Pluteus | |
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Pluteus cervinus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Pluteaceae |
Genere | Pluteus |
Pluteus Fr., Fl. Scan.: 338 (1836) è un genere di funghi basidiomiceti che fruttificano su legno o residui di vegetali (lignicoli).
I carpofori sono più o meno carnosi ed hanno taglia da piccola a media, con dimensione variabile da 2 a 20 cm. Il cappello è facilmente staccabile dal gambo, convesso o campanulato-convesso, a volte umbonato; la cuticola del cappello a volte è asciutta e fibrillosa, in alcune specie liscia e umida; il margine è a volte striato.
Le lamelle sono di colore biancastro tendente al rosa in maturità per il rilascio delle spore, libere dal gambo, fitte.
Il gambo è centrale, liscio o pruinoso, senza anello né volva.
La carne è tenera e fragile, in alcune specie ha odore e sapore rafanoide (P. cervinus).
Le spore sono ovoidali e rosa in massa (rodosporei). Quasi tutte le specie appartenenti al genere non sono velenose (tranne qualche eccezione), ma spesso questi funghi sono considerati di commestibilità scadente, mediocre o discreta.
La specie tipo è Pluteus cervinus P. Kumm. (1871), altre specie incluse sono:
Alcune specie appartenenti a questo genere contengono alcaloidi psilocibinici, come ad esempio il Pluteus salicinus, che provocano effetti allucinogeni; evidenze scientifiche, infatti, hanno dimostrato che questo fungo produce psilocibina e psilocina in quantità pari fino al 0,3-1,1% del peso.[1] [2] [3] [4]
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007599981105171 |
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