Nato nel quartiere di Gamonal di Burgos il 28 giugno 1972, si è laureato in Filosofia e Lettere dall'Università di Burgos. Tra il 1994 e il 1998 è stato co-direttore letterario della rivista letteraria El Mono de la tinta fondando anche un'altra rivista letteraria, Calamar della quale dal 1999 al 2002 è stato direttore. Con il racconto Inquietud en el paraíso ha ricevuto il Premio della Critica di Castilla y León nel 2006. Di recente, frammenti di questo romanzo sono stati portati sulla scena dagli studenti della Scuola comunale di Teatro di CartagenaFrancisco Rabal.
Dopo un anno di soggiorno a Roma, grazie ad una borsa di studio dal Ministero degli Affari Esteri, con l'obiettivo di ampliare gli studi artistici, ha scritto un romanzo su Berlioz.
Esquivias è uno scrittore dichiaratamente gay[1] che ha affrontato ripetutamente la tematica omosessuale nei suoi romanzi e racconti.[2]
El suelo bendito (Ateneo giovane Premio di Siviglia, Algaida, 2000).
Jerjes conquista el mar (Premio Arte Joven de la Comunidad de Madrid, Visor, 2001)
Inquietud en el Paraíso (Ediciones del Viento, 2005). Premio della Critica di Castilla y León. Primo romanzo di una trilogia dedicata alla La Divina Commedia nel quale il viaggio è inverso rispetto a quello di Dante: Paradiso, Purgatorio (La ciudad del Gran Rey) e Inferno (Viene la noche).
La ciudad del gran rey (Ediciones del Viento, 2006).
Viene la noche (Ediciones del Viento, 2007), terzo romanzo della trilogia che chiude il ciclo. Ambientata nel mondo attuale.
Del romanzo "Inquietud en el Paraíso", Santos Sanz Villanueva[4] ha sottolineato la ricchezza di verbale e le capacità di dare un'autonomia letteraria alla riflessione storica. Fernando Castañedo[5] ha detto su La ciudad del Gran Rey che le felici intuizioni, il linguaggio ingegnoso e la solidità della sua trama fanno del romanzo un mondo coerente straordinario e possibile.