Amstetten, campo maschile in frazione Allersdorf (19 mar 1945 - 18 apr 1945 per "evacuazione forzata" probabilmente a Mauthausen): sgombero macerie e riparazione della stazione ferroviaria bombardata. Prigionieri 2996[1]. Morti: NN. Assegnatari: Firma Flotte e Firma Hopferwieser.[2] Nome di copertura: "Bahnbau I".
Amstetten, campo femminile (20 mar 1945 - primi di aprile 1945 per "evacuazione forzata" a Mauthausen)[2]: sgombero macerie e riparazione della stazione ferroviaria bombardata. Prigionieri 500[1]. Morti: NN. Assegnatari: (vedi sopra). Nome di copertura: "Bahnbau II".[3]
Bachmanning (20 set 1942 - data chiusura sconosciuta, fu comunque di breve durata): segheria. Prigionieri: ~20, morti:NN. Assegnatario: Deutsche Ausrüstungswerke GmbH.[3]
Bretstein, in località Bretsteingraben (agosto 1941 - 30 set 1943): allevamento bestiame, costruzione strada. Prigionieri: ~80[1], morti=NN. Assegnatario: Deutsche Versuchsanstalt für Ernährung und Verpflegung GmbH, fondata dal SS-Führer Oswald Pohl e direttamente controllata dal dipartimento WVHA/Amt W V/1.[2]
Dippoldsau, ora nel comune di Weyer (17 set 1943 - 25 ago 1944): costruzione della diga sul fiume Enns e di una strada. Prigionieri: ~130[1], morti=NN. Assegnatario: Kraftwerke Oberdonau AG. Dippoldsau dipendeva dal sottocampo di Großraming, piuttosto che direttamente dal campo di Mauthausen.[3]
Ebensee (18 nov 1943 - 6 mag 1945), era tra i principali sottocampi di Mauthausen: costruzione di gallerie per ospitare la produzione dei missili V2 (mai entrata in funzione), produzione di cuscinetti a sfera e parti di panzer, produzione di benzine e olii lubrificanti. Prigionieri: 18437[1], morti=8500. Assegnatari: SS Sonderstab Kammler (diretto dal generale delle Waffen-SSHans Kammler)[4], Ministero degli armamenti e Comando supremo dell'Esercito tedesco (OKH), Steyr-Daimler-Puch AG. Nomi di copertura: "Kalk", "Solvay", "Zement", "Dachs II" (per l'impianto per la produzione di olio lubrificante), "Taube I" (per la raffineria di petrolio).[3]
Eisenerz (15 giu1943 - 14 mar 1945) alla chiusura i prigionieri vennero inviati al sottocampo di Peggau; tuttavia il 29 aprile 1945 un prigioniero vi era ancora presente[2]: lavoro in miniera e costruzioni edilizie. Prigionieri: 469, morti=NN. Assegnatari:Reichswerke AG, Alpine Montanbetriebe.[5]
Enns (10 apr 1945 - 19 apr 1945): costruzione di trincee e bunker. Prigionieri: ~2000, morti=NN (molti, ma imprecisati, furono i morti nel breve periodo di funzionamento del campo). Assegnatari: NN, probabilmente la direzione del Gau Oberdonau.[3]
Grein (22 mar 1944, riaperto il 2 feb 1945 - 19 feb 1945): ristrutturazione della cantina del castello per installarvi delle officine meccaniche, costruzioni residenziali e industriali. Prigionieri: 120[1], morti=NN. Assegnatari: Azienda edile Koller im subappalto da Voigt & Haefner AG, Werk Linz.[2]
Großraming (14 gen 1943 - 29 ago 1944) alla chiusura i prigionieri vennero trasferiti a Mauthausen: costruzione di una centrale idroelettrica sul fiume Enns e di un insediamento residenziale a favore di chi aveva perso la casa sommersa dall'ampliamento del letto fluviale dopo la costruzione della diga. Prigionieri: 1013[1] o 1027[6], morti=NN. Assegnatari: Kraftwerke Oberdonau AG.[3]
Gunskirchen: era un campo di raccolta per gli EbreiUngheresi giunti da Auschwitz nelle marce della morte partite da lì. Venne aperto il 12 marzo e chiuse il 5 maggio 1945; al momento della liberazione, si trovavano 12.000 Ebrei, sui 15.000 giunti.
Gusen I: era il principale sito di internamento del complesso dopo lo Stammlager; come ad Ebensee e Melk, e come per una buona parte dei sottocampi austriaci, si lavorava agli armamenti sottoterra. Oggi non ha quasi niente di rimasto, solo poche baracche e le gallerie, inaccessibili.
Gusen II: si lavorava agli armamenti bellici sottoterra come a Gusen I. Ospitava 12.537 internati.
Gusen III: si lavorava ad una fornace, e ospitava 274 internati, numero relativamente basso rispetto ai precedenti.
Castello di Hartheim: era un centro di sterminio o centro di eutanasia, dove vennero gasati quasi tutti gli inabili di Mauthausen, Gusen, di Ebensee, e di Dachau in Germania, da dove giunsero quasi 3.500 internati. Gli abitanti nei pressi del castello si insospettirono sentendo la puzza del crematorio, nascosto dall'alto castello, e le SS dichiararono che bruciavano olio.
Hirtenberg: era un campo femminile che venne fondato nella fine del 1944. Le 459 internate lavoravano agli armamenti della ditta tedescaGustloff - Werke. Fu liberato il 1º aprile 1945.
Hinterbruehl Julius: venne aperto a fine 1944 e chiuse il 1º aprile dell'anno seguente; si lavorava alla fabbricazione di aerei e dei missili V6. Gli internati erano circa 2000, per lo più Politici. Il suo nome in codice era Julius. Per costruire le gallerie, si prosciugò un lago sotterraneo.
Klagenfurt: nella Carinzia, 130 internati lavorarono dal 19 novembre 1943 all'aprile 1945 alla costruzione di un centro di addestramento per le reclute delle SS, che, inizialmente, diventavano SS-Schütze.
Lenzing: era un campo femminile dove le 577 deportate lavoravano per la Lenzinger Zelwolle AG. Aprì a novembre 1944 e fu liberato sei mesi dopo.
Leibnitz-Graz situato ad Aflenz a/d Sulm, frazione di Wagna (04 feb 1944 - 02 apr 1945 per "evacuazione forzata" al campo di Ebensee dove arrivarono il 18[2]): costruzione di gallerie e successiva produzione bellica (aerei e parti di autocarro e panzer). Prigionieri: 655[1]~711[3], morti: 70. Aziende: DESt e Steyr-Daimler-Puch AG. Nomi di copertura: "Kalksteinwerke", "Salm".
Linz I: venne aperto il 20 febbraio 1943 e chiuse il 3 agosto 1944. I deportati lavoravano alla costruzione del lager stesso, a quella di una strada e alla fabbricazione di Reichwerke Hermann Goering.
Linz II: venne aperto nel 1944 e chiuse tra il marzo e l'aprile dell'anno seguente. I 285 prigionieri lavoravano in rifugi antiaerei
Linz III: aprì il 22 maggio 1944 e chiuse il 5 maggio dell'anno seguente; era il più importante della zona di Linz, con 5615 prigionieri al suo interno. Costoro lavoravano nella fabbricazione di carri armati, in una fonderia e nella costruzione di centrali energetiche.
Loibplass: era composto da due campi, uno in Austria e uno in Slovenia; venne aperto il 2 giugno 1943 e uno chiuse ad aprile ed uno a maggio 1945, nei quali i deportati, 1300 circa, lavorarono alla costruzione di un tunnelstradale che venne ultimato il 4 dicembre 1943.
Mauthausen: era lo Stammlager di tutti gli altri campi elencati. Nel KommandoTransport - Kolonne si lavorava nella Scala della Morte, composta da 186 gradini, e nel Muro dei Paracadutisti, senza contare le industrie belliche e il Sonderkommando, che venne sterminato, assieme agli altri "portatori di segreti" e a ex - prigionieri delle prigioniaustriache, il 3 maggio 1945, giorno della fuga delle SS dal campo. Il suo complesso è inferiore solo ad Auschwitz - Birkenau - Monowitz per numero di vittime, che sono stimate per 155.000, per lo più politici.
Melk: era un sottocampo molto simile a Ebensee; come nel precedente, vi fu rinchiuso Shlomo Venezia, come ricorda egli stesso a Sonderkommando Auschwitz. Contava 10.000 internati.
Castello di Mittersill: nei pressi di Salisburgo, 15 donne, tutte Testimoni di Geova, lavoravano alla pulizia degli uffici di ricerca sulle piante[7][8]. In seguito nove donne furono trasferite da Mittersill al castello di Lannach/Steiermark, un altro sito di ricerca sulle piante, le rimanenti sei donne invece furono liberate dagli americani (8 maggio 1945).
