Szabla | |
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Szable tipo Batorówka | |
Tipo | Spada |
Origine | Polonia Lituania |
Impiego | |
Utilizzatori | Ussari alati di Polonia |
Conflitti | Guerre polacco-ottomane Guerra dei Magnati di Moldavia Guerre del Nord |
Produzione | |
Entrata in servizio | post 1576 |
Varianti | Batorówka Karabela |
Descrizione | |
lama | 85 cm |
Tipo di lama | massiccia, leggermente ricurva, affilata sul solo lato convesso. |
Tipo di punta | arrotondata ed affilata, con contro-taglio lungo fino a 15 cm, spesso affilato. |
Tipo di manico | ad una mano, controcurvo rispetto alla lama, con guardia a crociera o a mezzaluna, in alcuni casi con arco para-mano collegato o no al pomolo. |
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Szabla è la parola che in lingua polacca indica la sciabola. Nello specifico, si tratta di un'arma bianca manesca del tipo spada con lama massiccia e leggermente ricurva, affilata sul lato convesso ma a due tagli in prossimità della punta. Diffusa inizialmente tra le truppe della cavalleria leggera, divenne poi simbolo della cavalleria pesante della Confederazione polacco-lituana, gli ussari alati, e della nobiltà confederata, gli szlachta, in generale.
Il vocabolo in lingua polacca szabla, genericamente traducibile come "sciabola", pare sia derivata dal vocabolo ungherese, szablya, derivato dal verbo szabni, "tagliare"[1].
La szabla fece la sua apparizione formale nell'esercito della Confederazione polacco-lituana durante la riforma delle forze armate ordinata dal sovrano Stefan Batory (regno 1576-1586), originario della Transilvania. La diffusione negli eserciti dell'Europa Orientale (fondamentalmente il Granducato di Moscovia ed il Regno d'Ungheria, ivi compresi i voivodati di Moldavia, Valacchia e Transilvania) di spade a lama ricurva simili alla scimitarra orientale si dovette ai contatti con i Tartari prima (XIV secolo) e con gli Ottomani poi (XV secolo). Solo nel XVI secolo però le lame ricurve iniziarono a diffondersi anche nelle terre del vecchio Regno di Polonia e del Granducato di Lituania. La prima forma di szabla, la Batorówka diffusasi durante il regno di Stefan Batory, era ancora un ibrido a metà strada tra la scimitarra e la spadona da cavalleria pesante tipica degli eserciti medievali europei. Solo nel XVII secolo si diffusero in modo capillare tra le terre della Confederazione spade a lama ricurva che ripresero e svilupparono la linea della scimitarra nella forma della sciabola europea moderna.
Unitamente allo sviluppo ed alla diffusione in campo bellico, la szabla finì anche con il divenire uno status symbol della nobiltà confederata, la szlachta, proprio per le sue linee sempre più marcatamente orientali che ben si addicevano agli ideali del Sarmatismo diffusosi in seno agli alti ranghi della nobiltà polacco-lituana.
Parti:
Elementi:
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Le differenze maggiori tra le varie forme di szabla sono dettate dal diverso tipo di guardia. Le sciabole polacche vengono solitamente classificate in tre categorie:
Il primo tipo di szabla diffusasi nei territori della Confederazione polacco-lituana fu la Batorówka, dal nome del sovrano che la introdusse, il transilvano Stefan Batory. Si trattava di un'arma di grandi dimensioni, con lama monofilare diritta o curva solo in prossimità della punta, elsa a croce e catena para-mano dall'elsa al pomolo. Prodotte durante la riforma dell'esercito confederato varata da Batory, queste spade erano spesso ornate dalla sua effigie incisa sulla lama.
Le prime modifiche alla linea della szabla si verificarono al principio del XVII secolo, quando mercanti e maestri fabbri dell'Armenia introdussero nelle terre confederate sciabole a lama ricurva su modello delle scimitarre orientali, con guardia protetta. Gli szlachta finirono per l'adottare in pianta stabile questa nuova linea di armi, abbandonando i modelli occidentali. Le szabla armene svilupparono in tre modelli dalle funzioni distinte:
Il tipo di szabla certamente più noto è la pesante sciabola utilizzata dagli ussari alati di Polonia, la cavalleria pesante della Confederazione. Introdotta a partire dal 1630, divenne l'arma di predilezione degli ussari nella mischia. Aveva lama meno ricurva rispetto alla szabla armena, rinforzata in prossimità dell'elsa da due piastre metalliche a forma di piuma per garantire più solidità, e guardia completa a maggior protezione della mano. Le dimensioni totali della lama erano 85 centimetri; spesso la sommità della lama (13-15 centimetri in lunghezza) presentava due tagli.
I successi militari della Polonia e la qualità delle sue sciabole contribuì in modo sostanziale alla diffusione in tutta Europa di sciabole da cavalleria con la lama ricurva, di cui la szabla fu il modello di riferimento.
Si ritiene che la lama della szabla degli ussari di Polonia costituisca uno dei migliori prodotti metallurgici mai realizzati, forse anche più della ben nota katana giapponese[2].