Rudolf Borchardt (Königsberg, 9 giugno 1877 – Trins, 10 gennaio 1945) è stato uno scrittore tedesco.
Figlio di un commerciante di origini ebree, Borchardt studiò scienze antiche presso le Università di Bonn e Gottinga dove conobbe l'amico Hofmannsthal, protagonista di uno dei suoi romanzi. Nel 1903 compì un viaggio toccando diverse località europee prima di stabilirsi in Toscana con l'intento di accrescere la propria cultura storica. Fu durante il soggiorno in Toscana che scrisse una versione in tedesco medievale della Divina Commedia dantesca e interpretò in modo originale il pensiero dello stesso poeta italiano negli Epilegomeni su Dante del 1923. Altre sue opere notevoli sono: Das Gespräch über Formen (Dialogo delle forme, 1905); Rede über Hofmannsthal (1905), romanzo incentrato sulla figura dell'amico Hofmannsthal; Villa (1908) e Volterra (1937). A Volterra il poeta soggiornò a lungo nel 1904 e oltre il saggio di cui sopra scrisse la poesia autobiografica "Magnolia d'autunno", la ballata storica "La confessione di Bocchino Belforti" incentrata su la storia di una delle più potenti famiglie volterrane del medioevo, e il lungo poema epico "Durante" ambientato ai tempi delle crociate.
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