ʿOmar al-Mukhtār al-Ḥarīrī al-ʿUbaydī | |
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Ministro della difesa del consiglio nazionale di transizione della Libia | |
Durata mandato | 23 marzo 2011 – maggio 2011 |
Predecessore | Carica istituita |
Successore | Jalal al-Digheily |
Dati generali | |
Partito politico | Anti-Gaddafi forces |
ʿOmar al-Ḥarīrī (in arabo ﻋﻤﺮ ﺍﻟﺤﺮﻳﺮﻱ?; 1944 – Beida o Gubba, 2 novembre 2015) è stato un militare e politico libico.
Il gen. ʿOmar al-Mukhtār al-Ḥarīrī al-ʿUbaydī - nato in un imprecisato giorno del 1944 all'interno della tribù degli al-ʿUbaydāt, nella zona del Gebel el-Achdar, nella Libia orientale (Cirenaica)[1] - è un alto ufficiale libico componente del Consiglio nazionale di transizione della Libia, che lo ha designato nel marzo del 2011 ministro degli affari militari.[2] Ha quindi il comando del Esercito Nazionale di Liberazione Libico e della Libera aeronautica militare libica.
Al-Ḥarīrī ha partecipato al colpo di Stato militare - in quanto appartenente ai "Liberi Ufficiali Unionisti (in arabo الضباط الوحدويين الأحرار ?, al-Ḍubbāṭ al-waḥdawiyyīn al-aḥrār) - che nel 1969 ha condotto alla fine della monarchia senussita e che insediò come suo più autorevole esponente l'allora ventinovenne capitano Muʿammar Gheddafi, trasformatosi progressivamente, nell'arco di 42 anni di potere, da "uomo forte" a vero e proprio dittatore.
Al-Ḥarīrī tentò di realizzare nel 1975 un complotto per rovesciare Gheddafi ma il piano fu scoperto e 300 persone furono arrestate e quattro di loro uccise nel corso degli interrogatori. Dei restanti, 21 furono condannati a morte, incluso al-Ḥarīrī.[3] Rimase invece in carcere per 15 anni, dal 1975 al 1990, senza che la sentenza capitale gli fosse mai commutata in una pena detentiva, e per 4 anni e mezzo rimase in completo isolamento carcerario. Solo nel 1990 Gheddafi gli commutò la pena in quella degli arresti domiciliari e la pena rimase immutata fino all'inizio della rivoluzione libica del 2011.[3]
Morì il 2 novembre 2015 in un incidente stradale, avvenuto tra Beida e Gubba.[4]