Serena Dandini, all'anagrafe Serena Dandini de Sylva (Roma, 22 aprile 1954), è una conduttrice televisiva, scrittrice e autrice televisiva italiana.
Nata a Roma, figlia del conte Francesco Lorenzo Dandini De Sylva, avvocato, discendente da un'antica famiglia della nobiltà romana, e della marchesa Silvia Vaccari[1][2][3], sorella della fondatrice dell'Istituto Vaccari[4], dopo gli studi al liceo classico Giulio Cesare si iscrive alla Sapienza di Roma al corso di letteratura anglo-americana, fermandosi a tre esami dalla fine[5], per iniziare la sua carriera alla radio alla fine degli anni settanta.
Da ragazza, amica di Renato Zero, frequenta l'ambiente del Piper Club a Roma[6]. È stata sposata due volte e dal 1993 è legata al musicista Lele Marchitelli[7]. Ha una figlia, Adele Tulli, nata nel 1982 (regista del documentario 365 without 377 sulle battaglie del movimento LGBT in India per l'abolizione della sezione 377 del codice penale indiano[8]). La sorella Saveria Dandini de Sylva è Presidente dell'Istituto Leonarda Vaccari [9][10]. Il fratello Ferdinando è ingegnere aeronautico e attualmente docente presso la LUISS Guido Carli e l'Università Tor Vergata di Roma[11].
Dai primi anni ottanta collabora con la Rai a programmi televisivi e radiofonici. È ideatrice su Radio 2 di La vita di Mae West, a cui ha lavorato con Laura Betti. Con l'autore Marco Di Tillo firma Professione Jazz curato da Adriano Mazzoletti, scrivendo i testi della vita sceneggiata di Jelly Roll Morton e Benny Goodman. Partecipa nel 1986 a Italia sera, in cui curava la sezione musicale, realizzando alcune interviste a noti cantanti del momento. Nota per il carattere sperimentale e innovativo delle trasmissioni televisive da lei scritte e condotte, tutte basate su una satira autoriale e pungente, ha spesso lavorato assieme a Corrado e Sabina Guzzanti, e più di recente a Neri Marcorè e a Paola Cortellesi, assumendo contemporaneamente il ruolo di conduttrice e di spalla comica[12][13][14].
Il 25 gennaio 2001 le viene affidata la direzione artistica del Teatro Ambra Jovinelli di Roma[15]. Nel 2011 pubblica il suo primo libro per Rizzoli, Dai diamanti non nasce niente. Storie di vita e di giardini, in cui la Dandini racconta della sua passione per il giardinaggio attraverso aneddoti e citazioni[16]. Il 17 giugno 2011 partecipa come conduttrice insieme a Michele Santoro alla serata Tutti in Piedi - Signori entra il lavoro, evento organizzato in occasione dei 110 anni della FIOM. Il 22 aprile 2012 conduce il concerto svoltosi a Napoli in occasione dell'Earth Day.
Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
A marzo, in seguito alle Elezioni politiche, insieme a molti altri suoi colleghi, aderisce al progetto "Riparte il futuro" firmando la petizione che ha lo scopo di revisionare la legge anti-corruzione modificando la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare.[17] Da lunedì 15 settembre condurrà tutti i giorni dalle 15 alle 16.30 su Radio 2 #StaiSerena, un programma di satira, ospiti e rubrica che sanciranno il definitivo rientro in Rai della conduttrice romana dopo la cacciata durante il governo Berlusconi.
A consacrare Serena Dandini come autrice e conduttrice è, nel 1988, La TV delle ragazze. Lancia attrici comiche che avranno poi molto successo, tra cui Angela Finocchiaro, Cinzia Leone, Francesca Reggiani, Sabina Guzzanti, Syusy Blady, Iaia Forte, Maria Amelia Monti, Tosca D'Aquino. A La TV delle ragazze fa seguito nel 1990 Scusate l'interruzione, una parodia del Maurizio Costanzo Show, che vede nuovamente Serena Dandini autrice al fianco di Valentina Amurri e Linda Brunetta.
Nel 1991 il medesimo gruppo di creativi che aveva ideato La TV delle ragazze e Scusate l'interruzione lancia un nuovo programma condotto dalla Dandini, dal titolo Avanzi, che lo stesso anno vince il Telegatto come trasmissione rivelazione dell'anno. Avanzi prosegue per tre stagioni, fino al 1993, anno in cui ne viene realizzato anche uno spin-off dal titolo Maddecheao': come secernere agli esami, con Corrado Guzzanti (e in cui debuttò in televisione Luciana Littizzetto). Nel 1994, la Dandini presenta un nuovo programma dal titolo Tunnel.
