«Our lives are strange dark interludes in the electrical display of God the Father!»
Strano interludio | |
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Dramma in 9 atti | |
Autore | Eugene O'Neill |
Titolo originale | Strange Interlude |
Lingua originale | |
Genere | Dramma |
Ambientazione | Piccola città universitaria del New England - New York |
Composto nel | 1923 |
Prima assoluta | 30 gennaio 1928 John Golden Theatre di Broadway |
Prima rappresentazione italiana | 9 gennaio 1946 Teatro Odeon, Milano |
Personaggi | |
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Riduzioni cinematografiche | Strano interludio, regia di Robert Z. Leonard (1932) |
Strano interludio è un'opera teatrale in nove atti scritta nel 1923 dal drammaturgo statunitense Eugene O'Neill.
Messa in scena per la prima volta nel 1928, con protagonista Lynn Fontanne nel ruolo di Nina, lasciò perplessa la critica, ma ottenne successo di pubblico[1].
Dalla durata di oltre quattro ore, il dramma si caratterizza per l'uso intensivo di soliloqui, durante i quali i personaggi esternano al pubblico i loro pensieri.
Nina, figlia di un arido professore della prestigiosa università Ivy League, perde l'adorato fidanzato Gordon durante la prima guerra mondiale.
Ignorando la devozione e l'amore incondizionato dello scrittore Charles Marsden, Nina decide di sposare un giovane ingenuo, Sam Evans.
Nina, già incinta di Sam, scopre con orrore però che la suocera soffre di una malattia mentale ereditaria che può essere trasmessa al figlio che sta aspettando. Decide quindi di abortire e di avere invece un bambino dal professore di fisica Ned Darrell, tenendo all'oscuro Sam del suo piano. La giovane, però, si rende conto di essersi follemente innamorata di Ned. Al neonato Nina impone il nome di Gordon, quello del suo primo fidanzato.
Il dramma si conclude vent'anni più tardi, quando Gordon è già adulto e Nina (che intanto si è sposata a Charles) e Ned sono ancora gli unici a sapere che egli non è il figlio naturale di Sam.
La prima assoluta è stata il 30 gennaio 1928 al John Golden Theatre di New York per la regia di Philip Moeller e le scene di Jo Mielziner. Interpreti principali: Tom Powers (Charles Marsden), Philip Leigh (Professor Leeds), Lynn Fontanne (Nina Leeds), Earle Larimore (Sam Evans), Glenn Anders (Edmund Darrell), Helen Westley (signora Amos Evans), Charles Walters (Gordon Evans, giovane), Ethel Westley (Madeline Arnold), John J. Burns (Gordon Evans, uomo). Restò in scena sino al 15 giugno 1929 per 426 repliche[2].
Il regista Anton Giulio Bragaglia preannunciò il debutto italiano per la stagione 1941-42 al Teatro delle Arti di Roma[3] ma rinunciò non potendo rappresentare il dramma integralmente, come esigeva l'autore[4].
La prima italiana è stata data il 9 gennaio 1946 presso il Teatro Odeon di Milano, nell'adattamento di Ettore Giannini e Cesare Vico Lodovici, per la regia di Ettore Giannini; interpreti: Andreina Pagnani (Nina Leeds), Carlo Ninchi (Edmund Darrell), Rossano Brazzi (Sam Evans), Wanda Capodaglio (la signora Evans), Cesare Barbetti (Gordon Evans, a tredici anni), Giuseppe Rinaldi (Gordon Evans, a ventun’anni), Valentina Cortese (Madeline Arnold), Corrado Racca (Charles Marsden), Pio Campa (il professor Henry Leeds)[5][6].
Ha scritto León Mirlas: « Strano interludio è la battaglia erotica di una femmina contro tre maschi di carattere diverso. Battaglia senza pietà dove si vive per una "speranza sessuale", si langue per uno "scoramento sessuale", si cade per una "disfatta sessuale" e non v'è compassione di sorta. Ma sul materialismo del dramma dei sensi aleggia il puro amore di Nina: l'ombra dell'aviatore Gordon, l'uomo ideale, fisicamente bello, morto da eroe: l'ombra di Gordon è un omaggio di O'Neill all'idealismo e al personaggio di Nina »[1].
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