Pietro Giovanni Guarneri, noto come Pietro da Mantova (Cremona, 18 febbraio 1655 – Mantova, 26 marzo 1720) è stato un artigiano, liutaio e musicista italiano.
Figlio primogenito di Andrea Guarneri (1623-1698), costruttore di strumenti musicali, e di Anna Maria Orcelli, fratello di Giuseppe, di altri due fratelli e di quattro sorelle.
Gli strumenti realizzati dal padre Andrea risultarono influenzati nello stile sia dal suo maestro Nicola Amati sia da Antonio Stradivari e soprattutto le viole e i violoncelli raggiunsero una buona qualità.
Guarneri si avvicinò all'artigianato seguendo gli insegnamenti del padre con cui lavorò dal 1670 al 1680. Anche se in questo periodo, a differenza del fratello minore Giuseppe, non usò mai la sua etichetta per firmare le sue opere, alcuni strumenti prodotti dalla bottega del padre si caratterizzarono per la sua personalità e per le sue idee artigianali.
Nel 1677 Guarneri sposò Caterina Sassagni, con cui ebbe un figlio l'anno successivo, che dovrebbe essere morto infante. Abbandonò Cremona per spostarsi a Mantova dove risulta residente con certezza nel 1685 quando presentò al Duca la supplica per essere aggregato ai musicisti di corte come suonatore di viola e di violino, che fu accolta.[1]
Da Caterina, Pietro ebbe a Mantova almeno altri tre figli, l'ultimo nel 1693, quando la moglie morì dopo il parto e fu sepolta il 14 settembre nella basilica di S. Andrea. Il 25 novembre 1693 si risposò nella cattedrale di Mantova con Lucia Guidi-Burani, nativa di Guastalla. Dalle due mogli Pietro ebbe complessivamente almeno 21 figli, molti dei quali morti prematuramente. Nel 1718 risiedevano ancora in casa soltanto due figlie, Anna Caterina e Isabella Clara. Alcune figlie si erano fatte religiose e anche i due figli maschi superstiti entrarono nella congregazione dei frati minimi di S. Francesco di Paola (Paolotti) e risiedevano nel convento di Mantova, nella cui chiesa Pietro fu sepolto dopo la sua morte giunta il 26 marzo 1720.[1]
Dal 1685 Pietro produsse i primi violini firmati con il suo nome con l'etichetta Petrus Guarneri filius Andrea cremonese fecit Mantuae sub tit. Sancta Theresia. Si staccò dalle forme del padre e i suoi strumenti si caratterizzarono per la larghezza dei suoi[di Pietro o loro degli strumenti?] piani armonici, per la personalizzazione della voluta, per la qualità della vernice, per la variabilità dei colori, per la bellezza del legno e del suono, in linea con lo stile di Stradivari.[2] Nel 1692 ottenne per decreto ducale il monopolio della vendita delle corde armoniche in tutto il ducato.[1]
Oltre ad essere un valente liutaio, si dimostrò anche valido musicista. Nel 1690 fu nominato dal Duca "maestro di violini" dell'orchestra della corte mantovana, riconfermato nel 1692.[1]
I suoi strumenti sono molto apprezzati, anche se abbastanza rari, e non si ritiene che esistano più di cinquanta dei suoi violini.[3]
I suoi violini sono stati suonati nel XX secolo da musicisti come Joseph Szigeti.