Nel 1995 conduce insieme a Luciano De Crescenzo, Fabio Fazio e Gianni Ippoliti il Dopofestival di Sanremo[19]. La Dandini definisce l'esperienza sanremese "estrema, ma che una volta nella vita vale la pena fare. Una volta"[20].
Il 1997 è l'anno del Pippo Chennedy Show, show di Rai 2 ideato da Dandini, Sabina Guzzanti e Neri Marcorè e condotta dalla stessa Dandini insieme a Corrado Guzzanti; la trasmissione alterna momenti di comicità surreale alla satira più corrosiva. Il programma è diventato presto di culto per le numerose imitazioni di personaggi politici da parte soprattutto dei fratelli Guzzanti e ha dato spazio a tantissimi altri comici, tra i quali Neri Marcorè, Ale & Franz, Antonio e Michele e Rocco Barbaro. Il programma ottiene il Premio Flaiano.
Nel 1998 approda a Mediaset e conduce in prima serata su Italia 1 Comici, che realizza insieme a Gino e Michele. Coadiuvata da Paolo Hendel, lo show ospita varie scuole di comicità italiane: Aldo Giovanni e Giacomo, Antonio Albanese, Anna Marchesini. Nel 2000 torna su Italia 1 con Teatro 18, uno show comico e musicale, dove ospita ogni sera un cantante diverso. L'affiancano Claudio Bisio, Marco Della Noce, Anna Meacci, Paola Cortellesi e Giovanni Esposito.
Nel 2000 ritorna su Rai2 con L'ottavo nano, un nuovo show satirico di prima serata firmato con Corrado Guzzanti, che, a causa dei temi politici trattati con graffiante ironia e per la prossimità delle elezioni politiche del 2001, si trasforma in un caso televisivo. Nel programma erano presenti vari comici come l'autore Corrado Guzzanti, le sorelle Sabina e Caterina, Neri Marcorè, Giobbe Covatta, Ficarra e Picone e Marina Massironi.
Come autrice, Serena Dandini si dedica anche ad altre iniziative televisive come il lancio di una serie di nuovi talenti comici attraverso trasmissioni del tutto anticonvenzionali come "Mmmhh!" scritta con Lillo & Greg e Neri Marcorè, e "Bra-Braccia rubate all'agricoltura", versione televisiva del laboratorio comico del Piccolo Jovinelli.
Dall'autunno del 2004 conduce su Raitre il suo primo talk-show, Parla con me, ideato con il giornalista Andrea Salerno e insieme al gruppo di autori che l'hanno accompagnata nei suoi programmi. La trasmissione andava in onda in seconda serata, inizialmente la domenica e poi a partire dal 2008 tutti i giorni dal martedì al venerdì. La colonna sonora era della Banda Osiris e poi di Elio e le Storie Tese. Presenza fissa Dario Vergassola con i suoi interventi comici alla fine delle interviste.
Tra gli intervistati, anche nomi di fama internazionale tra cui Tim Burton, Annie Lennox, Will Smith, Quentin Tarantino, Isabel Allende, Leonardo DiCaprio, Martin Scorsese, Sting, Mika, Chris Cornell.
Dopo il mancato rinnovo del contratto da parte della Rai per la stagione televisiva 2011-2012 e le conseguenti polemiche[21][22], il 21 novembre 2011 viene ufficializzato il passaggio della Dandini a LA7[23][24][25]. Dal 21 gennaio 2012 la Dandini conduce su LA7 il programma The Show Must Go Off[26], in onda il sabato sera, in cui si affiancano alla conduttrice Dario Vergassola, Elio e le Storie Tese, Max Paiella, Paola Minaccioni, Federica Cifola, Diego Bianchi, Ascanio Celestini, Andrea Rivera, Lillo e Greg, Germana Pasquero e Francesca Reggiani. Il 24 gennaio 2012, sul quotidiano Metro appare una nota del critico TV Mariano Sabatini in cui si legge:
«Da esperta di botanica, materia su cui ha scritto per Rizzoli Dai diamanti non nasce niente, Serena Dandini saprà cos’è una talea. Ovvero, un ramoscello che si conficca nel terreno e opportunamente innaffiato, concimato, accudito dà vita ad una nuova pianta, molto simile all’originale. Deve essersi ispirata alla medesima tecnica la presentatrice, transfuga Rai, per mettersi a dimora a La7 per e gridare al mondo The show must go off (il sabato sera), dove tutti continuano a parlare con lei. Ma soprattutto è lei a parlare, tra una risata e l’altra[27][28]»
Il programma soffre però la concorrenza dei due diretti competitor Ballando con le stelle in onda su Rai 1 ed Italia's Got Talent su Canale 5 e registra un forte calo di ascolti, passando dal 9% di share della prima puntata all'1,9% dell'ultima e non viene riconfermato in palinsesto per la stagione successiva[29].
Tra il 2012 e il 2013 mette in scena il suo primo testo teatrale, Ferite a morte, ispirato a fatti di violenza sulle donne realmente avvenuti e interpretato nelle tre tappe di Genova, Bologna e Palermo, tra le altre, da Lilli Gruber, Geppi Cucciari, Angela Finocchiaro, Isabella Ragonese, Lella Costa, Paola Minaccioni, Malika Ayane, Concita De Gregorio, Ambra Angiolini, Elisa Toffoli, Orsetta De Rossi.
Nel 2013 il testo teatrale diventa anche un libro, pubblicato da Rizzoli.
L'8 marzo 2014, in occasione della giornata internazionale della donna, viene mandata in onda su Rai 5 in prima serata una sintesi dei tre spettacoli.
Nel 2015 lo spettacolo inizia un tour mondiale che lo porta in molte città del mondo tra le quali Washington, New York, Bruxelles, Londra, Tunisi. A New York lo spettacolo viene messo in scena alla sede delle Nazioni Unite, e alla lettura partecipano tra le altre Marina Abramovich e Valeria Golino. Nell'ottobre 2015 vince il premio come Miglior Evento No profit dell'anno nel corso della 12ª edizione del BEA – Best Event Awards.
Nel giugno 2013 torna in Rai dove conduce in 5 puntate Il paradiso è perduto?, conversazioni-spettacoli sul tema della salvaguardia della bellezza del pianeta-paradiso attraverso la politica, l'economia, il giardinaggio, la storia dell'arte e la religione. Il programma è andato in onda su Rai 5 dall'Auditorium Parco della Musica di Roma con la partecipazione del vignettista Makkox.
Nell'autunno 2018 Serena Dandini torna a lavorare in Rai con il remake de La TV delle ragazze intitolato La TV delle ragazze - Gli Stati Generali 1988-2018, trasmesso in prima serata su Rai 3, seguito l'anno successivo da Stati generali, sempre in onda nella prima serata del giovedì su Rai 3.
Nell'ottobre 2009 Silvio Berlusconi in diretta su Sky TG24 attacca la Dandini e Michele Santoro, accusati di avere posizioni ostili al governo[30], seguito il giorno dopo da altri politici dell'area vicina al PdL[31]. Nel marzo 2010, il nome di Serena Dandini è tra quelli verso cui il Premier, in un'intercettazione resa nota dalla procura di Trani, esprime disappunto al telefono con il commissario dell'Authority per le Comunicazioni Giancarlo Innocenzi[32], premendo per un loro allontanamento dalla Rai[33].
Durante un consiglio dei ministri del maggio 2010 Silvio Berlusconi accusò il programma Parla con me di "aggredire" il governo scatenando una dura polemica politica[34]. La Dandini rispose con un comunicato ufficiale sostenendo:
«La satira per sua natura se la prende col potere e Parla con me scontenta tutti, anche il PD [...]. Sembra dunque che scontentando tutti, Parla con me abbia trovato un suo equilibrio. Il problema è anche che la satira per sua natura tende a prendersela con il potere. Il potere in Italia oggi si identifica con Berlusconi e quindi siamo costretti ad occuparci di lui con una certa continuità. In passato è toccato a Prodi, D'Alema, Craxi, Veltroni e tanti altri. Tutto qui[34]»
Nel giugno dello stesso anno il vice ministro allo sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni Paolo Romani, durante una puntata del programma radiofonico Un giorno da pecora, attacca nuovamente la Dandini, accusata di essere "anche peggio di Santoro" e di fare domande "retoriche e preconfezionate"[35]. Nello stesso mese, il quotidiano il Giornale pubblica un articolo in cui si sostiene l'eccessivo potere della Dandini a Rai 3, definito "un feudo della contessa Dandini de Sylva"[36].
Il mancato rinnovo del contratto a Serena Dandini da parte della Rai per la stagione televisiva 2011-2012 scatena lunghe polemiche, con accuse di interferenze politiche e manifestazioni di protesta contro i dirigenti Rai[33] e prese di posizione da parte di esponenti politici[37].
Controllo di autorità | VIAF (EN) 173030711 · ISNI (EN) 0000 0001 2330 4080 · SBN RLZV024641 · LCCN (EN) no2011102323 · GND (DE) 1184312389 · BNF (FR) cb16710391c (data) |
---|