Willem Pieterszoon Buytewech (Rotterdam, 1591 – Rotterdam, 23 settembre 1624) è stato un pittore, incisore e disegnatore olandese, del secolo d'oro.
Soprannominato Geestige Willem (l'arguto Willem)[1][2], fu attivo sia a Rotterdam che a Haarlem[2], sulla cui pittura ebbe un'importante influenza[3].
Nel 1612 entrò a far parte della Corporazione di San Luca di questa città, alla quale appartenevano anche Hercules Seghers ed Esaias van de Velde[4].
Si può perciò considerare appartenente, da un punto di vista stilistico, alla giovane generazione di pittori che operava a Haarlem all'inizio del XVII secolo[1].
Durante la sua breve carriera artistica, contribuì in modo originale allo sviluppo di una nuova visione della realtà e della natura nell'arte olandese[1], pur non avendo prodotto che un numero limitato di dipinti[2][3].
Fu, infatti, tra i primi a rappresentare interni con allegre compagnie (conversation piece)[1][3], ritraendo dandy, signore affascinati, energiche donzelle in primo piano, con un realismo dettagliato e colori brillanti quasi come se la scena dipinta si svolgesse all'esterno[2].
Inoltre, fu protagonista dello sviluppo di un nuovo modo, più naturalistico di rappresentazione del paesaggio olandese, assieme ad Esaias van de Velde e a suo cugino Jan van de Velde II[4].
È noto soprattutto per i suoi disegni ed incisioni rappresentanti un'ampia gamma di temi, tra cui paesaggi, soggetti di genere[1], motivi religiosi ed allegorici sotto forma di scene di vita quotidiana, illustrazioni di libri[2].
Collaborò con Frans Hals[1][3]: alcuni lavori furono prodotti a due mani, entrambi i pittori utilizzavano gli stessi modelli e Buytewech copiò persino alcuni lavori di Hals[2]. Fu suo allievo Hendrick Sorgh[1].
Le sue opere furono riprodotte per incisione da Aegidius van Scheyndel, Jan van de Velde II e Claes Jansz Visscher[1].
Anche il figlio Willem (1625-1670) fu pittore, ma di lui non restano che poche opere, tra le quali un paesaggio, conservato alla National Gallery di Londra[2][3].
Tutti i dipinti, attualmente considerati opere di Buytewech, furono attribuiti all'inizio del XX secolo a Frans o Dirck Hals. Ma la somiglianza con i disegni e le stampe sopravvissute di quest'artista, portarono alla loro riattribuzione[2].
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