She Couldn't singolo discografico | |
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Artista | Linkin Park |
Pubblicazione | 13 agosto 2020 |
Durata | 5:05 |
Album di provenienza | Hybrid Theory (20th Anniversary Edition) |
Genere | Rock alternativo |
Etichetta | Warner, Machine Shop |
Produttore | Mike Shinoda |
Registrazione | 1999 |
Formati | Download digitale, streaming |
Linkin Park - cronologia | |
She Couldn't è un singolo del gruppo musicale statunitense Linkin Park, pubblicato il 13 agosto 2020 come unico estratto dalla riedizione del primo album in studio Hybrid Theory.[1]
Le prime notizie emerse sul brano giunsero nel giugno 2009, quando su eBay apparve un demo di otto tracce.[2] Dopo che il fansite Linkin Park Live lo rese disponibile per il download gratuito, nel luglio dello stesso anno il rapper Mike Shinoda spiegò che fu composto durante le sessioni di registrazione di Hybrid Theory, venendo tuttavia scartato per «motivi legali».[3] La ragione legata alla sua esclusione dal disco è dovuta al campionamento del brano B-Boy Document '99 del duo hip hop The High & Mighty insieme a Mos Def e Mad Skillz, tratto da Home Field Advantage; tali artisti risultano accreditati come co-autori insieme a Shinoda, Chester Bennington e Brad Delson.[4]
Il brano affonda le proprie radici nel 1999 ed è tra i primi ad essere stati composti dal gruppo a seguito dell'entrata in formazione di Bennington al posto di Mark Wakefield. Una prima versione, intitolata Flower, fu composta nel mese di maggio di quell'anno prima di assumere il titolo definitivo She Couldn't.[5]
Rispetto al materiale apparso nell'album d'esordio del gruppo, She Couldn't è un brano che supera i cinque minuti di lunghezza e in esso emergono sonorità di stampo più soft, con una vasta presenta di campionamenti e loop vocali al posto dei riff di chitarra pesanti tipici delle prime uscite dei Linkin Park.[6] Shinoda ha analizzato la struttura in occasione del lancio del singolo:[7]
«Ci sono due cose che emergono nel brano: 1) I beat programmati e incentrati su suoni di sintetizzatore e i loop della voce, ancora più delle chitarre pesanti, hanno caratterizzato il futuro del gruppo per molti anni dopo Hybrid Theory. 2) Il ritornello "you're not alone" quasi sussurrato mi ha ricordato che, per quanto il nostro debutto sia stato con un brano che urlava "shut up!" [ovvero One Step Closer], ciò che i fan hanno scoperto è che l'empatia e il senso di comunità sono stati una parte integrante del nostro DNA sin dai primissimi tempi.»
Testi e musiche di Mike Shinoda, Brad Delson, Chester Bennington, Brad Baker, Lance Quinn, Joe Thomas, Milo Berger, Erik Meltzer, Donnie Lewis e Yasiin Bey.
Classifica (2020) | Posizione massima |
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Stati Uniti (rock & alternative)[8] | 47 |