Milton Resnick (Bratslav, 7 gennaio 1917 – New York, 12 marzo 2004) è stato un pittore ucraino naturalizzato statunitense, tra i primi esponenti dell'Espressionismo astratto.
Nacque a Bratslav in Ucraina. Nel 1922, con la famiglia, si trasferì negli Stati Uniti, dove, a Brooklyn, crebbe e frequentò la scuola pubblica.[1][2] In età adolescenziale abbandonò la famiglia quando il padre gli proibì di fare l'artista.[3].
Nel 1938 allestì il suo studio personale e si iscrisse alla American Artists' School, dove ebbe modo di conoscere artisti quali Ad Reinhardt e Willem ed Elaine de Kooning. La scuola gli forniva una stanza per dipingere e gli lasciava usare il materiale avanzato dalle lezioni serali. Per mantenersi agli studi, lavorò come fattorino[2][3]
Per un breve periodo ottenne un lavoro presso il Federal Art Project, sezione Arti visive della Works Progress Administration, la maggiore agenzia del New Deal, e per buona parte degli anni quaranta fu arruolato nell'Esercito americano durante la Seconda guerra mondiale, servendo in Islanda ed Europa.[2] Dopo il congedo, si trasferisce per tre anni a Parigi dove condusse una vita estremamente povera in una soffitta adibita a studio.[1]
Nel 1948 torna a New York, frequenta la Hans Hofmann Art School e si stabilisce in uno studio vicino a quelli di de Kooning, Franz Kline e Jackson Pollock.[2] Riprende i lavori artistici, ma per via della somiglianza di stile, venne presto bollato, suo malgrado, come un'ombra di de Kooning, e quindi, fino alla metà degli anni cinquanta, relegato nella categoria dell'Espressionismo astratto. Questa sua condizione di emarginato artistico peggiorò col fiorire delle nuove correnti del Minimalismo e del Pop.[3]
Alla fine degli anni cinquanta, crebbe la sua ammirazione per l'arte di Cézanne e Monet, e il suo stile si espresse con lavori caratterizzati da molteplici strati sovrapposti dello stesso colore.[3]
Nel 1961 sposa la pittrice Pat Passlof.
Passò gli ultimi anni di vita lavorando insieme con la moglie e alcuni allievi in uno studio-abitazione ricavato in una sinagoga abbandonata nella Lower East Side di New York.[1]
Nel 2004, all'età di 87 anni, si tolse la vita nel suo studio di New York.[4]
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