I sikh sono una minoranza religiosa in crescita in Italia, che ha la seconda più grande popolazione sikh in Europa dopo il Regno Unito e il sesto più grande numero di sikh nel mondo. Si stima che in Italia ci fossero (2022) circa 200.000 sikh.[1][2][3][4][5][6][7][8]
Quasi 50.000 soldati anglo-indiani,[10] la maggior parte tra i 18 e i 22 anni[9] (alcuni anche di 16)[10], hanno combattuto per liberare l'Italia. Il 50% ha riportato ferite, mentre 5.782 sono caduti in guerra;[10] di questi, un soldato Sikh rientra tra le vittime della strage di Marzabotto. A Forlì si trova il cimitero di guerra indiano, eretto in memoria dei soldati Sikh caduti per la liberazione della città; nei pressi si trova un monumento a loro dedicato, di fronte al cimitero comunale.
A partire soprattutto dagli anni novanta-duemila si sono insediate in Italia diverse comunità di immigrati Sikh, in particolare nell'Agro Pontino, nella pianura padana e, in generale, nelle regioni del Nord.[11] Mentre i primi Sikh in Italia hanno trovato lavoro in ambito circense, una quota significativa della comunità immigrata è impiegata nei settori dell'agricoltura e dell'allevamento per l'industria lattiero-casearia;[11] il 37% dei Sikh d’Italia lavora nell’industria, il 33% nell’agricoltura.[12] Le zone con il maggior numero di abitanti Sikh sono le province di Brescia, Reggio Emilia, Parma, Mantova, Verona, Cremona e Vicenza.[11]
I Sikh in Italia non hanno un'organizzazione unitaria, ma si dividono in comunità o associazioni indipendenti, e non sono riconosciuti dallo Stato italiano attraverso nessuna intesa.
Nel 2021 è stata costituita l' Unione Sikh Italia, organismo federativo che raccoglie la maggioranza dei centri Sikh in Italia ( 53 su tutto il territorio nazionale.), con l’obiettivo di dare una rappresentanza formale e giuridica alla comunità Sikh e di promuovere il rapporto con le istituzioni nazionali, le amministrazioni locali, le associazioni culturali e le altre comunità religiose.
«It is estimated that there are around 220,000 Sikh migrants in Italy. The community, however, has been largely invisible to native Italians. The majority of Sikhs are dairy workers, living far from the cities, and settled mainly in the farms of north and central Italy.»
«The total number of Indians in Italy has now crossed 200,000, making it the largest Indian diaspora in continental Europe and far greater than the 30,000 estimated in Spain. This Indian contingent is mainly made up of Punjabi Jat Sikhs.»
«Today, Italy has the largest Sikh population in Europe, only second to the United Kingdom, with an estimated number of 220,000»
^ Barbara Bertolani, The Sikhs in Italy: A Growing Heterogeneous and Plural Presence, in Globalizing Belief, Localizing Gods, Brill Publishers, 2013, pp. 75, ISBN9789004254756.
«"According to Gallo (2013), by contrast, the Sikhs would number at least 100,000. Barbara Bertolani estimates in 2013 "My own data gathered within the Sikh community in Italy show Sikh people constituting about 70% of all the Indians present, i.e., at least 84,000 residents"»