Budan.
Leggenda a parte, il caffè importato in Indonesia ha permesso a questo paese di divenirne uno dei maggiori produttori al mondo, grazie alla sua elevata qualità.
Tuttavia, nel 1870, l'intera industria locale di questo prodotto è stata distrutta per via dei parassiti. A seguito di questa epidemia le coltivazioni sono state sostituite con varietà di piante più resistenti alle malattie ma meno valide qualitativamente[3].
Attualmente la produzione indonesiana ha ancora un ruolo preminente nell'economia del paese (che per il 50% si basa sull'attività agricola) e oggi l'Indonesia è il 4º produttore mondiale di caffè (primo il Brasile).
Alcuni caffè vengono stoccati in magazzino per due o tre anni e poi venduti come Vecchio Java. Questo processo fa perdere acidità ai chicchi donandogli un corpo più deciso ed un gusto più dolce[4].