Pasau I: aprì il 12 ottobre 1942 come campo satellite di Dachau, ma in seguito passò alle dipendenze di Mauthausen. Chiuse, per l'avvicinarsi del fronte, il 2 maggio 1945. Conteneva 83 internati, che lavoravano alla costruzione di una diga di una centrale elettrica.
Pasau II: era molto più grande del primo, e ivi invece si lavorava in armamenti bellici. Fu aperto il 9 marzo e chiuse il 19 novembre del 1944.
Peggau: venne aperto il 17 agosto 1944 e chiuse il 2 maggio 1945. Gli 888 internati prima lavorarono a costruire vari cunicoli, poi, nelle stesse gallerie, a componenti di aeroplani.
Pupping 398: Il campo di prigionia 398 fu creato a Pupping all'inizio del 1943, per sgombrare i campi di prigionia dei dintorni. Particolarmente il XVIIB con tre distaccamenti. Linz, Steyr. Gaspoltshofen.
Schlier: circa 1500 internati costruirono uno stabilimento e vi lavorarono per i missili V6. Il 3 aprile 1945 fu trasferito da Sachsenhausen un Kommando che faceva monete false. Il 3 maggio fu evacuato nel vicino Ebensee.
Steyr: venne aperto nel 1942 e chiuse, dopo essere stato parzialmente evacuato, il 2 maggio 1945. Nella vicina cittadina, vennero cremate le prime vittime del complesso, finché Mauthausen non ebbe i suoi crematori. Si fabbricavano cuscinetti a sfera per la società Steyr-Daimler-Puch AG.
St. Lambrecht: venne aperto il 2 novembre 1944 e chiuse il 1º aprile dell'anno seguente. Gli 80 detenuti uomini lavoravano in una fattoria delle SS e svolgevano lavori nelle foreste, e, nei suoi pressi, vi era un campo femminile con 23 detenute.
Sankt Valentin: venne aperto il 22 agosto 1944 e chiuse il 23 aprile 1945. I detenuti erano utilizzati dalla vicina Nibelungenwerk che era il più grande stabilimento per la fabbricazione di panzer della Germania nazista[9].
Ternberg: venne aperto a febbraio 1943 e chiuse a novembre 1944. I 450 detenuti circa lavoravano in una centrale elettrica e costruivano strade.
Voecklaburg: venne aperto il 6 giugno 1941 e chiuse il 14 maggio 1942. I 300 internati lavorarono per la costruzione di alcune strade, e il 14 maggio i superstiti furono trasferiti nel vicino Ternberg.
Wels: gli internati, che furono da un minimo di 397 a un massimo di 1900, inizialmente si cimentarono nella costruzione di un magazzino, poi nelle riparazioni di macchine e aerei. Venne fondato il 27 dicembre 1944 per essere liberato nell'aprile dell'anno seguente.
Wiener Neudorf: i 2594 prigionieri costruivano motori per gli aerei. Fu aperto il 2 agosto 1943 e fu evacuato il 2 aprile 1945. La ditta per la quale lavoravano era la Fleugmotorenwerk Ostmark.
Wiener Neudstadt: la Rax - Werke inizialmente produceva motori, poi a luglio 1943, due settimane dopo l'apertura di Wiener Neudstadt, si cimentò coi missili V6. Gli Alleati bombardarono a novembre. In questa prima fase, da Mauthausen giunsero due scaglioni: uno di 500 persone e uno di quasi 800. Coloro vennero deportati a Dora - Mittelbau e a Campo di concentramento di Reldz - Zipfe, che svolgevano simili operazioni ma sottoterra. Venne poi riaperto nel luglio 1944 per produrre sempre gli stessi missili, ma sottoterra. Venne evacuato, per l'avvicinarsi del fronte, il 1º aprile 1945.
Wien Floridsdorf: i 2.737 internati alloggiavano in due fattorie. Nella cantina di una di esse, Jedlesee, ch'era anche una birreria, lavoravano in armamenti bellici, componenti di aerei. L'altra fattoria era denominata Hoffer.
Nave Mauthausen: fu un campo di raccolta che contenne 700 internati.
(DE) Adolf Brunnthaler, Strom für den Führer : der Bau der Ennskraftwerke und die KZ-Lager Ternberg, Großraming und Dipoldsau, Weitra, 2000, p. 126, ISBN978-3-85252-344-6.
Hans Maršálek, La storia del campo di concentramento di Mauthausen, traduzione di P. Ferrari, Vienna, Edizioni del Museo di Mauthausen, 1999.