Renato Cappellini

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo calciatore, vedi Renato Cappellini (calciatore 1914).
Renato Cappellini
Cappellini in nazionale
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1977 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1963-1964Inter4 (0)
1964-1965Genoa24 (6)
1965-1968Inter46 (18)
1968-1969Varese25 (2)
1969-1974Roma97 (23)
1974Fiorentina0 (0)
1974-1976Como48 (13)
1976-1977Chiasso17 (2)
Nazionale
1967Italia (bandiera) Italia2 (1)
Carriera da allenatore
1987-1988Ospitaletto
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Renato Cappellini (Soncino, 9 ottobre 1943) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Oltre alla carriera calcistica, si dedicò anche alla scrittura di libri gialli.[1] Sul finire degli anni '70 aprì, assieme alla moglie Gabriella, un negozio di articoli sportivi.[1]

Caratteristiche tecniche

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Era un centravanti veloce e dotato tecnicamente.[1]

Cappellini ai tempi della Roma

Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, esordì in Serie A il 29 settembre 1963 nella vittoria (per 2-0) contro il Mantova.[2] Dopo aver trascorso la stagione 1964-65 in prestito al Genoa rientrò in nerazzurro, vincendovi uno Scudetto.[3] Nei quarti di finale della Coppa Campioni 1966-67 segnò un gol di testa al Real Madrid nella vittoria per 1 a 0 dell'andata a San Siro, e segno' il primo gol nel ritorno al Santiago Bernabeu di Madrid nella vittoria per 2-0 dell'Inter (per la prima volta nella sua storia vincitrice a Madrid), permettendo così ai neroazzurri di superare il turno. Nella semifinale contro il CSKA Sofia, dopo il doppio pareggio all'andata e al ritorno, fu ancora decisivo nello spareggio giocato a Bologna con un gol. In finale di Coppa dei Campioni 1966-1967 contro il Celtic di Glasgow si procurò il rigore per il momentaneo 1 a 0 realizzato poi da Mazzola. [3]

Fu poi ceduto al Varese per un solo anno, trasferendosi successivamente alla Roma.[3] Prima di ritirarsi ha inoltre giocato per Como e Fiorentina, vantando anche un'esperienza nel campionato svizzero con il Chiasso.[3]

Nel marzo 1967 collezionò due presenze in Nazionale azzurra, segnando un gol al Portogallo.[3]

Dopo il ritiro

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Nel 1979 rifiutò — a causa di impegni familiari — l'offerta del presidente Dino Viola di entrare a far parte del settore giovanile giallorosso[1]; durante un'intervista al giornale La Roma (rilasciata nel gennaio 1995) si dichiarò pentito della decisione presa.[1]

All'età di 53 anni, nel giugno 1997, fu nominato commissario tecnico della selezione padana per un incontro amichevole con i campioni mondiali del 1982.[4]

Presenze e reti nei club

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Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
22-3-1967 Nicosia Cipro Cipro (bandiera) 0 – 2 Italia (bandiera) Italia Qual. Euro 1968 -
27-3-1967 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Portogallo (bandiera) Portogallo Amichevole 1 Ingresso al 59’ 59’
Totale Presenze 2 Reti 1
Competizioni nazionali
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Inter: 1965-1966
Roma: 1971
Competizioni internazionali
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Roma: 1972
  • Calciatore d'oro Under-23: 1
1967
  1. ^ a b c d e Massimo Izzi, L'AS Roma dalla A alla Z, Newton Compton Editori, 2017, p. 648, ISBN 9788822714886.
  2. ^ Leo Cattini, Tra Inter e Mantova ha deciso Jair: 2-0, in Stampa Sera, 30 settembre 1963, p. 6.
  3. ^ a b c d e Vito Galasso, L'Inter dalla A alla Z, Newton Compton Editori, 2015, p. 384, ISBN 9788854186989.
  4. ^ "Padania": Renato Cappellini, ct della Nazionale, in Adnkronos, 13 giugno 1997.

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Collegamenti esterni

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