Luigi Gasparotto (Sacile, 31 maggio 1873 – Roccolo di Cantello, 29 giugno 1954) è stato un politico e avvocato italiano.
Il padre Leopoldo Gasparotto, piccolo proprietario terriero e garibaldino, lo educò agli ideali democratici e laici. Trasferitosi a Milano, esercitò la professione di avvocato e frequentò la Società democratica lombarda. Fin dal 1897 aderì alla Massoneria, frequentando l'istituzione milanese.
Per diversi anni presidente del Mercato di San Lorenzo a Sacile, poi divenuta Sagra dei Osei.
Venne eletto deputato del Regno d'Italia a Milano nel 1913 [1]. Combattente della prima guerra mondiale, fu decorato con tre medaglie d'argento al valore militare. Fu nel dopoguerra tra i fondatori dell'Associazione nazionale combattenti e promosse un movimento di ex combattenti denominato "Rinnovamento nazionale", di ispirazione radicale con il quale fu riconfermato alla Camera nel 1919, e ancora nel giugno 1921 con Democrazia sociale [2].
Fu Ministro della Guerra nel luglio 1921 nel governo Bonomi I, durante il quale promosse il rito del Milite ignoto, fino al febbraio 1922. Eletto deputato ancora nel 1924, fu vice presidente della Camera[3]. Pur non aderendo alla secessione aventiniana contro Mussolini fece parte dell'opposizione in aula e si dimise da vicepresidente nel dicembre 1926. Conclusa la legislatura nel 1928, si ritirò dalla vita politica.[2]
Nel periodo costituzionale transitorio fu ministro dell'aeronautica dal gennaio al giugno 1945. Al termine della seconda guerra mondiale è stato uno dei fondatori del Partito Democratico del Lavoro. Fu chiamato nella Consulta nazionale e nel dicembre 1945 fu Ministro dell'assistenza postbellica nel governo De Gasperi I fino al luglio 1946. Eletto Deputato all'Assemblea Costituente nel giugno 1946 per l'Unione Democratica Nazionale, fu il primo ministro della difesa, nato con l'incorporazione di tre ministeri (Guerra, Marina e Aeronautica) nel III governo De Gasperi (febbraio-maggio 1947).
Senatore della Repubblica di nomina, nella I legislatura (1948), dopo le dimissioni di Giuseppe Paratore venne proposto alla Presidenza del Senato, ma rinunziò alla candidatura poco prima della votazione. Fu vicepresidente del gruppo misto fino al 1953 [4]. Fu anche presidente della Fiera di Milano.
Morì il 29 giugno 1954 all'età di 81 anni.
L'archivio personale di Luigi Gasparotto è disponibile e consultabile presso l'ISEC.
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