Montenero d'Orcia frazione | |
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Veduta di Montenero d'Orcia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Grosseto |
Comune | Castel del Piano |
Territorio | |
Coordinate | 42°56′39″N 11°28′20″E |
Altitudine | 388 m s.l.m. |
Abitanti | 243 (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 58040 |
Prefisso | 0564 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | montenerino, montenerini[1] |
Patrono | san Servilio |
Cartografia | |
Montenero d'Orcia è una frazione del comune italiano di Castel del Piano, nella provincia di Grosseto, in Toscana.
Il borgo è situato sulla collina di Monte Nero, che si eleva a circa 350 metri sul livello del mare sovrastando la Val d'Orcia. Montenero dista circa 44 chilometri da Grosseto e poco più di 14 chilometri dal capoluogo comunale.
Il territorio di Montenero si pensa che sia stato abitato dall'uomo fin dai tempi preistorici. Il reperimento di manufatti litici segnala la prima attestazione dell'uomo circa 50.000 anni fa e altri ritrovamenti archeologici segnalano aree d'insediamento che si estendono dalla Val d'Orcia fino al territorio dell'attuale Castel del Piano.
Il castello di Montenero è tuttavia citato per la prima volta in un documento del 1015, dove appariva di proprietà dell'abbazia di San Salvatore. Con lo sviluppo dell'abitato, il luogo divenne inizialmente un dominio della famiglia Aldobrandeschi, per poi essere conteso dai signori di Tintinnano e dalla famiglia Visconti di Campiglia d'Orcia. Le lotte per il potere favorirono il dominio di Siena a partire dalla fine del XIII secolo, quando nel 1298 il castello fu distrutto da un attacco senese, anche se il borgo rimase in possesso degli Aldobrandeschi fino al 1375, quando venne conquistato dalla famiglia dei Salimbeni. Sottomesso definitivamente a Siena nel 1400, Montenero rimase nel territorio della Repubblica fino alla metà del XVI secolo, quando entrò definitivamente a far parte del Granducato di Toscana e, da allora, ne seguì le sorti, finendo accorpato prima a Cinigiano e in seguito a Castel del Piano.[2] Montenero d'Orcia è oggi un centro rinomato per la produzione del vino Montecucco.
Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Montenero d'Orcia. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.
Anno | Abitanti | |
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Frazione | Centro abitato | |
1595 | 898 |
-
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1640 | 363 |
-
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1745 | 260 |
-
|
1833 | 424 |
-
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1845 | 364 |
-
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1921 | 874 |
-
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1931 | 898 |
-
|
1961 | 872 |
183
|
1981 | 590 |
210
|
1991 | - |
223
|
2001 | - |
253
|
2011 | - |
243
|
All'interno del paese di Montenero, in alcuni locali della vecchia fattoria Avanzati, è ospitato il Museo della vite e del vino, inaugurato nel 2002 grazie ad un progetto finanziato dal programma Leader II della Comunità Montana Amiata Grossetano, come parte fondamentale della "Strada del vino Montecucco e sapori d'Amiata", al fine di documentare la storia e le tradizioni nella coltivazione della vite e nella produzione del vino.[8][9][10]
L'economia di Montenero d'Orcia si basa principalmente sulla coltivazione delle viti per la produzione del vino Montecucco. La frazione fa anche parte dell'associazione "Strada del vino Montecucco e sapori d'Amiata", che ha come obiettivo quello di promuovere il vino e i prodotti tipici locali dei comuni del Monte Amiata.
Montenero è facilmente raggiungibile percorrendo la strada provinciale 64 del Cipressino, importante via di comunicazione che collega il Monte Amiata con la superstrada E78 Grosseto-Fano presso la località di Paganico.