Roberto Repole

Roberto Repole
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Repole durante la sua ordinazione episcopale.
Christus tradidit seipsum pro me
 
TitoloCardinale presbitero di Gesù Divin Maestro alla Pineta Sacchetti (dal 2024)
Incarichi attuali
 
Nato29 gennaio 1967 (57 anni) a Torino
Ordinato presbitero13 giugno 1992 dal cardinale Giovanni Saldarini
Nominato arcivescovo19 febbraio 2022 da papa Francesco
Consacrato arcivescovo7 maggio 2022 dall'arcivescovo Cesare Nosiglia
Creato cardinale7 dicembre 2024 da papa Francesco
 

Roberto Repole (Torino, 29 gennaio 1967) è un cardinale, arcivescovo cattolico e teologo italiano, dal 19 febbraio 2022 arcivescovo metropolita di Torino e vescovo di Susa.

È nato a Torino il 29 gennaio 1967[1] da Concetta Mancuso, originaria di Corleone[2] e Vito Repole, originario di Rapone[3] ed ex-assessore all'agricoltura e al commercio presso la giunta comunale di Druento negli anni ottanta.[4]

Formazione e ministero sacerdotale

[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nella frazione Forvilla di Givoletto, ha frequentato le scuole elementari e medie a Druento. Ha terminato gli studi superiori presso il seminario minore, conseguendo la maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice nel 1986, per poi studiare filosofia e teologia nel seminario arcivescovile di Torino e conseguire il baccalaureato in teologia presso la sede parallela di Torino della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale nel 1992. Ha proseguito gli studi di teologia sistematica presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma, conseguendo la licenza nel 1998 e il dottorato nel 2001.[1]

Il 13 giugno 1992 ha ricevuto l'ordinazione presbiterale dal cardinale Giovanni Saldarini, incardinandosi come presbitero dell'arcidiocesi di Torino.

In seguito è stato vicario parrocchiale dal 1992 al 1996, docente di teologia sistematica presso la sede parallela di Torino della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città dal 1996, quindi canonico della real chiesa di San Lorenzo a Torino dal 2010, presidente dell'Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2019, preside della sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e collaboratore pastorale della parrocchia Santa Maria della Stella di Druento. È stato anche membro del consiglio di amministrazione dell'Agenzia della Santa Sede per la valutazione e la promozione della qualità delle università e facoltà ecclesiastiche (AVEPRO) dal 2016.[1]

A livello diocesano è stato coordinatore della pastorale universitaria e membro della commissione ecumenica per cinque anni, assistente ecclesiastico diocesano del Movimento ecclesiale di impegno culturale (MEIC) e membro del consiglio presbiterale.[1]

In occasione del quinto anniversario dell'elezione di papa Francesco, Repole è stato curatore della collana La Teologia di Papa Francesco, una serie di analisi di teologi in 11 volumi.[5] Il papa emerito Benedetto XVI, chiamato a scrivere un contributo, ha espresso sorpresa per l'inclusione del teologo Peter Hünermann che, secondo lui, aveva ferocemente attaccato la sua autorità di insegnamento come papa.[6][7][8]

Ministero episcopale

[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 febbraio 2022 papa Francesco lo ha nominato 95º arcivescovo metropolita di Torino e vescovo di Susa, unendo così in persona episcopi le due sedi;[9] è succeduto rispettivamente a Cesare Nosiglia e Alfonso Badini Confalonieri, ritiratisi entrambi per raggiunti limiti di età.[10]

È il primo nativo di Torino ad esservi nominato arcivescovo dai tempi della nomina di Agostino Richelmy, nel 1897.[11]

Il 7 maggio successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, sul sagrato della cattedrale di San Giovanni Battista a Torino, dall'arcivescovo Cesare Nosiglia, co-consacranti Marco Arnolfo, arcivescovo metropolita di Vercelli, e Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa; contestualmente ha preso possesso dell'arcidiocesi. Il giorno seguente ha preso possesso della diocesi di Susa nella cattedrale di San Giusto.[12]

Il 29 giugno dello stesso anno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, ha ricevuto da papa Francesco, nella basilica di San Pietro in Vaticano, il pallio, che gli è stato imposto dal nunzio apostolico Emil Paul Tscherrig il 23 ottobre seguente.[13]

Il Consiglio episcopale permanente della Conferenza Episcopale Italiana, riunitosi a Matera dal 20 al 22 settembre 2022, lo ha nominato membro della commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università.[14]

Il 5 ottobre 2022 è stato eletto vicepresidente della Conferenza episcopale piemontese.

