La trappola di Maigret | |
---|---|
Titolo originale | Maigret tend un piège |
Autore | Georges Simenon |
1ª ed. originale | 1955 |
1ª ed. italiana | 1958 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Giallo |
Lingua originale | francese |
Serie | Romanzi con Maigret protagonista |
Preceduto da | Maigret e il corpo senza testa |
Seguito da | Uno scacco di Maigret |
La trappola di Maigret (titolo originale francese Maigret tend un piège) è un romanzo di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
Fu scritto a La Gatounière, villa di Mougins in Francia dal 5 al 12 luglio 1955 e pubblicato, sempre in Francia, il 20 ottobre dello stesso anno presso l'editore Presses de la Cité. È il quarantottesimo romanzo dedicato al celebre commissario.
Negli ultimi sei mesi cinque donne sono state uccise a Montmartre. Ognuna di loro viveva sola e non si hanno indizi per identificare il colpevole, ma si capisce che si tratta di un unico serial killer. Dopo aver parlato con un famoso psichiatra, Maigret, usando la stampa, decide di mettere in scena una trappola: vuol far credere di aver arrestato l'assassino per farlo sentire frustrato e quindi stanarlo nel momento in cui per orgoglio commetterà un errore. Intanto viene anche messo in opera un grande dispositivo di sicurezza: quattrocento poliziotti e ausiliari giunti da tutti i commissariati di Parigi sono sparsi, senza divisa, per tutto il quartiere. La trappola funziona: proprio una donna del gruppo, Marthe Jusserand, viene assalita, ma pratica judo e riesce a difendersi. L'aggressore fugge, ma l'agente è riuscita a vederlo e a strappargli un bottone della giacca, di tipo non comune, tramite il quale si arriva rapidamente a Marcel Moncin, il quale nega tutto ma viene riconosciuto dalla Jusserand ed arrestato.
Maigret interroga sua madre, donna invasiva e dominatrice, e la moglie Yvonne, stranamente calma e pacifica, che lo difendono. Subito dopo un nuovo attacco a una donna del quartiere fa riaprire il caso, ma Maigret capisce che una delle due donne ha tentato di salvare Moncin deviando i sospetti. Ha bisogno che lui confessi e riunisce i tre nel suo ufficio per un confronto. Il commissario diventa psicologo, comprendendo che sia la madre che la moglie hanno castrato la personalità dell'uomo, impedendogli di affermarsi e facendogli sviluppare un odio per le donne che l'ha portato al crimine seriale. Egli ha nel medesimo tempo bisogno della protezione e ammirazione da parte delle due, in qualche modo complici. Dopo la confessione forse lui finirà in qualche ospedale psichiatrico, ma Yvonne, che ha ucciso a sangue freddo una giovane per proteggerlo, non se la caverà facilmente.
Il romanzo è stato portato sul grande schermo da Jean Delannoy nel 1958 con il titolo Maigret tend un piège, con Jean Gabin nel ruolo di Maigret.
È stato adattato almeno cinque volte per la televisione: