Settimio Piacentini

Settimio Piacentini
Settimio Piacentini

Senatore del Regno d'Italia
Legislaturadalla XXVI
Sito istituzionale

Dati generali
Professionemilitare
Settimio Piacentini
NascitaTarano, 6 gennaio 1859
MorteSan Polo Sabino, 2 novembre 1921
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armata Regio esercito
Anni di servizio1879-1920
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra di Valona
BattaglieSettima battaglia dell'Isonzo
Ottava battaglia dell'Isonzo
Nona battaglia dell'Isonzo
Decorazionivedi qui
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Settimio Piacentini (Tarano, 6 gennaio 1859San Polo Sabino, 2 novembre 1921) è stato un generale italiano.

Nacque nel 1859 a Tarano nella Legazione dell'Umbria, allora nello Stato pontificio. Compì i suoi studi presso l'Accademia militare di Torino e nel 1878 entrò nel corpo del Genio. Il 23 dicembre 1909 fu promosso maggior generale e messo a capo della Brigata Calabria. Fu successivamente Aiutante di campo generale di SM il Re Vittorio Emanuele dal maggio 1911 al 6 settembre 1913. Con il Regio Decreto del 28 febbraio 1916 venne posto a capo del corpo di spedizione italiano in Albania, rilevando il generale Emilio Bertotti[1]. Nonostante la nuova nomina venne presto richiamato in Patria e nominato generale del V Corpo d'Armata e successivamente del II Corpo d'Armata che guidò contro gli Austroungarici durante la settima, ottava e nona battaglia dell'Isonzo. In occasione del respingimento di un'offensiva austriaca sul Monte Grappa si guadagnò la Medaglia d'argento al Valor Militare. Dopo la fine della grande guerra guidò le truppe italiane stanziate in Albania. Per la sua condotta tenuta durante la guerra di Valona venne decorato con l'onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'Ordine militare di Savoia. Venne nominato senatore del Regno l'8 giugno 1921. Morì a causa di un malore accusato nel corso di una manifestazione da lui stesso organizzata nel suo villaggio natale in occasione del passaggio della salma del Milite Ignoto[2].

Onorificenze italiane

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Cavaliere di gran croce dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
— 1º giugno 1918
Commendatore dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
— 9 giugno 1912
Ufficiale dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
— 13 gennaio 1910
Cavaliere dell'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
— 24 gennaio 1901
Cavaliere di gran croce dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
— 24 luglio 1920[3]
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
— 28 dicembre 1916[3]
Cavaliere di gran croce dell'Ordine della corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— 26 ottobre 1920
Grande ufficiale dell'Ordine della corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— 19 giugno 1913
Commendatore dell'Ordine della corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— 3 giugno 1909
Ufficiale dell'Ordine della corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— 27 dicembre 1906
Cavaliere dell'Ordine della corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
— 31 maggio 1894
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere

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Commendatore dell'Ordine imperiale di Francesco Giuseppe (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della legion d'onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Decorato dell'Ordine dell'aquila rossa (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine di san Michele e san Giorgio (Inghilterra) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine di san Stanislao (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria

Collegamenti esterni

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