János Apáczai Csere (10 giugno 1625 – 31 gennaio 1659) è stato un matematico ungherese, autore dell'Enciclopedia Ungherese, considerata il primo testo scritto in lingua ungherese[1].
Nacque a Apața, in Transilvania (nell'odierno Distretto di Brașov, in Romania), da cui "Apáczai"[1], da una famiglia che apparteneva alla piccola nobiltà.[1]. Rimasto orfano in tenera età[2], completati gli studi a Gyulafehérvár (l'odierna Alba Iulia), uno dei suoi docenti, Johann Heinrich Bisterfeld, convinse il vescovo locale, István Katona, a permettergli di proseguire gli studi nei Paesi Bassi.[2] Si trasferì pertanto all'Università di Franeker e in seguito all'Università di Leida e quindi a quella di Utrecht;[1] Nel 1651 ottenne la laurea in teologia all'Università di Harderwijk.[2] Nello stesso anno sposò una donna olandese, Aletta van der Maet, e nel 1652 fece ritorno a Gyulafehérvár su richiesta del principe Giorgio II Rákóczi,[1][2] per insegnare nella scuola di cui, all'epoca, Bisterfeld era ancora preside. Alla morte del suo protettore, nel 1655, Apáczai perse il posto[2] e l'anno seguente fu trasferito nell'odierna Cluj-Napoca[1] dove morì nel 1659, all'età di 34 anni.[1]
Apáczai scrisse la sua enciclopedia durante il soggiorno a Utrecht,[2], dove venne pubblicata nel 1655 (il frontespizio reca stampato l'anno 1653), dopo il suo ritorno in Transilvania.[1] La prima parte dell'enciclopedia consisteva in una traduzione delle opere di Cartesio, la seconda e la terza parte erano dedicate alla logica secondo la trattazione di Pietro Ramo e del suo allievo Amesio. La quarta parte riguardava l'aritmetica, la quinta la geometria, ancora basandosi sugli studi di Ramo. La sesta parte era dedicata all'astronomia e dava spazio alle allora controverse teorie eliocentriche. Le rimanenti parti dell'enciclopedia trattavano di storia naturale, tecnologia, storia, sociologia e teologia. Il lavoro di Apáczai cadde in disgrazia fra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII per effetto della controriforma in Ungheria finché, nel 1803, venne pubblicata la seconda edizione. Da allora è stata ristampata più volte fino al 1977. Oggi Apáczai è considerato un eroe della cultura nazionale ungherese.[1]
Ad Apáczai sono intitolati un liceo a Budapest[3] e uno a Cluj[4], l'Università dell'Ungheria occidentale a Győr e una strada a Budapest. Nel 1998 il Governo ungherese ha istituito una fondazione, che porta il suo nome, finalizzata all'istruzione degli ungheresi all'estero. Gli è stato dedicato l'asteroide 134130 Apáczai.[5]
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