Trifluoruro di cobalto | |
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Nome IUPAC | |
Trifluoruro di cobalto | |
Nomi alternativi | |
Fluoruro di cobalto(III) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | CoF3 |
Massa molecolare (u) | 115,93 |
Aspetto | solido marrone chiaro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-062-4 |
PubChem | 66208 e 6431878 |
SMILES | F[Co](F)F |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 3,88 (anidro) |
Solubilità in acqua | reagisce |
Temperatura di fusione | 927 °C (1200 K) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | -790[1] |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | -719[1] |
S0m(J·K−1mol−1) | 95[1] |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 92[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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pericolo | |
Frasi H | 314 [2] |
Consigli P | 260 - 280 - 303+361+353 - 304+340+310 - 305+351+338 - 363 |
Il trifluoruro di cobalto o fluoruro di cobalto(III) è il composto inorganico con formula CoF3. È un solido di colore marrone chiaro, fortemente igroscopico. CoF3 è un forte agente fluorurante, usato principalmente per convertire idrocarburi in fluorocarburi.
Il trifluoruro di cobalto fu preparato per la prima volta da Otto Ruff e Ernst Ascher nel 1929.[3]
CoF3 si prepara trattando CoCl2 anidro con fluoro a 250 °C:[4]
o per fluorurazione diretta di CoF2:[1]
CoF3 è un ossidante molto forte, e reagisce formando spesso la specie ridotta CoF2. Va conservato in recipienti ermetici di vetro, quarzo o metallo. In presenza di umidità la polvere marrone chiaro diventa di colore più scuro. A contatto con l'acqua reagisce violentemente liberando ossigeno:
CoF3 è usato principalmente per convertire gli idrocarburi in fluorocarburi:[1]
Queste reazioni sono spesso accompagnate da riarrangiamenti o altre reazioni secondarie.[5] Il reagente correlato KCoF4 risulta più selettivo.[6]