Vairone | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Ittiopsidi |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Ostariophysi |
Ordine | Cypriniformes |
Superfamiglia | Cyprinoidea |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Telestes |
Specie | T. muticellus |
Nomenclatura binomiale | |
Telestes muticellus Bonaparte, 1837 | |
Sinonimi | |
Leuciscus muticellus (Bonaparte, 1837) Leuciscus comes (Costa, 1838)Telestes savigny (Bonaparte, 1840) | |
Distribuzione | |
Il vairone[2] (Telestes muticellus) è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Leuciscidae [3]e quindi all'ordine dei Cypriniformes.
Endemico della penisola italiana, dalla Svizzera meridionale (corsi d'acqua tributari del Po) e dal sud-est della Francia (torrente Bevera) fino al Sele sul versante tirrenico e al Vomano su quello adriatico.[4] Popolazioni isolate di origine dubbia sono note anche nel Trigno, nel Biferno e nel Bussento. Il Limite orientale di distribuzione era originariamente situato attorno al fiume Sile, e la specie non era riportata in Friuli-Venezia Giulia, a eccezione del bacino dell'Isonzo (dove si trattava in realtà del congenere T. souffia). A seguito di traslocazioni umane tuttavia, la specie si è espansa in tutta la regione a partire dagli anni 80-90, raggiungendo infine anche l'Isonzo[5].
Il suo ambiente ideale sono i fiumi nella Zona dei Ciprinidi a deposizione litofila con acque trasparenti, ossigenate e pulite e fondi sabbiosi o ghiaiosi.
Appare simile al comune cavedano da cui è immediatamente riconoscibile per la bocca molto più piccola, in posizione terminale, per le scaglie piccole e per la diversa livrea che è brunastra sul dorso con una banda longitudinale scura, spesso con riflessi metallici. Le dimensioni sono modeste raggiungendo solo eccezionalmente i 20 cm.
La specie presenta un forte differenziamento interno, con tre linee evolutive ben distinte geneticamente: una propria dell'area padano-veneta e della Liguria di Ponente, una nell'area tirrenica centro-settentrionale, e una nell'Italia tirrenica meridionale[6][7]. Per questo motivo alcuni ittiologi hanno proposto l'istituzione di tre specie ben distinte, chiamate rispettivamente T. savigny, T. muticellus e T. comes[8]. Tuttavia non vi è ancora un consenso in ambito scientifico, e per il momento la specie viene trattata ancora in modo unitario.
In passato, T. muticellus veniva considerata soltanto una sottospecie del vairone europeo (Telestes souffia).
La specie effettua migrazioni riproduttive portandosi negli affluenti minori dei corsi d'acqua. L'accoppiamento avviene nelle acque basse con forte corrente.
Esclusivamente carnivoro, si nutre di larve, insetti, crostacei e molluschi.
Viene catturato soprattutto con la tecnica della passata con montature estremamente sottili ed anche con la tecnica della pesca a mosca sia sommersa che a galla. Ambito da molti pescatori di trote che lo utilizzano come esca per i pregiati salmonidi. Le sue carni sono ottime per le fritture, ma ricche di spine.