Psilocybe azurescens | |
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Psilocybe azurescens | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Phylum | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Hymenogastraceae |
Genere | Psilocybe |
Specie | P. azurescens |
Nomenclatura binomiale | |
Psilocybe azurescens Stamets & Gartz |
Psilocybe azurescens Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
La Psilocybe azurescens, Stamets & Gartz (1995), è un fungo basidiomycota saprofita appartenente alla famiglia Strophariaceae. Nota per le sue proprietà psicoattive, la carne accumula alcaloidi, più precisamente triptammine, tra cui psilocibina e in percentuali minori psilocina e baeocistina, risultando tra i più potenti funghi allucinogeni del genere Psilocybe.
Endemica dell'America del Nord, cresce spontaneamente in alcune limitate aree della West Coast continentale, su dune erbose in prossimità delle coste,[1] venendo tuttavia coltivata in Germania,[2] Nuova Zelanda e Stati Uniti d'America (California, Nuovo Messico, Ohio, Oregon, Vermont, Wisconsin e Pennsylvania.).[2]
Edibile ma fortemente psichedelico. In particolar modo contiene psilocibina e psilocina (probabile causa della colorazione blu), due potenti alcaloidi. La colorazione blu (detta bluificazione) avviene dopo l'estirpazione per reazione chimica interna a seguito del contatto con le mani di chi raccoglie il fungo.