Notte trasfigurata (Verklärte Nacht) | |
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Compositore | Arnold Schönberg |
Tonalità | re minore |
Tipo di composizione | poema sinfonico |
Numero d'opera | op. 4 |
Epoca di composizione | 1899 |
Prima esecuzione | 1902 Wiener Tonkunstlerverein |
Pubblicazione | ca.1905 |
Durata media | 30' |
Organico | sestetto d'archi |
Movimenti | |
sette
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Verklärte Nacht, in italiano Notte trasfigurata, è considerata la prima opera di rilievo di Arnold Schönberg[1].
Fu scritta nel 1899 quando l'autore aveva 25 anni. Egli riprese l'omonima poesia di Richard Dehmel tratta dalla raccolta Weib und Welt del 1896[2].
Richard Dehmel fu un poeta tedesco nato a Wendisch Hermsdorf (Brandeburgo) il 18 novembre 1863, morto a Blankenese (presso Amburgo) l'8 febbraio 1920. La qualità poetica di Dehmel è dubbia; sicuramente la sua poesia incontrava i gusti del pubblico a lui contemporaneo. Nel 1950 Schönberg lo additò come uno dei "principali rappresentanti dello spirito del tempo nella poesia"[2].
Il testo narra la vicenda, avvenuta in una notte al chiaro di luna, di una donna che confessa al suo uomo di portare in grembo un figlio non suo, e ne riceve conforto. Questo testo però non venne affidato al canto, ma reso in forma di poema sinfonico [3].
Schönberg propose "Verklärte Nacht" per l'esecuzione al Tonkunstlerverein, la più importante società di concerti da camera viennese: la partitura fu però respinta, tra gli altri motivi perché conteneva un accordo di nona al quarto rivolto non previsto dai trattati di armonia[4].
La prima rappresentazione fu eseguita dal Quartetto Rosé integrato da due strumentisti dei Wiener Philharmoniker e provocò il primo scandalo nella carriera di Schönberg per colpa di quelle arditezze armoniche innestate su un linguaggio ancora legato a Richard Wagner e a Johannes Brahms che, peraltro, avevano provocato la bocciatura al momento della proposizione al Tonkunstlerverein. La rappresentazione diede luogo a "tumulti e pugilati" ed a violente stroncature[5]
I tempi della composizione sono[6]:
Le caratteristiche musicali di Schönberg si evidenziano nell'insolita ampiezza delle volute melodiche, nella densità degli intrecci contrappuntistici, nonché nelle strutture armoniche assai ardite per quel tempo[7].
Schönberg era comunque talmente convinto della bontà della sua opera che nel 1917 decise di realizzarne una trascrizione per orchestra d'archi, che sottopose ad una revisione definitiva nel 1943[5].
Anche grazie a questa versione l'opera ebbe una popolarità grandissima, sicuramente superiore a quella conquistata dalle opere atonali e dodecafoniche[5].
The Lied, Art Song, and Choral Texts Archive a cura di Emily Ezust Contiene il testo originale e la traduzione italiana di Ferdinando Albeggiani.
Controllo di autorità | LCCN (EN) n83056932 · GND (DE) 30013942X · BNF (FR) cb139188652 (data) · J9U (EN, HE) 987007581097805171 |
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