Durante l'Angelus del 6 ottobre 2024, papa Francesco ne annuncia la creazione a cardinale nel concistoro del 7 dicembre successivo.[15]

Genealogia episcopale e successione apostolica

[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Blasonatura

Di rosso, alla banda d'oro, caricata di tre chiodi di nero posti nel senso della stessa.

Descrizione

Il campo dello scudo è di colore rosso per indicare l'amore profondo del Padre che dona al mondo il suo Figlio Unigenito fino all'effusione del suo sangue.

La banda, presente nello scudo, è di colore oro, che è il primo fra i metalli ed è quindi un riferimento alla fede, prima fra le virtù, attraverso la quale si può comprendere il mistero della Redenzione.

I 3 chiodi, posti sopra la banda dorata, sono un richiamo alla Passione di Gesù e di conseguenza anche alla Sacra Sindone, custodita nella cattedrale di Torino.

Motto

Il motto dell'arcivescovo Repole è "Christus tradidit seipsum pro me", che in latino significa "Cristo ha dato se stesso per me", ed è tratto dalla Lettera ai Galati di san Paolo.

(LA)

«Vivo autem iam non ego, vivit vero in me Christus; quod autem nunc vivo in carne, in fide vivo Filii Dei, qui dilexit me et tradidit seipsum pro me

(IT)

«Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me

  • Chiesa, pienezza dell’uomo. Oltre la postmodernità: G. Marcel e H. de Lubac, Glossa, Milano, 2002, ISBN 88-7105-147-5.
  • Il pensiero umile. In ascolto della Rivelazione, Città Nuova, Roma 2007, ISBN 88-3113-292-X.
  • Seme del Regno. Introduzione alla Chiesa e al suo mistero, Esperienze, Fossano (CN) 2008, ISBN 88-8102-185-4.
  • Il gusto del pensiero, Dehoniane, Bologna 2009, ISBN 88-1060-505-5.
  • L'umiltà della Chiesa, Qiqajon, Magnano (BI) 2010, ISBN 88-8227-309-1.
  • Come stelle in terra. La Chiesa nell'epoca della secolarizzazione, Cittadella, Assisi (PG) 2012; traduzione francese: Ėglise synodale et démocratie. Quelles institutions ecclésiales pour aujourd'hui? (traduit de l'italien par Jean-Marie Faux et par Paul Gilbert), Lessius, Namur-Paris 2016.
  • Dono, Rosenberg & Sellier, Torino, 2013.
  • Gesù e i suoi discepoli. Educare con stile, Messaggero, Padova 2013.
  • La vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013.
  • Chiesa, Cittadella, Assisi (PG) 2015.
  • Il sogno di una Chiesa evangelica. L'ecclesiologia di papa Francesco, LEV, Città del Vaticano 2017 (traduzioni: inglese, spagnola, portoghese).
  • La Chiesa e il suo dono. La missione fra teo-logia ed ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2019.
  • Il dono dell'annuncio. Ripensare la Chiesa e la sua missione, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2021.
  • M. Gronchi-R. Repole, Il dolce stil novo di papa Francesco, Messaggero, Padova 2015.
  • Cozzi-R. Repole-G. Piana, Papa Francesco. Quale teologia? Postfazione di G. Ravasi, Cittadella, Assisi 2016; traduzione portoghese, Papa Francisco. Que teologia? posfácio de G. Ravasi, Paulinas, Prior Vehlo 2017.
  • F. Ardusso, La fede provata, Effatà, Cantalupa (TO) 2006. A cura di V. Danna-R. Repole.
  • Associazione Teologica Italiana, Il corpo alla prova dell'antropologia teologica, Glossa, Milano 2007. A cura di R. Repole.
  • Associazione Teologica Italiana, Eucaristia e logos annunciato. Una chiave interpretativa, Glossa, Milano 2014. A cura di R. Repole-F. Scanziani.
  • Associazione Teologica Italiana, «Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3,6). Sulla soteriologia cristiana, Glossa, Milano 2017. A cura di R. Battocchio-R. Repole.
  • Commentario ai documenti del Vaticano II, volumi 1÷8, a cura di S. Noceti e R. Repole, Dehoniane. Bologna 2014-2020.
  • La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa. Commento a più voci al Documento della Commissione teologica internazionale A cura di P. Coda-R. Repole, Dehoniane, Bologna 2019.
  • Siamo sempre discepoli-missionari. Quali conversioni per evangelizzare oggi? A cura di R. Repole, Dehoniane, Bologna 2017.
  • Gridare il Vangelo con la vita. Forme pratiche di annuncio. A cura di F. Ceragioli-R. Repole, Dehoniane, Bologna 2020.
  1. ^ a b c d Don Roberto Repole nuovo arcivescovo eletto di Torino e vescovo di Susa, su diocesi.torino.it, 19 febbraio 2022. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  2. ^ Il futuro arcivescovo di Torino ha sangue corleonese, su radioantennabisacquino.it, 18 febbraio 2022. URL consultato il 14 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2022).
  3. ^ Domenico Leccese, La comunità di Rapone saluta Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e figlio della nostra comunità, su lecronachelucane.it, 19 febbraio 2022. URL consultato il 14 settembre 2022.
  4. ^ Diego Longhin, Nella casa del neovescovo: "Non me lo aspettavo proprio: una grande responsabilità", su torino.repubblica.it, 19 febbraio 2022. URL consultato il 14 settembre 2022.
  5. ^ Maurizio Mazzurco, Recensione de La Teologia di Papa Francesco, in La Civiltà Cattolica, III, n. 4059-4060, 3 agosto 2019, pp. 325-327. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  6. ^ La lettera di Benedetto XVI pubblicata integralmente dalla Santa Sede, su acistampa.com, 17 marzo 2018. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  7. ^ Angela Ambrogetti, Papa Francesco nomina arcivescovo di Torino il teologo Roberto Repole, su acistampa.com, 19 febbraio 2022. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  8. ^ Andrea Tornielli, La lettera di Benedetto, ecco l'originale con i passaggi omessi, in La Stampa, 17 marzo 2018. URL consultato il 19 febbraio 2022.
    «Solo a margine vorrei annotare la mia sorpresa per il fatto che tra gli autori figuri anche il professor Hünermann, che durante il mio pontificato si è messo in luce per avere capeggiato iniziative anti-papali. Egli partecipò in misura rilevante al rilascio della "Kölner Erklärung", che, in relazione all'enciclica "Veritatis Splendor", attaccò in modo virulento l'autorità magisteriale del Papa specialmente su questioni di teologia morale»
  9. ^ Rinuncia e nomina dell'Arcivescovo Metropolita di Torino, nomina del Vescovo di Susa (Italia) e unione in persona Episcopi delle due Sedi, su press.vatican.va, Bollettino. Sala stampa della Santa Sede, 19 febbraio 2022. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  10. ^ Dal 12 ottobre 2019, giorno della rinuncia di mons. Badini Confalonieri, l'arcivescovo Cesare Nosiglia era amministratore apostolico sede vacante della diocesi di Susa.
  11. ^ Francesco Antonioli, Suona la chitarra e tifa Toro il nuovo capo della Chiesa torinese, in la Repubblica, 19 febbraio 2022. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  12. ^ Ecco quando il vescovo Repole farà i suoi ingressi a Torino e a Susa, in La Valsusa - settimanale della Val di Susa e Val Sangone, 22 febbraio 2022. URL consultato il 22 febbraio 2022.
  13. ^ Celebrazione in Duomo per il rito di imposizione del pallio a mons. Repole, su diocesi.torino.it, 5 ottobre 2022. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  14. ^ Consiglio Permanente: il Comunicato finale, su chiesacattolica.it, 22 settembre 2022. URL consultato il 23 settembre 2022.
  15. ^ Il Papa annuncia 21 nuovi cardinali: volto della "universalità della Chiesa" - Vatican News, su www.vaticannews.va, 6 ottobre 2024. URL consultato il 6 ottobre 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vicepresidente della Conferenza episcopale piemontese Successore
Marco Arnolfo dal 5 ottobre 2022 in carica

Predecessore Cardinale presbitero di Gesù Divin Maestro alla Pineta Sacchetti Successore
Thomas Stafford Williams dal 7 dicembre 2024 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN42116076 · ISNI (EN0000 0000 0199 9646 · SBN TO0V453819 · BAV 495/364655 · LCCN (ENno2013139256 · GND (DE174163304 · BNE (ESXX6360422 (data) · BNF (FRcb150016133 (data) · NSK (HR000662531